Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

Modugno: “In una crisi simile le colpe sono di tutti, ma c’è un errore che ha indirizzato la stagione”

da | 8 Gen 2024 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS

Francesco Modugno, intervenuto a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della gara persa dal Napoli in casa del Torino e delle ultime notizie in casa azzurra.

Questo il pensiero del giornalista:

“Se sono d’accordo con il ritiro? E’ una scelta che allenatore e giocatori subiscono da parte della proprietà. E’ un tipo di provvedimento che non è funzionale e che ormai le squadre nemmeno adottano più. Il contesto e l’ambiente sarebbero gli stessi che i protagonisti hanno davanti a loro tutti i giorni. L’efficacia di questa misura è tutta da verificare, soprattutto se consideriamo che dopo la Salernitana si ripartirà per andare a disputare la Supercoppa.

Anguissa e Osimhen non presenti a Torino? Fa parte di una delle tante storture di questa stagione, ma la loro assenza è dovuta anche a dei regolamenti internazionali da rispettare. Il nigeriano è un calciatore a cui il Napoli negli anni ha concesso tanto, ma che in campo ha sempre ripagato dando tutto per la squadra e giocandosi ogni gara al massimo.

Quando c’è una crisi di questa portata la colpa è di tutti, la società si è presa delle responsabilità ma non so quanto le senta sue. Poi ci sono quelle di chi va in campo. L’errore più grande è stato quello legato alla scelta dell’allenatore iniziale, che è stato il vero discrimine tra una buona stagione e quanto accaduto quest’anno. L’obiettivo non era quello di ripetere necessariamente il campionato dello scorso anno, ma quanto meno di qualificarsi tra le prime quattro.

Mazzarri? E’ il meno responsabile di tutti, se si cambiasse allenatore non si modificherebbe nulla.

Mazzocchi? Ha commesso un errore di campo, ma è entrato con la voglia di spaccare il mondo e grande orgoglio e senso di appartenenza.

ADL deve risolvere le questioni urgenti dello spogliatoio, come i rinnovi di Kvara, Politano o Zielinski, a costo di fare delle scelte forti. Con questo modello il club ha riportato lo Scudetto e da 14 anni consecutivi va in Europa, c’è una precisa identità gestionale e il presidente non la cambierà.

Kvara? In questo momento è un calciatore che non emerge, non ha spunto e forse c’è qualche condizionamento dovuto al rinnovo del contratto”.