Il programma del Lunedì sera

       

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La sosta è un bene per il Napoli, che vuole continuare a sognare

La sosta è un bene per il Napoli, che vuole continuare a sognare

Siamo ormai agli sgoccioli. Il Mondiale è alle porte. Il campionato di Serie A sarà fermo fino al 4 gennaio. Una data segnata in rosso sul calendario. Sarà il giorno di Inter – Napoli. Una gara importante, determinante per il cammino dei partenopei. In mezzo circa 50 giorni di attesa. Di allenamenti. Di speranza. Di desideri che si mescolano alla bramosia di trionfare di nuovo a Milano. Alla Scala del Calcio. Come lo scorso 18 settembre. Stavolta contro i nerazzurri. L’interrogativo sorge spontaneo: la sosta sarà un bene o un male? Uno stop così lungo del campionato può determinare effetti positivi? Oppure può essere deleterio? La sosta può essere concepita come un bene perchè il Napoli ha bisogno di recuperare energie – sia fisiche che mentali – dopo un periodo molto dispendioso. Con partite ogni tre giorni. La sosta sarà positiva per Raspadori, Simeone e Ndombelé che hanno saltato i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. E che avranno modo di allenarsi agli ordini di Luciano Spalletti. Nel clima mite di Antalya. Nel corso della stagione, il tecnico non ha avuto tanto tempo a disposizione per lavorare con Kvaratskhelia e Osimhen. Sarà il periodo giusto e appropriato per affinare meccanismi e movimenti tra la stellina georgiana e il centravanti nigeriano. Al Mondiale i colori azzurri saranno rappresentati da 5 elementi (Kim, Olivera, Anguissa, Zielinski e Lozano) in nazionali di secondo ordine. Mancherà l’entusiasmo coinvolgente del ‘Maradona‘. L’ istantanea fedele di un amore sincero. Di un legame viscerale tra l’intera città e un gruppo, giovane ma al contempo maturo e forte, che può regalare grandi soddisfazioni nel corso del 2023…