Juan Camilo Zuniga, ex giocatore del Napoli, torna a farsi risentire non tanto per la sua vita sportiva ma per quella social. Il colombiano infatti ha pubblicato un post su Instagram in cui ricorda uno scontro con il suo connazionale Cuadrado.
Finalmente si torna in campo. Il Napoli ritroverà finalmente il San Paolo un’assenza forzata troppo lunga. Questa volta però si tratta di Coppa Italia e in palio ci sta la finale della competizione. La squadra azzurra si è confrontata con lo stadio di Fuorigrotta per la prima volta oggi, a quasi quattro mesi dall’ultima volta, il match interno contro il Torino. L’appuntamento di oggi è solo un antipasto: domani infatti andrà di scena l’importante gara contro l’Inter che segnerà il ritorno ufficiale alle competizioni per Mertens e compagni. In attesa del fischio di inizio di Rocchi, la squadra di Gattuso svolgerà la rifinitura proprio allo stadio: un modo per ritrovare casa e per prepararsi alla gara di domani.
Squadra già al completo un’ora prima dell’allenamento: Luperto, Ghoulam e Koulibaly anticipano Meret e Ospina. Poi Giuntoli, quindi Gattuso insieme con capitan Insigne e Dries Mertens, le cui condizioni saranno da valutare in queste 24 ore. Presente anche Aurelio De Laurentiis insieme col figlio Edo. Anche Vincenzo De Luca raggiungerà il patron azzurro al San Paolo. Per tutti, ecco la pistola-termometro, immancabile oggetto di scena che farà da protagonista in queste settimane.
Tiene banco la questione legata alla quarantena di squadra in caso di positivo, autentico spauracchio per la conclusione del campionato. L’Onorevole Alessandra Zampa, sottosegretario al ministero della Salute, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Una seconda ondata in autunno è possibile. Non possiamo escludere nulla, inoltre diversi esperti dicono che è probabile che ciò accada. Esiste il rischio e, in presenza di un rischio, noi dobbiamo prepararci a fronteggiarlo. Non abbiamo ancora sconfitto il virus, stiamo solo imparando a difenderci meglio dal virus. L’abbiamo ridotto e lo dicono i numeri, però abbiamo ancora tutti i giorni nuovi casi, piccoli focolai qua e là, dunque è certo che il coronavirus c’è ancora”.
Parlando poi del protocollo per la ripresa e di una possibile abolizione della quarantena di squadra, ha espresso le sue perplessità: “La vedo difficilissima. Non ho discusso di questa cosa, non sarà una decisione nostra ma del Comitato Tecnico Scientifico. Gli esperti non hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di fare un trattamento diveso, è anche una questione di equità, oltre che di tutela della salute. Fare ogni giorno un tampone vuol dire infiammare ogni giorno le mucose del naso e della gola, è un po’ abrasivo come processo. La vedo molto complicata, l’unica soluzione è che i calciatori vivano una vita molto prudente”.
Molto più possibilista sulla riapertura degli stadi: “Personalmente credo che studiando modi e forme ci sia la possibilità di riaprire gli studi. Le persone dovrebbero entrare a distanza, con controllo della temperatura all’accesso. A giugno le Regioni hanno deciso di riaprire i teatri e i cinema all’aperto, mantenendo il distanziamento fisico. Se ci sarà un controllo serio, sarà possibile farlo. Credo molto nella responsabilità. Se si vuole molto una cosa e questa cosa richiede un costo nella responsabilità”.
La Gazzetta dello Sport ha riportato la classifica per numero di tifosi in Italia.
Il Napoli si colloca al quarto posto mentre al primo posto di questa classifica c’è la Juventus con 8,75 milioni di sostenitori, più del doppio dell’Inter, seconda a quota 4 milioni. Chiude il podio il Milan, fermo a quota 3,9 milioni di fans, con il Napoli, invece, quarto a 2,8 milioni di tifosi. Curioso il fatto che le prime 4 squadre per tifosi in Italia siano le semifinaliste di Coppa Italia, torneo che, di fatto, segnerà la ripartenza del calcio nel nostro Paese.
La notizia è stata dapprima riportata dal Corriere dello Sport oggi in edicola per poi esser rilanciata anche dalla radio ufficiale del Napoli. Il Comitato Tecnico Scientifico sarebbe orientato ad assumere una linea meno dura sulla questione quarantena di squadra.
Dal Comitato Tecnico Scientifico ci sarebbe la volontà di rivedere la norma dei quattordici giorni di quarantena dal protocollo prima dell’inizio del campionato per evitare ostacoli alla conclusione delle competizione. In caso di un positivo, quest’ultimo andrebbe in quarantena, mentre tutto il resto del gruppo-squadra farebbe i test rapidi e continuerebbe ad allenarsi e giocare, se non contagiati.
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