da Danilo Casano | Gen 14, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Gennaro Arpaia, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Napoli-Verona? Un numero rilevante è quello che riguarda il possesso palla, nelle scorse settimane era molto più equilibrato nonostante i quattro successi consecutivi. Ieri c’è stato un dato pari al 69%, uno dei più alti se non quello più alto di tutta la stagione. Si poi calciato 14 volte contro le 6 dell’avversario, dominando nettamente. Bisogna chiedersi su che cosa bisogna ancora lavorare per migliorare questa squadra e se il mercato può rischiare di alterare il percorso che è stato intrapreso.
Questione Kvara? È partita la missione in Francia per chiudere l’affare, ma contestualmente il Napoli lavora per trovare l’alternativa al georgiano. In questi due anni, oltre a lui, il Napoli ha perso altri protagonisti dello Scudetto come Mario Rui, Zielinski, Kim, Spalletti e lo stesso Osimhen. Proprio quest’ultimo, secondo me, è il motivo di questa cessione a metà stagione: il club vuole evitare di ripetere l’errore verificatosi con l’attaccante nigeriano. Danilo? Con la Juve sta riuscendo a trovare un accordo per la rescissione, che gli consentirebbe poi di trasferirsi a Napoli. Con ogni probabilità lui vestirà la maglia azzurra. Erede di Kvara? La società si muove su diversi profili: si va da Federico Chiesa che sarebbe l’ipotesi low cost in prestito o in prestito con diritto di riscatto, passando per Ndoye del Bologna che potrebbe arrivare inserendo Ngonge come contropartita, oppure le idee Zhegrova o Garnacho. Quest’ultima ipotesi è quella che più entusiasma i tifosi, parliamo di un talento classe 2004 tutto da costruire e che potrebbe arrivare da quel Manchester United che il Napoli conosce bene”.
da Danilo Casano | Gen 14, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Massimo D’Alessandro, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Napoli-Verona? È stata una gara particolare, giocata in un’atmosfera altrettanto particolare vista la dedica al piccolo Daniele prima, durante e dopo il triplice fischio. Un abbraccio ai familiari del bambino ma anche a tutto il Napoli, che ieri ha fatto una cosa straordinaria giocando al massimo. La squadra somiglia sempre più al suo allenatore, senza fretta ma con la grinta giusta riesce a dominare anche dal punto di vista fisico. Si vedono i frutti del lavoro svolto in estate, è un Napoli dominante. Un dato altrettanto impressionante riguarda le reti subite: solo 12 in ben 20 partite di campionato, di cui 6 subiti tra Verona e Atalanta. Questo significa che gli altri sono stati incassati in 18 gare, uno ogni tre pur cambiando gli interpreti: da 4 gare manca Buongiorno e ieri non c’era Olivera, è tutta la fase difensiva a essere straordinaria.
Questione Kvara? Per quanto riguarda il mancato rinnovo del georgiano, evidentemente la società aveva già capito che il ragazzo e il suo entourage consideravano Napoli come un trampolino di lancio. L’anomalia vera è che vada via per 75 milioni, nel mercato di gennaio e con la squadra prima in classifica, il miglior calciatore in assoluto della della rosa azzurra e l’elemento che calcia di più verso la porta avversaria. Spero che il Napoli sul mercato vada a prendere un giocatore funzionale per Conte. Non serve necessariamente un crack anche perché a gennaio, escludendo la vicenda Kvara-PSG, difficilmente si fanno operazioni clamorose. Il calciatore lascerà in eredità soldi che potranno essere reinvestiti e sappiamo bene che il Napoli ha costruito le sue fortune sui proventi delle clausole rescissorie. Calciatori simbolo come Insigne, Mertens e Zielinski non hanno lasciato soldi nelle casse azzurre”.
da Danilo Casano | Gen 14, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Roberto Rambaudi, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Confronto tra il Napoli di Spalletti e di Conte? Credo che quando c’è la mano di un allenatore, si veda subito. Una prima fase riguarda il controllo, che l’allenatore ha sulla squadra e che i giocatori hanno avuto sugli avversari durante le partite. Gli azzurri sono andati in difficoltà solo con l’Atalanta e in poche altre situazioni. Ora sta venendo fuori la conoscenza di calcio a 360° dell’allenatore e vedendo la gara con il Verona ho fatto un paragone con la squadra di Spalletti per quanto riguarda la costruzione del gioco. Si sono viste situazioni di campo dove i due terzini hanno stretto verso il centro e giocato in parallelo con i due centrali difensivi, una palla a muro come faceva il Napoli di Spalletti. Lukaku in attacco fa il ruolo di play e ripulisce palloni, si sono viste anche fantastiche giocate nello stretto.
Addio Kvara? In questo momento si stanno dicendo tante cose sul georgiano, io credo che vista la dinamica della situazione debba andar via. Ci sono troppi interessi esterni attorno a lui: i procuratori, le società…Quello che va detto è che lo scorso anno, nonostante l’annata pessima della squadra, lui è stato tra i più decisivi e ha segnato più gol degli altri. È un calciatore di cui si sentirà l’assenza, ma ormai doveva partire e ne guadagnano economicamente sia lui che il Napoli. Ora bisogna operare sul mercato per prendere un giocatore funzionale per Antonio Conte, come lo sarà Billing che sarà importante per servire in profondità Lukaku. Erede di Kvara? Io penso serva un elemento che sia subito pronto, se vuoi puntare all’obiettivo Scudetto. A me personalmente piace Ndoye del Bologna.
Atalanta? Ha uno spartito preciso che migliora tutto il collettivo, ma presi singolarmente molti dei suoi interpreti sono normali. Mi sembra essere una squadra che sta male, l’ho vista recentemente a Roma contro la Lazio e andava a ritmi molto bassi. A Bergamo vedo meglio il Napoli”.
da Danilo Casano | Gen 13, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Francesco Modugno, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Ci sono dei messaggi chiari dopo la gara di ieri. Il primo è che quella con il Verona è una vittoria migliore delle altre, in questo momento gli azzurri stanno meglio dell’Atalanta e dell’Inter. La squadra è brillante e tendenzialmente in crescita, c’è consapevolezze e c’è forza. Il secondo messaggio è che ieri Antonio Conte si è arreso e ha un po’ gettato la maschera dicendo che vuole restare in alto in classifica, nessuno come lui sa come rimanerci in quelle posizioni. Sono state dichiarazioni pesante. Il terzo messaggio riguarda Lukaku: oggi è un centravanti funzionale, coinvolto e che interpreta il ruolo a modo suo. È l’attaccante giusto per questa squadra.
Confronto tra il Napoli di Spalletti e quello di Conte? La storia il Napoli di Spalletti l’ha fatta e quella non si tocca, eppure dico che i numeri della squadra di Conte valgono di più per due ragioni. La prima è che Spalletti conduceva con 53 punti, ma era al suo secondo anno e c’era già un percorso avviato, la sua mano e un’identità. Conte invece è arrivato dopo le macerie. Il secondo punto riguarda i centravanti: Spalletti aveva a disposizione il miglior Osimhen, mentre Conte ha indicato Lukaku che però ha avuto bisogno di tempo. Lo dimostrano i numeri: il nigeriano a questo punto della stagione aveva realizzato già il doppio dei gol e il fatto di avere un centravanti così incide molto per un allenatore. Per questi motivi, al di là della classifica e delle prospettive, i dati di Conte pesano maggiormente.
Se c’è una colpa o un punto debole che si può riconoscere alla proprietà, in questi venti anni di gestione straordinaria e virtuosa, è quello di aver sbagliato la tempistica su determinati rinnovi contrattuali. Con Kvara i tempi sono stati sbagliati, poi c’è stato un tentativo di rimediare con uno sforzo importante: 5.5 mln a scalare con bonus accessori è un’offerta importante, considerando anche il rendimento ormai normalizzato del calciatore. Il timing sbagliato ha fornito un alibi, che Kvara e il suo entourage hanno sfruttato per abbracciare un nuovo progetto e ottenere un ingaggio a doppia cifra che mai avrebbe potuto ottenere qui. La cessione ora va fatta, ma se il Napoli avesse prolungato dopo i primi 7-8 mesi al top, forse oggi avrebbe un margine di trattativa differente”.
da Danilo Casano | Gen 13, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Fulvio Collovati, presente in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Nel Napoli in questo momento David Neres è il valore aggiunto, se escludiamo il fenomeno Antonio Conte in panchina. Io vedo un Napoli che vince e convince, mentre 7-8 partite fa vedevo una squadra che faceva più fatica. Contro il Verona ho visto una squadra che ha giocato bene sugli esterni, con Neres che ha fatto dieci cross verso il centro dell’area. Ci sono poi stati gli inserimenti di McTominay e Di Lorenzo, è stato un calcio totale. La squadra sta bene fisicamente e crede in quello che sta facendo. Non c’è da mettersi a piangere per la questione Kvara, il Napoli ha Neres e non è un caso il fatto che abbia vinto cinque gare consecutive con lui in campo.
Cessione di Kvara? In questi anni tanti giocatori sono andati via: Lavezzi, Cavani, Mertens, Koulibaly, Higuain…questo non ha impedito al Napoli di vincere uno Scudetto. Conte ieri ha detto una cosa sacrosanta: il Napoli non può essere una tappa di passaggio! I nostalgici dei partenti ci sono sempre, ma per trovare dei sostituti basta spendere sul mercato. Ora il Napoli incasserà 75 mln di euro, con 40 puoi prendere Garnacho dal Mancherster United e ritrovarti un giocatore simile a David Neres. Non si devono avere rimpianti. Il georgiano quest’anno non era il miglior calciatore della rosa, ma lo è stato per i primi sei mesi nella stagione del tricolore. Ormai in Italia dobbiamo abituarci al fatto che i giocatori li perderemo sempre, e non solo per l’ingaggio ma anche per il costo del cartellino. È successo all’Inter con Dzeko, Skriniar, Onana e anche Lukaku; al Milan con Tonali o Donnarumma…dobbiamo rassegnarci, è importante la capacità delle società di saper sostituire certi elementi. Erede di Kvara? Entrando nella testa di Conte, non escluderei il profilo di Chiesa. L’allenatore azzurro vuole gente pronta, che magari parta dalla panchina per poi incidere qualora dovesse sostituire Politano o Neres.
Atalanta-Napoli? Vedo meglio gli azzurri in questo momento, i bergamaschi non mi sembrano essere in un grande momento di forma fisica e hanno diversi infortunati”.