Il programma del Lunedì sera

       

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Giudice Sportivo, Osimhen fermato per 2 giornate: salta la Juve

Giudice Sportivo, Osimhen fermato per 2 giornate: salta la Juve

Si aspettava il referto del Giudice Sportivo della Lega Serie A in seguito all‘espulsione diretta rimediata da Victor Osimhen nella gara contro il Venezia. Ebbene, non c’è stata “clemenza” per il nigeriano: saranno due le giornate di squalifica da scontare, «per avere colpito volontariamente con uno schiaffo al volto, al minuto 21, un avversario con il pallone non a distanza di gioco». L’attaccante del Napoli salterà dunque sia la partita di domenica pomeriggio contro il Genoa che il big match contro la Juventus allo stadio Maradona, alla ripresa del campionato dopo la sosta per gli impegni delle nazionali.

Di seguito, il comunicato ufficiale del Napoli: «Victor Osimhen è stato squalificato per 2 turni dopo l’espulsione nel match contro il Venezia. L’attaccante del Napoli è stato sanzionato dal Giudice Sportivo “per avere colpito volontariamente con uno schiaffo il volto di un avversario con il pallone non a distanza di gioco”. La Società azzurra presenterà ricorso. Ammonito anche Spalletti durante la gara contro il Venezia».

Boniek: “Insigne? Credo abbia voglia di restare”

Boniek: “Insigne? Credo abbia voglia di restare”

Zbigniew Boniek vice presidente UEFA, è intervenuto durante la trasmissione ‘Radio Goal’, in onda su Kiss Kiss Napoli: “Giudizi per la prima giornata di campionato? C’è molto entusiasmo dopo gli Europei. Con la presenza del pubblico, le gare sono diverse ed i calciatori sono più motivati. Bene Inter, Milan e Roma. Sarà una Serie A molto interssante. Milik? Gli è mancato il fisico e la continuità. Nel momento migliore si è sempre infortunato, è stato poi lontano dai campi ed è dovuto rientrare in corsa. Eppure, pur non essendo titolare, ha sempre segnato con continuità. L’espulsione di Osimhen? Sono centesimi di secondo, reazioni, fallacci che possono capitare. Ma bisogna far capire ai calciatori che comportamenti così vanno evitati. E’ sempre molto acceso, è rapido e veloce. Ma da questo episodio tragga vantaggi. Cristiano Ronaldo ed Insigne a scadenza? Sono situazioni diverse. CR7 è più in la con l’età, è stato ingaggiato per la Champions. Non so cosa vorrà fare il ragazzo e se cambierà aria. Insigne credo abbia voglia di restare. La Superlega? Il problema è solo economico. I diritti sono venduti per i prossimi anni, non ci sono particolari problemi. I club hanno problemi economici, gli introiti della Champions vanno divisi in tanti settori, in Superlega no. Progetto frenato”.

Rosso ad Osimhen, Calaiò: “Espulsione eccessiva”

Rosso ad Osimhen, Calaiò: “Espulsione eccessiva”

Emanuele Calaiò, ex attaccante azzurro, è stato intervistato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli in seguito alla discussa espulsione che ha visto protagonista (in negativo) Victor Osimhen nella gara del Maradona contro il Venezia: “Già lo scorso anno si intuiva che il carattere del nigeriano era un po’ troppo fumantino. Un attaccante di spessore deve avere anche la lucidità di essere tranquillo in alcuni momenti della gara. Ma l’espulsione è eccessiva. Nel calcio si vede anche molto di peggio e senza cartellini rossi. Aureliano è stato in confusione nel corso della gara anche nella gestione dei cartellini nei confronti dei calciatori del Venezia. Il comportamento di Osimhen è stato instintivo: era stato trattenuto e strattonato, i difensori fanno di tutto per provocare. Anche a me è capitato di spingere via i difensori perchè mi tenevano la maglia”.

Rinnovo Insigne, nessun passo in avanti dopo la vittoria col Venezia

Rinnovo Insigne, nessun passo in avanti dopo la vittoria col Venezia

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si è soffermata sulla prestazione di Lorenzo Insigne contro il Venezia, ma soprattutto sulla questione del rinnovo del capitano azzurro: “I compagni gli hanno dedicato tante belle parole nel dopo partita, frasi che ne hanno certificato il ruolo di leader all’interno del gruppo. Ma c’è pure chi come Kalidou Koulibaly, ha ammesso che la situazione del suo capitano è davvero complicata. Dunque, nulla cambierà, Insigne è destinato a restare, perché dal mercato non sono arrivate offerte concrete, e arriverà a scadenza il prossimo giugno. C’è una verità che di proposito si vuole ignorare e riguarda l’inesistenza di rapporti tra Aurelio De Laurentiis e Lorenzo Insigne. I due non si sono mai parlati e non si parleranno nemmeno nei giorni a venire, perché nessuna della parti vuole farlo. Chiarito quest’aspetto, è anche evidente la volontà di entrambi di non voler proseguire insieme. La certezza nasce da una considerazione, che non è nemmeno tanto profonda, perché il ragionamento è abbastanza semplice. Se il presidente fosse intenzionato a tenersi il suo capitano, andrebbe incontro alle sue richieste e la questione verrebbe risolta. Stesso discorso per il giocatore, nel senso che se Insigne volesse davvero restare, confermando la sua passione per la maglia e per Napoli, rivedrebbe la richiesta economica presentata (6 milioni di euro a stagione per il prossimo quinquennio) e accetterebbe di avviare quantomeno la discussione. Ma, tutto tace, in casa Napoli il problema non viene più nemmeno affrontato, sulla vicenda è calato il silenzio totale. Il presidente è fuori, probabilmente a godersi l’ultima settimana di vacanza, mentre Insigne sarà a disposizione della nazionale da lunedì e per i dieci giorni successivi. Insomma, la questione sembra che si sia indirizzata su un binario morto e tornare indietro pare parecchio improbabile”.

La Gazza poi continua: “La passione non è fatta, comunque, soltanto di gesti o di belle parole. Per dimostrarla servono fatti concreti o quantomeno la volontà di volerci provare. Fin qui, Lorenzo non ha voluto fare il primo passo, magari gli è stato consigliato di non farlo sbagliando, probabilmente, perché per quanto si dimostri deciso, De Laurentiis potrebbe anche apprezzarne il gesto e la voglia di dialogo. Invece, nessun incontro è stato richiesto, l’unico contatto con il club lo ha avuto il suo procuratore, Vincenzo Pisacane, al quale l’amministratore delegato, Andrea Chiavelli, e il d.s. Cristiano Giuntoli hanno comunicato l’intenzione del Napoli di cedere il proprio capitano se pervenisse in sede un’offerta vantaggiosa”.

Infine, chiosa il quotidiano, “Chi è interessato al “10” della Nazionale sa che dovrà partire da una base di offerta di 25 milioni di euro, forse, trattabili. S’era parlato dell’Inter, ma pare che i nerazzurri vogliano riparlarne a gennaio, direttamente con il giocatore che, a quel punto, sarà libero di accordarsi con un altro club, a parametro zero. Insomma, lo scenario futuro non promette nulla di buono per pensare ad un accordo tra Insigne e il Napoli. Bisognerà farsene una ragione, prima o poi, e convincersi che la sopportazione è l’unico motivo per cui non si è ancora giunti alla rottura totale”.

Napoli, l’alternativa a Pjanic è Amrabat

Napoli, l’alternativa a Pjanic è Amrabat

A volte ritornano: e in questo caso Sofyan Amrabat è tornato al centro dei pensieri del Napoli, o meglio nella lista dei centrocampisti che la società sta valutando per completare la rosa e soddisfare una delle esigenze espresse da Luciano Spalletti all’alba della stagione. La formula? Il prestito.

Un giocatore già inseguito ai tempi del Verona che a Firenze non è riuscito a esplodere nonostante Rocco Commisso sia un suo grande estimatore; tant’è che vorrebbe tenerlo. Il centrocampista della Nazionale marocchina, 25 anni, tra l’altro è stato molto vicino all’Atalanta, ma il testa a testa per Zappacosta, alla fine recapitato a Gasperini, ha complicato l’affare. E così s’è inserito il Napoli: che ha sondato la disponibilità viola, chiarendo però che la formula giusta sarebbe il prestito. Per il centrocampo azzurro c’è anche la suggestiva idea del bosniaco Miralem Pjanic in uscita dal Barcellona però il suo ingaggio è molto alto.

Fonte: Corriere dello Sport