Si è rischiato l’incidente diplomatico ieri al termine dell’assemblea di Lega dopo che la Lega stessa, al termine del comunicato relativo al taglio stipendi, ha reso note le cifre del collasso del sistema calcio. Come riferito dall’edizione odierna de Il Mattino, il presidente Dal Pino e l’amministratore delegato De Siervo erano decisi ad inserire nel comunicato i dati delle perdite dei club, peraltro già noti grazie alla Figc: 313 milioni se il campionato riparte, più di 700 se si ferma. Questo ulteriore dettaglio non è per nulla andato giù a De Laurentiis, che ha da subito manifestato il proprio disappunto incontrando il favore di quasi tutti i club di Serie A: “Che senso può esserci a certificare queste perdite? Perché dobbiamo far sapere i fatti nostri? Perché sponsor, tifosi e fornitori devono conoscere questi dati?”. Queste le dure parole del numero uno azzurro che ha poi minacciato di non firmare il documento e non partecipare più alle assemblee di Lega, di pronta risposta i numeri sono spariti dal documento finale poi ripubblicato nella sua forma attuale. Il Napoli procederà quindi ora con i tagli delle mensilità, in particolare quelle di marzo e aprile.
Taglio stipendi, ADL contro Dal Pino minaccia di non firmare
