Se la smorfia lo permettesse, questa settimana sarebbe giusto giocare il 122 sulla ruota di Napoli. 122 come i gol di Dries Mertens, un calciatore bravo a dimostrare quanto si possa essere napoletani dentro pur essendo nati in un altro posto del mondo. Le parole così come gli elogi, per lui sembrano essere finite, ma a parlare ci sono i numeri. 310 le partite giocate con il Napoli che gli hanno permesso di superare tutti i bomber della storia azzurra, in 7 anni vissuti prima da outsider e poi da protagonista assoluto. I minuti giocati sono 19239, praticamente in campo per 14 giorni di fila.
14 come il numero di una maglia diventata già oggi oggetto di collezione. A suon di gol si è preso il record, il posto numero 1 della classifica dei più prolifici di sempre staccando Hamsik e Maradona, mentre 2 saranno gli anni di contratto che ancora lo legheranno all’azzurro. L’ultimo numero è quello che Dries vorrebbe in assoluto cambiare: i trofei vinti da quando è a Napoli sono 2 – la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana vinte con Benitez. Due, ma se da mercoledì fossero 3 sarebbe ancora meglio.
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