da Redazione | Feb 7, 2023 | Redazione, Ultime news
Ormai ci stiamo abituando. Spezia-Napoli non termina mai al fischio finale. I fatti dello scorso mese di maggio sono ancora vivi nei ricordi. E le polemiche non sono certamente diminuite quest’anno, dopo gli ignobili cori.
L’dizione odierna de ‘Il Corriere del Mezzogiorno’ torna sulla vergogna dei cori di domenica: “Dalla curva Ferrovia è stato riproposto il linguaggio dell’odio: le invocazioni al Vesuvio, gli insulti a Spalletti che da calciatore ha vissuto pagine importanti della sua vita a La Spezia e gli spregevoli cori contro Maradona. Non è neanche la prima volta, i sostenitori dello Spezia li intonarono anche nel settore ospiti del Maradona a dicembre del 2021 e nel folle pomeriggio dello scorso maggio al Picco. Domani è atteso il provvedimento del giudice sportivo”.
da Redazione | Feb 6, 2023 | Redazione, Ultime news
I cori contro Maradona, Spalletti e i napoletani sono stati un segno di grande inciviltà da parte dei tifosi o presunti tali, presenti ieri al ‘Picco’. Critiche dure per l’arbitro Marco Di Bello, che durante Spezia-Napoli non è intervenuto per interrompere il match per i pesanti cori razzisti intonati dai sostenitori liguri. Oggi l’edizione odierna de ‘La Repubblica’ torna sul tema:
“Una situazione di una tale gravità per la quale l’arbitro Marco Di Bello doveva interrompere la partita e invece non l’ha fatto. Inutile l’avviso dello speaker al quale sono seguiti i fischi di quei pochi tifosi liguri che potevano invece dissociarsi. Ora passa tutto nelle mani giudice sportivo: impossibile che gli ispettori federali non abbiano sentito”.
I cori contro Maradona, Spalletti e i napoletani sono stati un segno di grande inciviltà da parte dei tifosi o presunti tali, presenti ieri al ‘Picco’. Critiche dure per l’arbitro Marco Di Bello, che durante Spezia-Napoli non è intervenuto per interrompere il match per i pesanti cori razzisti intonati dai sostenitori liguri. Oggi l’edizione odierna de ‘La Repubblica’ torna sul tema:
“Una situazione di una tale gravità per la quale l’arbitro Marco Di Bello doveva interrompere la partita e invece non l’ha fatto. Inutile l’avviso dello speaker al quale sono seguiti i fischi di quei pochi tifosi liguri che potevano invece dissociarsi. Ora passa tutto nelle mani giudice sportivo: impossibile che gli ispettori federali non abbiano sentito”.
da Redazione | Feb 6, 2023 | Redazione, TOP NEWS
Quando si pensa di aver raggiunto il limite…ci si accorge, che in realtà gli incivili sono pronti a superarsi per toccare il fondo. Per esagerare e far parlare sempre di sè. La Spezia è una bella cittadina, vicino al mare. In Liguria, a pochi chilometri da Genova. Le Cinque Terre, il Castello di San Giorgio, il Museo Navale, tra i più antichi al mondo. Una piacevole passeggiata in una città calma, semplice, di onesti lavoratori. Per tanti napoletani, residenti al Nord, la gara di ieri tra Spezia e Napoli, rappresentava anche l’occasione di una giornata diversa. Una domenica lontana dai soliti schemi. All’ora di pranzo, scendono in campo gli azzurri. È un modo per stare accanto alla squadra del cuore. Per sostenere il gruppo di Luciano Spalletti, che sta provando a realizzare, settimana dopo settimana, un’impresa storica.
SCONFITTI IN CAMPO E SUGLI SPALTI – Il Napoli ha un tasso tecnico notevolmente più elevato rispetto ai locali. Che devono pensare a contenere e ripartire. Difendersi in modo maschio. Cercando di mettere l’accento sulla fisicità e sulle provocazioni. Dal campo anche agli spalti. La partita è molto sentita sulle tribune del ‘Picco’, dopo i fatti dello scorso mese di maggio. I tifosi o presunti tali degli Aquilotti avrebbero potuto applaudire la squadra meritamente prima in classifica, che sta viaggiando a una media impressionante. Per punti, reti fatti, reti subite, per ritmi e intensità espressi in campo. E invece, no, una porzione dei sostenitori di casa ha pensato di inveire contro il tecnico del Napoli Luciano Spalletti, che tra l’altro ai tempi di Maradona, giocava proprio a La Spezia. E addirittura infangare la memoria di Diego Armando Maradona, che si sarà rivoltato nella tomba, in Argentina. Il direttore di gara Di Bello avrebbe potuto sospendere la gara, richiamare all’ordine. Nulla, di tutto ciò. Immobile, quasi impotente. Come a dire, nessuno si muove ai vertici del sistema calcio. Il Giudice Sportivo non interviene, e devo farlo proprio io? Chissà se ha pensato a un terribile passo indietro della sua carriera. Le risposte, come al solito, non le avremo mai. Il Napoli domina e vince. Convince e scatena l’ira funesta dei delinquenti, dei criminali. Degli imbecilli, per fortuna una minoranza. Che invadono gli stadi di mezza Italia. Ma nessuno si muove, nessuno decide. Non c’è individuo, dirigente, arbitro o politico che poi interviene concretamente. Questo è il Paese dell’ignoranza. Dell’inciviltà. E dell’ipocrisia. Dove tutti, ma proprio tutti, si ergono sul piedistallo, parlano di proclami, di promesse. Chiacchiere gettate al vento. Scappano via, con il vento di Grecale, di questi giorni. Si disperdono nell’etere. I colpevoli restano impuniti e godono, sempre di più, a insultare, offendere. Come se fosse tutto normale. Come se fosse tutto lecito. Ed è forse questo l’aspetto più grave…
CIRO ACCARDO
da Redazione | Feb 4, 2023 | Redazione
Lo Spezia si prepara in vista della sfida di domani al ‘Picco’, contro il Napoli. Le Aquile nella mattinata di ieri sono tornate ad allenarsi sui terreni del “Comunale” di Follo. Seduta tecnica, caratterizzata da un’attivazione muscolare in palestra e lavoro sul campo, fra torelli, possessi palla e partitelle a ranghi contrapposti. Oggi, è prevista la seduta di rifinitura pre-Napoli.
da Redazione | Feb 4, 2023 | Redazione, TOP NEWS
Buongiorno, amici de ‘Il Bello del Calcio’. E’ il giorno della vigilia di Spezia- Napoli. Il tecnico dei partenopei Luciano Spalletti interviene oggi alle 11:00 dalla sala stampa del Konami Training Center di Castelvolturno, per presentare il match di domani a pranzo al ‘Picco’ contro la Spezia. La seguiremo insieme con la diretta testuale.
CIRO ACCARDO
11.37 Termina la conferenza stampa di Luciano Spalletti.
Meno spazio per Giacomo Raspadori: “In allenamento è una roba incredibile per serietà, forza, applicazione, per un allenatore… si dice tutti sono uguali, ma io sono più disponibile verso chi si allena in un certo modo. Chi si comporta in un certo modo, chi pensa in un certo modo, chi viene al campo un’ora prima e lo prepara, non chi viene gli ultimi 2 minuti. E’ una difficoltà di questo lavoro dover tenere fuori calciatori che fanno questo, però bisogna tener presente tutto e lui è uno di quelli che poi lo chiami e riesce subito ad entrare nel contesto giusto, come nell’ultima gara”.
Notevole progresso per Osimhen: in 104 gare aveva fatto solo 7 gol di testa, con lei 12 gol di testa.
“Ti posso dire che col prossimo allenatore ne farà 25 di testa. Lui saprà, e quello dopo ancora 32 gol, perché lui ha potenzialità ed andrà sempre avanti con numeri più importanti”.
Peragine, suo ex compagno, l’ha invitato dai suoi ragazzi che allena alla Sanità.
“E’ stato un grande compagno di squadra, abbiamo passato momenti molto belli, che rimarranno nella storia dello Spezia, se ho possibilità sicuramente andrò a trovarlo e sicuramente ci sarà qualcosa da imparare da lui”.
A +13 è difficile non pensare all’orizzonte entusiasmante: è la più bella opera d’arte di Spalletti? Quando ha capito che stava nascendo? “Se ci guardiamo indietro, troviamo tante cose che poi non si sono concretizzate. Si diceva in estate che noi non avremmo potuto fare questo percorso importante. Poi invece ci sono stati risultati completamente diversi da quelli che pensavamo. Oggi siamo nella stessa situazione della scorsa estate: pensiamo che tutto sia scontato, che gli altri non possano fare il nostro percorso, ma una delle nostre avversarie non può fare quello che abbiamo fatto noi? A noi resta l’obbligo di continuare a fare risultati per evitare rimonte e difficoltà. Serve consapevolezza: solo i risultati possono scrivere la storia. E dobbiamo continuare a farli. Ci sono squadre forti dietro di noi, in grandissima salute. Anche se c’è un po’ di distanza, se non sei pronto e attento poi rischi di restarci male”.
Tecnico migliore del mese di gennaio: “Quando si diceva che gennaio sarebbe stato difficile, la nostra attenzione è stata solo sulla possibilità di allenarci bene. Abbiamo pensato solo a quello”.
Contatto squadra – tifosi come ai tempi di Maradona: “C’è sempre il contatto, lei allude a un discorso su cui fare attenzione. Dobbiamo attenerci alle regole, questa settimana si è parlato di un amichevole con la Primavera al ‘Maradona’. È importante fare giocare, chi va meno in campo. Anche per riuscire a fare emergere un alto livello di calcio. Che sia preparatorio alle gare stesse. Mi sembra di vedere l’impegno totale dalle parti per il tema. Ognuno faccia la sua parte. Non si molla un centimetro. I calciatori sono disponibili a sentire le indicazioni dell’allenatore. E sentono anche l’incitamento della curva e dello stadio. Se manca una componente, andiamo incontro a una difficoltà. Devi far vedere la tua forza, una reazione. Altrimenti vieni considerato meno del valore. Si deve andare avanti, dobbiamo stare insieme“.
Domani può valere l’espressione “partita trappola”? “Esiste se continuiamo a fare discorsi su vittorie facili, già proiettati su un finale scoppiettante. Parlare di attenzione verso il derby…allo Spezia non interessa, servono i punti per la salvezza. Dedicano molto tempo alla squadra di calcio. Dobbiamo concentrarci su un match importantissimo, sarà una partita difficile, in un campo difficile. E soltanto l’attenzione, la dedizione, l’applicazione sul tipo di partita, serviranno per sfruttare le occasioni. Sono in palio 3 punti e sono fondamentali“.
11.10 Comincia la conferenza stampa di Luciano Spalletti
11.00 Leggero ritardo per l’inizio della conferenza stampa. Il tecnico Luciano Spalletti non è ancora presente in sala stampa