Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

D’Amico: “Osimhen ha un rapporto speciale con Gattuso”

D’Amico: “Osimhen ha un rapporto speciale con Gattuso”

Andrea D’Amico, intermediario che si è occupato dell’arrivo di Victor Osimhen al Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Victor è molto affezionato e riconoscente a Gattuso, per come è stato gestito ed inserito nel Napoli. Il campionato italiano non sarà il più bello, ma a livello tattico è il più difficile e quindi non è facile per un ragazzo che viene dall’estero. Tra Victor e l’allenatore c’è un rapporto speciale, Gattuso l’ha aspettato dopo l’infortunio e il Covid ed è stato bravo a reinserirlo. Futuro in panchina? Tutto è ancora possibile, Rino decide sempre per la cosa che si sente di fare e per quella che crede essere la più giusta. Potrebbe anche restare fermo e aspettare. Ha dimostrato di saper entrare in corsa sia al Milan che al Napoli, vincendo una Coppa Italia in azzurro. Chissà come sarebbe andata se non avesse trovato Messi in Champions. Quest’anno, nonostante i tanti infortuni, è pronto a centrare l’obiettivo di stagione. Non penso che si aspetti l’ultima partita per ricucire il rapporto con De Laurentiis e firmare il rinnovo. Rino è sempre andato per la sua strada, spero coroni la stagione con la Champions. Giocare contro le grandi squadre ottimizza tutto il patrimonio del club”.

Finale Coppa Italia, le formazioni ufficiali di Atalanta-Juventus

Finale Coppa Italia, le formazioni ufficiali di Atalanta-Juventus

È tutto pronto al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove tra meno di un’ora scenderanno in campo Atalanta e Juventus nella finale di Coppa Italia. Gasperini cerca il primo trofeo da allenatore e della gestione nerazzurra, Pirlo vuole bissare il successo di Supercoppa ottenuto contro il Napoli a fine gennaio.

Queste le scelte ufficiali dei due allenatori:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romeo, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Malinovskyi, Zapata. All. Giampiero Gasperini.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Kulusevski, Ronaldo. All. Andrea Pirlo.

Verona, iniziata la preparazione per il Napoli

Verona, iniziata la preparazione per il Napoli

Dopo un giorno di riposo, il Verona ha iniziato a preparare il match di domenica sera allo stadio Diego Armando Maradona contro il Napoli (ore 20.45). Gli scaligeri si sono ritrovati allo Sporting Center Paradiso in mattinata. Recupero in palestra per chi é stato utilizzato contro il Bologna, mentre gli altri uomini della rosa di Juric hanno svolto attivazione, esercitazioni sul possesso-palla, esercitazione tecnica e mini-partite a campo ridotto.

DODICESIMO UOMO – Passione e attenzione

DODICESIMO UOMO – Passione e attenzione

Finalmente ci siamo! 

In un campionato che passerà alla storia come quello della pandemia Covid, siamo giunti all’ultima gara, all’ultimo turno di campionato, che presenta ancora una sfida affascinante per le qualificazioni in Champions League.

Per l’Europa che conta restano disponibili tre posti per 4 squadre (Atalanta, Napoli, Milan e Juve), con i partenopei padroni del proprio destino.

Domenica sera al Diego Armando Maradona va in scena Napoli-Verona. Contro una rivale storica, gli azzurri scenderanno in campo per staccare il pass prestigioso per la piu importante competizione continentale.

Dovranno fare i conti con una società che, a dire il vero, negli ultimi anni si è dimostrata sul mercato molto più amica di tante altre. Nel recente passato a lasciare l’arena di Verona, per trasferirsi alle falde del Vesuvio, è stato Jorginho, quest’anno è arrivato Rrahmani e in futuro, chissà, forse quel Mattia Zaccagni trequartista romagnolo che ben si adatterebbe a squadra e città.

Come Ulisse e compagni superarono Scilla e Cariddi, così Insigne e compagni domenica sono stati abili a superare la Fiorentina, in una partita che, come ha dimostrato l’ardore agonistico messo in campo da Càceres e Vlahovic, non era affatto da sottovalutare.

Questa volta l’albergo scelto dagli azzurri ci è proprio piaciuto. Il Napoli esce fuori dal Comunale di Firenze rafforzato nella classifica e nella mente, su un campo che fu fatale a Sarri per la corsa scudetto del 2018, con gli azzurri capaci di totalizzare ben 91 punti, quota record per una squadra arrivata seconda.

Oggi basta pensare che l’Inter domenica, vincendo, potrà totalizzare quota 91 e i nerazzurri sono già Campioni d’Italia da due turni.

Pensando all’Inter non si può da tifoso non pensare alla partita “farsa” di sabato scorso a Torino. Tanti sono gli interrogativi che mi pongo, uno su tutti: Questo spettacolo è davvero degno di uno dei campionati più importanti del mondo?

Credo che, se persino capitani bianconeri di lungo corso, come Del Piero e Marocchi, si sono indignati per alcuni atteggiamenti visti in campo, noi tifosi non possiamo non interrogarci su quello che sta succedendo al nostro calcio, pur correndo il rischio di essere tacciati di vittimismo.

Proprio per evitare tale accusa, preferisco tacere su episodi arbitrali o sui plateali comportamenti anti sportivi di singoli giocatori da sempre recidivi. 

Qui l’analisi per il bene del calcio va fatta al di là del colore della sciarpa; è arrivato sicuramente il momento di rivedere tutto.

Da tifoso denuncio che non si può continuare così! Partite importanti che possono determinare uno scudetto, una qualificazione europea o una retrocessione non possono non essere giocate senza contemporaneità. 

Pur capendo quanto oggi siano importanti i diritti televisivi nel fatturato di una squadra di calcio, è necessario trovare una soluzione.

Un’amara osservazione: ci avete fatto caso da quanto tempo in Serie A una squadra non festeggia in campo uno scudetto? 

Ormai siamo costretti a vedere festeggiamenti che si consumano in alberghi in ritiro o, peggio ancora, in case di ogni singolo giocatore. Queste situazioni fanno veramente il bene del calcio Italiano?

Per rendere più credibile e sicuramente più avvincente il nostro campionato, non è il caso di pensare seriamente a play off e play out?

Da tifoso mi fa strano notare come le stesse società  fondatrici della Superlega, nel declamare il loro progetto, facessero riferimento all’Nba americana, e come le stesse dirigenze non abbiano poi mai proposto con forza i play out e play off che tanto farebbero bene allo spettacolo, come dimostra la palla a spicchi.

La Passione di noi tifosi è eterna e ci rende schiavi. Questo ci ha portato a vedere partite di campionato il martedì sera, maglie da colori improponibili e festeggiamenti o retrocessioni consumati davanti alla tv e non sul campo.

Ma se questo calcio non si darà nuove e chiare regole finirà per non interessare alle nuove generazioni e a quel punto non solo gli stadi saranno vuoti ma pure i divani!

Gennaro Di Franco

BABY AZZURRI – Il Napoli cade anche a Crotone, playoff a rischio?

BABY AZZURRI – Il Napoli cade anche a Crotone, playoff a rischio?

Ritorna oggi la nostra nuova rubrica “Baby Azzurri”, un approfondimento settimanale sulle vicende legate al Napoli Primavera. Dove eravamo rimasti? Avevamo lasciato gli azzurrini di Cascione al terzo posto a quota 32 punti, in piena zona playoff e pronti a giocarsi i due fondamentali recuperi contro Lecce e Crotone.

Ebbene i due match si sono giocati, rispettivamente allo Stadio Piccolo di Cercola lo scorso 14 maggio contro i giallorossi secondi in classifica ed allo Stadio “Baffa” Cotronei questo pomeriggio contro i calabresi. Non sono arrivate però buone notizie per i giovani azzurri: nei due recuperi, infatti, sono giunte due sconfitte molto pesanti in ottica playoff

Contro i pugliesi, i quali grazie a questo successo hanno di fatto blindato il secondo posto, la sfida è terminata 1-2 in virtù delle reti di Crone Back e Felici per gli ospiti e Labriola per gli azzurri. Una prima dolorosa sconfitta interna alla quale ha fatto seguito quella di quest’oggi in trasferta contro il Crotone: di Frustaglia la doppietta decisiva per i rossoblù che si rilanciano così nella corsa al terzo posto, in mezzo il momentaneo pareggio siglato da Cataldi per i ragazzi di Cascione.

Una settimana quindi a dir poco complessa per gli azzurrini che adesso, alla luce di questi due deludenti risultati, si trovano ancora al terzo posto a pari punti con la Virtus Entella (con gli scontri diretti che premiano il Napoli), ma soltanto a +3 su Crotone e Spezia e a +4 sul Frosinone a 2 giornate dalla fine della stagione regolare. L’obiettivo è ancora alla portata, questo è chiaro, ma servirà una repentina inversione di marcia in questo finale di campionato per continuare a crederci e per poter difendere nel migliore dei modi la terza posizione.

In tal senso risulteranno quanto mai fondamentali i prossimi due, nonché ultimi, impegni contro la Salernitana in casa il prossimo 22 maggio e lo Spezia in trasferta il 29 maggio. Contro i cugini granata dovrebbe trattarsi quasi di una formalità considerando la loro posizione di classifica (ultimi con soli 10 punti guadagnati in tutta la stagione), ma guai a sottovalutare l’impegno. Con i liguri, invece, potrebbe trattarsi di un vero proprio scontro diretto all’ultima giornata: un potenziale finale al cardiopalma. Toccherà ora agli azzurrini dimostrare il loro valore se vorranno raggiungere i playoff: le speranze di promozione passeranno dai prossimi 180 decisivi minuti.

A cura di Simone Santacroce