Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Mattino’ dopo la presentazione del suo libro ‘La nuova guerra del calcio’, ha parlato del Mondiale che domani inizierà in Qatar e della stagione che sta disputando il Napoli. Queste le sue dichiarazioni: “Il calcio, un fenomeno che coinvolge 4 miliardi di persone in occasione di un Mondiale, è stato sempre usato come uno strumento per imporre un’ideologia. La vera battaglia adesso è tra la Fifa e la Uefa. La prima rappresenta il potere politico, l’altra quello economico grazie agli introiti Champions. Sotto il profilo industriale, il Mondiale doveva essere organizzato qui. Le controindicazioni sono appunto il rispetto dei diritti umani e gli standard di sicurezza dei lavoratori. Ma è ipocrita che il mondo se ne accorga adesso: non vi è nulla di più politico del calcio. Il fatto che l’Italia non sia presente è una conferma dello stato comatoso del nostro calcio, anche se non siamo inferiori alle 32 nazionali che sono in Qatar. Bisogna fare di più sotto l’aspetto della formazione. La stagione del Napoli? Non ricordo negli ultimi 20 anni una società che abbia tagliato, e non poco, i costi e migliorato così tanto il rendimento, al punto da essere un punto di riferimento per il calcio europeo. Un esempio virtuoso a cui dovrebbero ispirarsi le altre società italiane”.
Bellinazzo: “Napoli un esempio virtuoso a cui ispirarsi”
