Qatar 2022, Ospina a casa. Stanotte tocca a Lozano

Qatar 2022, Ospina a casa. Stanotte tocca a Lozano

Non è bastato l’1-0 con cui la Colombia ha battuto nella notte il Venezuela in trasferta, la nazionale di David Ospina non riesce a qualificarsi per il prossimo Mondiale di Qatar 2022. A staccare il pass per l’ultimo turno dei playoff mondiali ci ha pensato il Perù, che anticipa di un solo punto i cafeteros battendo in contemporanea nella notte il Paraguay con un deciso 2-0.

Delusione enorme per il portiere del Napoli così come per tutta la nazionale colombiana, esclusi dai Mondiali anche gli altri “italiani” Duvan Zapata (assente per infortunio), Muriel e Cuadrado. Ospina, alla fine, è risultato tra i migliori dell’incontro, ma per il 34enne azzurro potrebbe anche essere stato l’ultimo tentativo per un grande torneo come il Mondiale. Nella notte italiana, invece, giocherà il Messico di Hirving Lozano: l’esterno è l’ultimo tra gli azzurri a poter conquistare il Mondiale con la sua nazionale.

DODICESIMO UOMO – Tammurriata belga  

DODICESIMO UOMO – Tammurriata belga  

“È nato nu criaturo, è nate nire, e ‘a mamma ‘o chiamma Ciro, Sissignore, ‘o chiamma Ciro”. 
Corsi e ricorsi storici, diceva qualcuno. In questi giorni a Napoli, una delle più importanti canzoni dell’enorme patrimonio musicale, la celeberrima Tammurriata Nera, è tornata di moda più che mai. 

Il testo scritto nel 1944 da Edoardo Nicolardi, e musicato dal grandissimo E.A. Mario, ha avuto nuova linfa, e stavolta per fortuna la canzone diventa virale, non per la guerra, nè tanto meno per il razzismo di altri tempi, questa volta tutti i vicoli, le piazze e i palazzi della città la cantano quasi a voler ringraziare Dries Merten e signora per la scelta, per nulla affatto scontata, di far nascere il loro primogenito qui a Napoli, e di scegliere come nome di battesimo il nick name del Belga che a furor di popolo a Napoli, da sempre, è sopranominato Ciro. 
A voler ricambiare l’amore viscerale per questa città, la coppia belga ha chiamato il piccolo “Ciro Romeo”, e ci potete giurare che questo ulteriore gesto d’amore di Dries per Napoli non è passato inosservato. 
Automaticamente, la gioia dei due coniugi è diventata la gioia della città, al punto tale che in ogni telefonino di un napoletano che si rispetti oggi è presente almeno una foto dell’ultimo arrivato in casa Mertens. 

È nato un figlio di Napoli, fiocco azzurro in città, nel solco della tradizione dei vari Pesaola, Vinicio e Canè. Napoli colpisce ancora, e la Sirena Partenope anche stavolta ha fatto il suo onorato lavoro, facendo innamorare per sempre un altro straniero che, venuto qui semplicemente per esercitare la professione di calciatore, è rimasto folgorato dal golfo, dal mare dal Vesuvio, ma soprattutto dalla sua gente! 
Non bastavano il record di presenze e di gol in maglia azzurra, non bastava il suo essere protagonista in campo e fuori, no, Mertens ha voluto legarsi con il sangue a questa città, giurando amore eterno, e l’ha fatto nel migliore dei modi, chiamando Ciro suo figlio, ormai già entrato nei cuori di tutti noi tifosi a dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che Napoli è forse l’unica città al mondo che, pur se non sei nato qua, ti dà la possibilità di diventare figlio suo…. di diventare napoletano! 
A questo punto è necessario fare chiarezza con il presidente e ribadire che Napoli ama Mertens e ne è ricambiata, e che vedere partire il nostro goleador, oggi a fine contratto, sarebbe una sciagura da scongiurare a tutti i costi. 

Mertens è figura trasversale che unisce tutta la tifoseria. In passato solo Diego, e in parte Lavezzi, sono stati cosi tanto amati da noi tifosi. 
Ci pensi bene il Presidente! Non si tratta solo di operazione nostalgia, il belga è attualmente ancora funzionale alla squadra Napoli, basti vedere come il suo ingresso in campo nell’ultima partita al Diego Armando Maradona ha cambiato letteralmente il ritmo della gara. 
Possiamo parlare di una vera e propria “Mertens Power”. È indiscutibile che l’entrata del nostro Ciro al vecchio San Paolo infiammi tutto lo stadio.
I tifosi conoscono la bontà del giocatore ma soprattutto si sentono pienamente rappresentati sul campo di gioco, paradossalmente in questo arduo compito nemmeno il napoletanissimo Lorenzo Insigne è mai riuscito. In una squadra giudicata da tutti, o se volete dai più, come carente in termine di personalità e carattere, la presenza nella rosa del belga non è affatto cosa da poco. 
Il nostro 14 si impegna e si dimena, dà consigli a tutta la squadra, svolge il ruolo di allenatore in campo, consapevole di essere guida azzurra, ruolo che il popolo napoletano gli ha virtualmente assegnato e che con l’ultimo gesto della coppia Mertens viene suggellato per sempre. 

Faccio un appello al nostro Presidente, i vari Lavezzi, Cavani, Higuain e Hamisk, sono andati via e il tifoso napoletano, seppur a fatica, è riuscito a digerire queste partenze, ma ci sta da scommettere che con Ciro Mertens la cosa sarà davvero difficile da ripetersi.
Dries è il campione che incarna al meglio l’anima di Napoli. 
Senza indugio, si rinnovi il contratto al nostro goleador, se davvero si vuole un dodicesimo uomo in campo, dalla parte della squadra e della società. 
L’anno prossimo necessariamente sarà rinnovamento, e a maggior ragione ci sarà bisogno di un uomo simbolo che faccia da ponte tra squadra e società. Affidare a Mertens la fascia di capitano, rimasta orfana di Insigne, sarebbe davvero una bella cosa, che darebbe a tutti tanta gioia e fiducia per il futuro. 
Perché passi “sono il vostro Cavani”, ma essere anche il nostro Mertens sarebbe davvero chiederci troppo.   

Gennaro Di Franco

Zielinski gol e Mondiale! Elmas sconfitto da Cristiano Ronaldo

Zielinski gol e Mondiale! Elmas sconfitto da Cristiano Ronaldo

Serviva un miracolo, ma il miracolo non è arrivato per la seconda volta di fila. Il sogno Mondiale della Macedonia si spegne in finale dei Playoff, la nazionale di Eljif Elmas e compagni – dopo aver eliminato l’Italia nel match di giovedì scorso – si è arresa questa sera al Portogallo di Cristiano Ronaldo, che in virtù del 2-0 va dunque in Qatar il prossimo novembre per il Mondiale 2022.

Di tutt’altra natura, invece, la serata di Piotr Zielinski e della sua Polonia: il centrocampista azzurro (89 minuti in campo) porta, con anche un suo gol che vale il raddoppio, la nazionale polacca ai prossimi Mondiali in Qatar. Battuta questa sera in finale Playoff la Svezia di Zlatan Ibrahimovic con un deciso 2-0. Il match era stato inaugurato dalla rete del solito Lewandovski.

Mediaset – Novità per Insigne, la scelta di Mancini

Mediaset – Novità per Insigne, la scelta di Mancini

Dentro o fuori, l’Italia non può sbagliare per non fallire ancora l’appuntamento Mondiale e per questo Mancini, per quanto possibile, contro la Macedonia del Nord punterà sugli eroi di Euro 2020. Giovedì sera, in uno stadio Renzo Barbera sold out per l’occasione, il ct azzurro punterà sul brillante stato di forma dei suoi attaccanti per conquistare la finale contro una tra Portogallo e Turchia che potrebbe dare agli azzurri il biglietto per il Qatar.

Ed è una scelta quasi obbligata perché la difesa invece è in emergenza, tanto che l’intera linea titolare agli Europei non sarà della partita. Assenti per infortunio Di Lorenzo e Spinazzola, recuperabile solo per la seconda partita Bonucci, mentre è da gestire capitan Chiellini, che non può giocare due gare a distanza di 5 giorni. Davanti a Donnarumma ci saranno quindi Mancini e Bastoni, con Florenzi ed Emerson Palmieri come terzini.

Ma al di là dell’emergenza, “non c’è tempo per sperimentare”, Mancini è stato chiarissimo in conferenza. Ecco perché a centrocampo ci sono solo certezze: in campo Barella, Jorginho e Verratti. Stesso discorso per quanto riguarda l’attacco: il tridente titolare sarà composto da Berardi, Immobile e Insigne.
Scamacca ha superato Belotti come vice-immobile. Mancini ha provato, come alternative, Pellegrini al posto di Insigne e Pessina al posto di Verratti, ma sull’undici titolare il ct non sembra avere alcun dubbio. 

Precedenti positivi con Turpin – Italia-Macedonia del Nord sarà diretta dal francese Clement Turpin, che a 39 anni è uno dei fischietti più emergenti nel panorama internazionale. Sono due i precedenti dell’arbitro francese con l’Italia, entrambi positivi: Il primo risale al 2017, quando gli Azzurri allora allenati da Ventura superarono 3-0 l’Uruguay in amichevole, mentre il secondo è del 2020, quando la Nazionale di Mancini vinse 2-0 in Nations League contro la Polonia con gol di Jorginho su rigore e Berardi. 

Il programma – La Nazionale lascerà Firenze questa mattina alle 10.30 direzione Palermo. Alle 17.30 la conferenza stampa di Mancini con un giocatore, mentre alle 18 spazio alla rifinitura. La conferenza stampa del ct della Nord Macedonia, con un giocatore, è invece in programma alle 19.30, a seguire la rifinitura sempre sul terreno di gioco dove giovedì sera si disputerà la partita.

Napoli, oggi la ripresa: chi è atteso da Spalletti

Napoli, oggi la ripresa: chi è atteso da Spalletti

Dopo il successo contro l’Udinese, il Napoli riprenderà oggi nel pomeriggio gli allenamenti all’SSC Napoli Konami Training Center. Lo ricorda il club con questa breve nota sul sito ufficiale. “Gli azzurri si allenano nella settimana della sosta per gli impegni delle Nazionali. Il campionato riprenderà domenica 3 aprile con Atalanta-Napoli” si legge.

A Castel Volturno c’è tanta attesa per ritrovare il gruppo. Spalletti vuole approfondire la questione Di Lorenzo, ritroverà oggi anche Meret e Anguissa per capire quali sono le tempistiche dei loro rientri in campo. Attesi al Konami Center sono tutti i calciatori non convocati dalle rispettive nazionali, tra cui Fabian Ruiz e Diresterebbero Mertens.