Napoli, il Barcellona in Italia diventa “normale”

Napoli, il Barcellona in Italia diventa “normale”

I numeri di una squadra fortissima che nel nostro Paese però fa meno paura. Il Barcellona è arrivato a Napoli ieri e sarà al San Paolo per la prima volta in gare ufficiali, con le statistiche tutte italiane che stanno dalla parte della squadra di Gattuso.

Sono 22 le partite disputate in Italia per il Barça che ne ha perse 7, pareggiate 10 e vinte appena 5. Una difficoltà storica che si riflette nei numeri di Messi: ha segnato in Italia solo contro il Milan. I catalani hanno vinto due volte a San Siro col Milan, una sola con l’Inter (quest’anno), una volta a Udine e una volta a Torino contro la Juventus. Mai con Roma e Fiorentina.

Bergomi: “Questo Barcellona si può anche eliminare”

Bergomi: “Questo Barcellona si può anche eliminare”

“Non è il Barcellona di inizio stagione, il Napoli può anche pensare di eliminarlo”. Il volto di Sky Beppe Bergomi è stato ospite ieri durante la nostra trasmissione “Il Bello del Calcio” e ha analizzato il match di questa sera contro i catalani in Champions. “Sono un difensivista puro, mi aspetto un Napoli come a Milano con l’Inter: capace di difendersi e ripartire”.

Caressa: “Messi discontinuo, ecco la chiave per vincere”

Caressa: “Messi discontinuo, ecco la chiave per vincere”

“Messi non si attiva per 90′ minuti nel Barcellona, trova la posizione ed aspetta la palla, si attiva e la scarica per poi andarla a riprendere”. Così ha parlato Fabio Caressa, volto noto di Sky ospite della nostra trasmissione “Il Bello del Calcio” in questa speciale attesa pre Champions League.

Ma il Napoli può davvero pensare di battere il Barcellona? “Insigne sta correndo molto, sta aiutando anche a lavorare indietro. Penso che la chiave per battere il Barcellona è che le due ali, invece di andare a fare l’uno-uno largo, vengano più strette in mezzo al campo. La chiave è non prendere gol” ha continuato Caressa.

Setién: “Napoli squadra di valore, dobbiamo fare attenzione”

Setién: “Napoli squadra di valore, dobbiamo fare attenzione”

L’allenatore del Barcellona Quique Setién ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions con il Napoli: “Dobbiamo aspettarci la migliore versione del Napoli, tutte le squadre qui danno il massimo, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Avremo fasi alterne, mi aspetto il Napoli migliore sicuramente. Abbiamo visto ciò che sanno fare anche nel gruppo eliminatorio, hanno superato rivali di qualità e blasone”.

Sull’esordio in Champions e sui complimenti ricevuto da Gattuso ha poi dichiarato: “Sicuramente è particolare, la prima in Champions è una motivazione speciale per me, cominciare in uno stadio come questo pieno di storia e passione è un orgoglio, è una partita che sarà appassionante e che resterà nei miei ricordi. Gattuso? “Mi sono arrivate le sue parole, la verità è che mi sento lusingato per la sua conferenza, è un orgoglio per me. È stato un grande giocatore ed è un grande tecnico, mi fa piacere abbia detto questo di me, ho un ricordo buono della sfida dell’anno scorso tra Betis e Milan, tanti giocatori come Fabian e Lo Celso rendono le cose facili agli allenatori, spero che accada anche domani, ma ringrazio Gattuso”.

L’allenatore spagnolo ha poi parlato di Fabián Ruiz, suo pupillo dai tempi del Betis: “Ho affetto per lui, anche la tifoseria ha affetto per lui, ha avuto una crescita spettacolare e mi fa molto piacere per lui e spero domani non ci metta tutte le sue virtù nel campo, ma mi fa piacere vederlo segnare e crescere. È un grande giocatore, intelligente, un bravo ragazzo”.

Sulle eventuali scelte di formazione in vista di domani: “In un senso o nell’altro cercheremo la porta, al di là di una punta in più o meno. Sono sfumature, possono influire, ma si cerca di compromettere le prove del rivale ma mettere una punta in meno non significa non cercare la porta, anzi”.

Sulle qualità principali del Napoli e sul paragone Messi-Maradona ha poi detto: “Il Napoli ha valori importanti, io credo che molto valore lo abbiano i giocatori, sono loro che fanno la differenza in campo, se sono ispirati rivolvono tutto ciò che disegni sulla lavagna. Il Napoli ha giocatori straordinari, hanno sempre un piano, è molto chiaro, cerca sempre di uscire da dietro, poi ha giocatori che si legano bene con l’uscita da dietro e possono far male davanti. Ha qualità, starà alla capacità di difendere contro di noi e non è mai facile difendere col Barcellona. Poi quando dovremo difendere noi dovremo cambiare atteggiamento. Messi-Maradona? “È come se mettessimo Maradona oggi, non si possono comparare per me. Messi da 14 anni gioca ad alti livelli tutte le partite, è questa la differenza con tutti gli altri. Non s’è visto uno con la continuità di Leo che dopo tanti anni fa partite come l’ultima che ha fatto. Mi è piaciuto molto Diego, un giocatore enorme che ci affascina e ci fa amare questo sport”.

Una battuta finale sulle scelte in difesa: “Lenglet e Umtiti sono entrambi in forma, deciderò stanotte e dipenderà da diverse sfumature che influenzano queste scelte. Si assomigliano, ma hanno caratteristiche diverse. Non ho ancora deciso in vista di domani”.

Piquè: “Il Napoli è un’ottima squadra. Messi in azzurro? Non si sa mai…”

Piquè: “Il Napoli è un’ottima squadra. Messi in azzurro? Non si sa mai…”

Il difensore del Barcellona Gerard Piqué ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions contro il Napoli: “È la prima volta qui per noi, è sempre una bella cosa, piace alla squadra provare cose nuove. Il Napoli è migliorato molto nelle ultime partite, non ha iniziato bene ma è migliorato molto e sarà complicato per noi. Hanno battuto Juventus, Liverpool e stanno avendo bei risultati e bisogna fare attenzione”.

Sullo scandalo che ha investito la società blaugrana: “Noi dobbiamo pensare al nostro obiettivo, al campo ed al risultato. Come giocatori dobbiamo vincere e fare il meglio nel terreno di gioco. La cosa importante è pensare alla partita, non ad altre cose, anche perché il Napoli è in grande crescita. I social ormai non sono controllabili, ognuno dice la sua, non sarà la prima o l’ultima volta che si diranno certe cose. Ho parlato di pulcinella, qui lo conoscono bene, è un protagonista della commedia napoletana. Ce ne sono ovunque. Sulla spiegazione poi si è parlato, è stato archiviato, ora ci interessa il calcio”.

Il centrale catalano ha poi parlato dell’esperienza in Champions del Barcellona: “Non siamo i favoriti sicuramente, ma abbiamo una bella squadra, una rosa completa, le possibilità ce le abbiamo, non so quante, ma l’importante è andare passo dopo passo, prima dobbiamo pensare al Napoli per poi provarci più avanti. Tante squadre partono bene, poi arrivano cotti, noi non sembriamo i più forti adesso, ma poi ad aprile magari saremo in grande forma, pensiamo a crescere. In passato, anche con la Roma, abbiamo subito sconfitte che non dimenticheremo. Dobbiamo imparare dai nostri errori”.

Sul Napoli e i suoi punti di forza: “Il Napoli non ha iniziato bene ma sta crescendo, ha ottimi giocatori come Milik, Insigne, Mertens, ci può dare problemi se andiamo in campo con una mentalità non buona. Noi proveremo ad imporre il nostro gioco, è importante segnare in trasferta. Di Maradona si sa tutto, è unico nella storia del calcio, ha dato molto allo sport, è passato da noi, poi qui, sarà ricordato per sempre. Se mi chiedi tra lui e Leo è la domanda del milionario, io che ce l’ho vicino scelgo la regolarità di Leo per tanto tempo a questo livello”.

Sull’emozione che Messi potrebbe provare nel giocare al San Paolo e su un eventuale futuro dello stesso Messi al Napoli come qualcuno ha ironicamente ipotizzato: “Veramente no, non ho parlato con Lei di questo. Sicuramente sarà contento di giocare in uno stadio nuovo e ricco di storia. Conta la qualificazione, non la storia e la tradizione, pensiamo ad un buon risultato. Nel calcio non si può mai dire, ma credo sia difficile. Chiedilo a lui però, è lui che decide”.

Una battuta finale sulla settimana importante che attende il Barça tra Napoli e Real Madrid: “Tutte le gare influenzano quella seguente, influirà sul clasico, eravamo a -6 e senza quella vittoria ora staremmo parlando di altro, poi la situazione è cambiata rapidamente per fortuna”.