Empoli-Napoli, esodo azzurro! Quanti saranno i tifosi in Toscana?

Empoli-Napoli, esodo azzurro! Quanti saranno i tifosi in Toscana?

Un punto tra Fiorentina e Roma, ma i tifosi del Napoli non vogliono saperne di lasciar andare il sogno scudetto e la propria squadra del cuore. A dimostrarlo, la presenza massiccia di domenica a Empoli: come comunicato dal club toscano, infatti, è andata già esaurita la Curva Sud, il settore del Castellani che era stato destinato ai tifosi del Napoli che seguiranno la sfida.

Come si legge dal sito ufficiale dell’Empoli, sono oltre 6000 i biglietti venduti per la sfida di domenica contro il Napoli dell’ex Luciano Spalletti. Esauriti i settori di Poltrona, Tribuna Inferiore e Curva Sud, ma restano ancora disponibili i tagliandi di Poltronissima, Maratona, Curva Nord e, altro settore dedicato ai tifosi napoletani, la Tribuna Laterale Sud venduta a 35 euro. Sono circa 3mila gli azzurri attesi domani al Castellani.

Mertens-Napoli insieme! Ecco le cifre dell’accordo

Mertens-Napoli insieme! Ecco le cifre dell’accordo

Si avvicina il rinnovo di Mertens con il Napoli. L’edizione odierna del Corriere dello Sport, oltre a sottolineare il corposo taglio dell’ingaggio in termini di cifre, sottolinea come anche De Laurentiis abbia aperto ad un altro anno di Dries. Spunta la probabile data dell’incontro. 

Mertens vuole il Napoli e il Napoli è disposto ad affrontare con Mertens il discorso del rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno. E se le cose dovessero andare come Dries spera da sempre, con tanto di pubbliche dichiarazioni sparate a raffica da novembre senza se e senza ma, sarebbe un grande regalo di compleanno: il 6 maggio compirà 35 anni, sì, ma il confronto dovrebbe andare in scena dopo la fine del campionato, e dunque dopo il 22 maggio. Le basi della discussione saranno stravolte: l’idea di fondo è quella di un prolungamento annuale – magari con un’opzione ulteriore a favore della società uguale a quella non esercitata in questa stagione -, a cifre nettamente inferiori. Del tipo: 1,2 milioni a stagione o giù di lì; qualcosa in più ma non molto, con o senza bonus.

Ci credevamo solo noi! 

Ci credevamo solo noi! 

Passati alcuni giorni dall’ulteriore occasione buttata al vento, è tempo di analisi a freddo più approfondite.

Partiamo dal dato numerico: due partite in casa, un punto. Aspetto algebrico di non poco conto e di per sé esplicativo.

Ma il misero punto conquistato avrebbe lasciato il tempo che trova, se in queste due partite avessimo visto un Napoli lottare contro i propri limiti, gettare il cuore oltre ostacolo e fermarsi davanti, solo e soltanto, alla cruda verità che dichiarava i nostri avversari più forti di noi. 

Niente di tutto questo. Se si vanno a rivedere le ultime due partite, l’amaro in bocca aumenta sempre di più. Purtroppo si capisce chiaramente che il Napoli ha perso le partite per suoi demeriti e non per meriti altrui.

Imbarazzanti le prove di alcuni calciatori, incapaci di lottare, compassati, arrendevoli al primo contrasto dell’avversario. 

Se con la Fiorentina si poteva pensare a un avversario tatticamente messo meglio in campo, e atleticamente più in palla, con la Roma abbiamo avuto la riprova che nulla di tutto questo fosse vero.

Contro i giallorossi, siamo passati in vantaggio dopo aver ingabbiato tatticamente sulle ali i giocatori avversari. Gli azzurri erano messi nella migliore condizione psicologica possibile, lo stadio era un alleato in più ma, nonostante tutto questo, gli azzurri sono caduti sempre negli stessi errori. 

Il copione al Maradona, dove abbiamo una media punti imbarazzante, è sempre lo stesso: primi venti minuti degli azzurri scoppiettanti, poi gli avversari prendono le misure e il Napoli crolla al primo soffio di vento.

Che si chiami Fiorentina, Roma o Spezia, gli avversari così come fa il cobra con la preda, soffocano gli azzurri a centrocampo, immobilizzano Victor Osimhen e progressivamente diventano padroni del campo con il puntuale mortifero gol che taglia gambe e speranze ai cuori azzurri. 

Dispiace dirlo ma i fatti parlano chiaro, ci credevamo davvero solo noi a questo tricolore.

Questa affermazione, per quanto faccia male a bocce ferme, ha tanto di vero, basti pensare all’ennesimo evanescente mercato di gennaio fatto dalla Società. 

Se una squadra ha la possibilità di vincere un tricolore, non può prima vendere un possibile titolare (Manolas) e sostituirlo solo a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato con Tuanzebe giocatore (in prestito) elegante comprimario che da anni non giocava nella sua squadra di proprietà.

Di Terzini sinistri manco a parlarne … e per fortuna che il destino ha voluto che Mario Rui reggesse egregiamente tutto il campionato, perché senza di lui sicuramente le nostre speranze tricolori sarebbero svanite ancora prima di iniziare. 

Fa male dirlo ma ci credevamo solo noi se, con una squadra spuntata che da tempo fatica a segnare, si lascia Mertens in panchina e non si osa mai un tandem Dries-Osimhen. 

Evidentemente quello che contava anche per Mr. Spalletti era in primis non prenderle, per raggiungere l’obiettivo da sempre dichiarato da lui e dalla società, la qualificazione in Champions, che per carità è risultato ragguardevole, ma certamente non quello che noi tutti, in questa situazione, ci aspettavamo. 

Nella vita non ci dovrebbero mai essere rimpianti e purtroppo, per le dinamiche del campionato, noi tifosi anche quest’anno ne avremo. 

La Champions per chi da anni flirta con il tricolore è, come si dice da queste parti, acqua che non toglie sete!

Il ritorno nell’Europa che conta mette sicuramente apposto i bilanci, ma non colma il nostro sogno nel cuore.

E a volerla dire tutta, il tifoso inizia anche a essere molto preoccupato perché ha assistito, da settembre ad oggi, a un’involuzione di gioco della nostra squadra che non lascia dormire tranquilli. 

La Champions sembra arrivare grazie al lavoro pregresso, non certo per quello che si sta vedendo da un paio di mesi a questa parte. Paradossalmente il risultato sportivo sembra che si stia raggiungendo più per i demeriti degli avversari, Atalanta e Juve su tutti, che per meriti nostri. 

In un anno in cui per vincere lo scudetto non serve una quota punti elevata, si può chiaramente affermare che sarebbe stato il momento buono per provarci!

E tutti noi tifosi l’avremmo voluto fare con un mercato invernale che portasse qualche sicurezza in più, introducendo in campo tutta l’artiglieria pesante e non tenendo in naftalina il goleador di tutti i tempi della storia del Calcio Napoli. 

Perché per noi il sogno nel cuore non è solo un coro da stadio o uno slogan da scrivere sulle magliette, per noi è un desiderio nel quale NOI veramente, e consapevolmente, crediamo! 

Gennaro Di Franco 

Mertens & Osimhen: insieme contro la Roma?

Mertens & Osimhen: insieme contro la Roma?

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport elogia il duo Osimhen-Mertens e, in vista della gara contro la Roma di lunedì, scrive: “Finora Luciano Spalletti non li ha mai mandati in campo insieme da titolari, piuttosto sfruttando in corsa le qualità dei due, magari per cercare di ribaltare situazioni complesse.

Certo, ha ragione il tecnico nel sottolineare che la cosa più importante è l’equilibrio della squadra. Ma se questo comunque è precario, come dimostrato contro la Fiorentina – per via anche di qualche centrocampista fuori forma -, allora magari meglio rischiare qualcosa e segnare di più”.

Napoli, il Maradona è in vendita: il motivo

Napoli, il Maradona è in vendita: il motivo

Semaforo verde all’intesa tra Comune di Napoli e Invimit per la valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare comunale. Si parte da 600 cespiti dal valore ipotetico di 30 milioni e il Comune incasserà i primi soldi, circa 9 milioni, solo a luglio del 2023. Tra i cespiti c’è anche lo stadio Maradona, come racconta Il Mattino.

Napoli sarà la prima città del sud ad avere un fondo immobiliare che si chiamerà Comparto Napoli. A seguito del trasferimento del patrimonio immobiliare a Comparto Napoli a Palazzo San Giacomo «sarà riconosciuto il 70% del valore degli immobili in quote del Comparto ed il residuo 30% come corrispettivo in denaro.

Come anticipato da Il Mattino tra i beni che fanno parte del primo pacchetto una finestra va aperta sugli impianti sportivi, a iniziare dallo Stadio Maradona che in linea teorica è sul mercato. Non è intenzione – per ora – del Comune di venderlo. Ma se arrivasse un fondo o un imprenditore che avesse intenzione di valorizzarlo c’è la massima apertura alla concessione lunga dell’impianto in cambio di una rifunzionalizzazione importante.