Emergenza Coronavirus che non si arresta e che anzi diventa sempre più problema serio anche in Spagna dove il numero dei contagiati è addirittura raddoppiato nella sola giornata di ieri. Per questo motivo anche la Liga ha annunciato ufficialmente che le prossime due giornate del campionato spagnolo si giocheranno a porte chiuse a partire dall’anticipo del Bernabeu di venerdì tra Real Madrid ed Eibar. La decisione, che potrebbe esser estesa nei prossimi giorni, è stata annunciata dalla lega spagnola in seguito ai rapporti presentati dal Ministro della Salute Salvador Illa e segue quella di giocare a porte chiuse le sfide europee di Getafe, Siviglia e Barcellona contro Inter, Roma e Napoli, al fine ovviamente di impedire la diffusione del contagio e di tutelare la salute dei cittadini.
Dopo la decisione ufficiale di questa mattina sul disputare a porte chiuse Barcellona-Napoli, ritorno degli ottavi di Champions League in programma al Camp Nou il prossimo 16 marzo, sono arrivate le prime dichiarazioni di Joan Guix, Segretario della Salute della Comunità Catalana, che attraverso i canali media istituzionali ha spiegato la necessità di tale scelta: “Il Barcellona ha compreso subito le nostre motivazioni, non si tratta solo di difficoltà del Paese ma di tutto il continente, ne va del bene di tutta la Comunità catalana. La nostra è una decisione che ha motivi strettamente sanitari. Il nostro obiettivo è ridurre al massimo le infezioni e uno dei primi rischi da evitare è quello degli assembramenti, bisogna mantenere le distanze tra le persone. E in questo caso abbiamo tenuto in considerazione anche la provenienza della squadra, dall’Italia, non solo dei suoi calciatori ma anche dei tifosi che sarebbero arrivati da Napoli, dove ieri sono state chiuse tutte le frontiere per l’emergenza sanitaria”.
Il provvedimento tanto temuto, alla fine, è arrivato direttamente dalla Spagna. Stamattina a Barcellona l’incontro decisivo per Barcellona-Napoli, match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma al Camp Nou il prossimo 18 marzo che, a causa del dilagare del coronavirus in Italia e in Europa, si disputerà senza pubblico in un Camp Nou vuoto.
Manca ancora la conferma ufficiale da parte del club, ma ad anticipare la notizia è stato il quotidiano Sport, molto vicino al Barcellona. “È una decisione presa solo per il bene di tutti” le parole di Joan Guix, segretario della salute pubblica della Catalogna.
Aurelio De Laurentiis ha già deciso: il numero uno del Napoli vuole confermare Gennaro Gattuso, l’allenatore arrivato in città lo scorso dicembre per prendere il posto di Ancelotti e che resterà sulla panchina azzurra anche il prossimo anno.
Come riporta Il Mattino, il patron del Napoli ha già chiamato l’agente Mendes nei giorni scorsi, fissando per Barcellona – dove il Napoli dovrà giocare la prossima settimana – l’appuntamento del possibile rinnovo fino al 2023 con 1,5 milioni di ingaggio.
“Tra poco anche l’Europa avrà il nostro stesso problema, ma noi non possiamo fermare il calcio europeo”. Queste le parole di Mario Sconcerti sull’emergenza coronavirus, un’allerta che ha già fermato lo sport italiano e che fermerà probabilmente anche le manifestazioni europee.
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