Giroud punta il Napoli: “Scudetto? Sì. Ma azzurri pericolosi”

Giroud punta il Napoli: “Scudetto? Sì. Ma azzurri pericolosi”

Il centravanti del Milan, Olivier Giroud, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport lanciando la volata per lo scudetto: “Scudetto, si può fare. Io, i tanti francesi, Ibra: questo Milan è da sogno. L’Inter resta un pericolo come Napoli e Juve, ma la vittoria è alla portata. Servirà lucidità fino alla fine. Sono tornato in nazionale grazie ai rossoneri, c’è una perfetta alchimia tra giocatori di esperienza e giovani. Vedo gli ingredienti giusti: non ci sono star, ma nomi importanti sì. Ibra? Mi piaceva per il suo stile, adesso che sono al Milan ci siamo scambiati le maglie. Theo è impressionante, Maignan il futuro. Kalulu mi ha sorpreso con la duttilità”.

Napoli, Mazzocchi sulla fascia? “Sarebbe un sogno”

Napoli, Mazzocchi sulla fascia? “Sarebbe un sogno”

Tra i nomi accostati al mercato azzurro della prossima estate anche quello di Pasquale Mazzocchi, terzino napoletano che ha ben figurato quest’anno con le maglie di Venezia e Salernitana in Serie A. “Credo che questi rumors facciano sempre piacere ad un giocatore. Se è stato accostato ad un grande club come il Napoli vuol dire che sta facendo un grande lavoro” ha spiegato il suo agente Luigi Lauro parlando del futuro. “Quello che succederà, lo deciderà il direttore Sabatini”. 

“Erede di Di Lorenzo, onestamente non credo che avverrà” ha spiegato Lauro a 1 Station Radio. “Penso che Di Lorenzo rimarrà al Napoli. Non credo che qualcuno spenderà cifre importanti per un giocatore di 30 anni che viene valutato circa 30 milioni dalla società. Se tutto va bene, Pasquale resterà alla Salernitana ma aspettiamo di vedere cosa dice il direttore Sabatini che è un dirigente molto capace. È molto remota la possibilità che vada al Napoli, ma ovviamente sarebbe un sogno per lui, come per tutti i napoletani, vestire la maglia azzurra”.

Le paure di Ibra: “Ho deciso fino a quando giocherò”

Le paure di Ibra: “Ho deciso fino a quando giocherò”

“Provo un po’ di panico davanti alla prospettiva di smettere di giocare. Di sicuro, continuerò il più a lungo possibile, finché riesco a ottenere risultati ma stando bene in campo, senza soffrire”. Così Zlatan Ibrahimovic, in conferenza stampa con la nazionale, ammette le sue paure legate ad una carriera che a 40 anni si sta avvicinando alla fine, in attesa di avere un rinnovo col Milan e della qualificazione della Svezia ai Mondiali. “Ma andremo in Qatar” ha detto sicuro, anche se il rossonero non potrà giocare per squalifica la prima gara dei playoff, giovedì contro la Repubblica Ceca, e si prepara per l’eventuale spareggio finale con la Polonia, passata direttamente all’ultimo turno dopo l’esclusione della Russia. “Non voglio avere pentimenti quando avrò smesso, quindi voglio massimizzare la mia carriera – prosegue Ibrahimovic -. Cosa succederà dopo non lo so, come scrivo nel mio libro ho un po’ di paura. Un ruolo nel calcio? Vedremo quando verrà il giorno. Potrei cominciare da quando mi fermo o prendermi una pausa, o sparire completamente. Certo l’adrenalina che sento addosso non la proverò mai più. Siamo programmati per svegliarci, prepararci per l’allenamento, allenarci, tornare a casa e riposare. Questo va avanti da 20-25 anni ma un giorno al risveglio non ci sarà più niente davanti a me, sarà un bell’impatto”. A chi, insistendo, gli chiede se prova tristezza per l’avvicinarsi della fine, Ibrahimovic risponde: “Penso che sarà una tristezza più grande per te che non mi vedrai più giocare. Dovresti divertirti ora perché non vedrai mai più niente di simile…”.

Januzaj: “Napoli? Non ho parlato con Mertens”

Januzaj: “Napoli? Non ho parlato con Mertens”

Quello di Adnan Januzaj è uno dei profili più interessanti del prossimo mercato estivo. Le qualità del belga e il contratto in scadenza accendono su di lui tanti riflettori, tra cui quelli azzurri del Napoli che potrebbe farci più di un pensierino per l’eredità di Lorenzo Insigne. «So che se ne parla, conosco i rumors, ma onestamente non ci sto pensando in questo momento» ha detto Januzaj dal ritiro della nazionale belga.

«Il futuro non lo conosco, non so cosa potrebbe accadere, ma per il momento sono alla Real Sociedad e sono concentrato sul mio presente» ha spiegato Januzaj ai media «Non ho ancora parlato con Mertens. La decisione la prenderò insieme alla mia famiglia e al mio agente». A gestirlo è Mino Raiola, che già conosce bene il Napoli di Aurelio De Laurentiis e ha in azzurro Hirving Lozano, tra i suoi assistiti.

Uefa, addio al FPF: ecco la novità per tutti i club

Uefa, addio al FPF: ecco la novità per tutti i club

L’addio al Fair Play finanziario cambia il calcio europeo. Nella prossima riunione del Comitato Esecutivo, in programma il 7 aprile, la UEFA proporrà l’introduzione di un salary cap, in virtù del quale i club partecipanti alle competizioni europee potranno spendere in stipendi al massimo il 70 per cento del proprio fatturato. Una novità che inciderà sul modo di fare mercato, ma che porterà con sé anche delle nuove sanzioni. Oltre alle classiche multe e al rischio di esclusione, secondo il New York Times che ha lanciato la notizia in anteprima, Nyon starebbe infatti pensando a punti di penalizzazione nell’ambito del nuovo format della Champions – in vigore a partire dal 2024 – e alla possibilità di retrocedere i club da una competizione all’altra in caso di mancato rispetto delle nuove regole. Uno scenario, allo stato attuale, non del tutto improbabile.

Almeno quaranta club in difficoltà per i nuovi criteri. Il quotidiano statunitense analizza infatti anche il panorama del calcio europeo in questo momento. I club per cui la transizione potrebbe essere più semplice sarebbero quelli inglesi, perché più ricchi, e quelli spagnoli, perché la Liga ha da tempo adottato una regolamentazione analoga. Anche in Germania, ove i bilanci sono tenuti sempre sotto controllo, i problemi dovrebbero essere limitati. Più complicata la gestione per il PSG e per le italiane, che rischiano di essere colpiti in particolare da questa novità. Il quadro, comunque, non sarebbe entusiasmante:a oggi, circa 40 società del Vecchio Continente faticherebbero a rispettare i nuovi requisiti, e con essi la UEFA sarebbe già in contatto, tanto da aver già previsto dei settlement agreement per consentirne la partecipazione ai tornei