Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

Mancini: “Napoli ci darà il suo contributo, su Retegui…”

Mancini: “Napoli ci darà il suo contributo, su Retegui…”

Roberto Mancini, ct della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Inghilterra, prima partita valida per la qualificazione a Euro 2024. La sfida si disputerà questa sera al ‘Diego Armando Maradona’ di Napoli.

Domani giocherà col 4-3-3?
Abbiamo giocato con un modulo diverso nelle gare di Nations League, si potrebbe anche cambiare. Ma nel 4-3-3 ci sentiamo a nostro agio, soprattutto per giocare una partita molto propositiva. Ma questo non vuol dire…

E’ difficile spiegare a Retegui come deve muoversi in questo ambiente?
Arrivare così dall’Argentina all’Italia, e non in una squadra di club, non è così semplice. Un po’ di tempo ci vuole, ma il ragazzo è educato e sveglio. E’ un bravo centravanti, giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo“.

Che sfida sarà contro l’Inghilterra?
Ormai è diventata una classica, l’Inghilterra è una delle migliori squadre al mondo. Ha una lista di giocatori straordinari. Anche domani sarà una gara molto difficile, noi cercheremo di fare la nostra partita. Non sarà semplice per entrambe“.

Cosa pensa dell’indagine nei confronti del Manchester City? E’ stato chiamato?
Io non sono stato chiamato da nessuno e non credo verrò chiamato da nessuno. Ho pagato le tasse regolarmente, credo non mi chiamerà nessuno“.

Cosa ti aspetti dal pubblico di Napoli?
La Nazionale quando è venuta a Napoli è sempre stata aiutata dal pubblico, ci darà il solito aiuto“.

Quanta voglia c’è di rimettere la Nazionale al centro?
Dipenderà da noi, dobbiamo cercare di fare ciò che abbiamo fatto e quindi ritornare a vincere, tornare a essere quelli che siamo stati prima“.

TMW – L’ha allenato per tre giorni: può dirci che attaccante è Retegui?
E’ un centravanti classico, vedo che molti lo paragonano a Denis. Io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda… Chiaramente è un ragazzo giovane e ha bisogno di tempo e di crescere. Ma credo non ci metterà molto ad ambientarsi“.

Ritenete Napoli una sede sicura per la partita di domani? Perché l’avete scelta?
Io non sono della polizia… Generalmente sono sempre stati gli ospiti a creare problemi. Ma la partita di calcio è sempre un momento di gioia per tutti: se i tifosi ospiti si comporteranno bene, io non credo ci saranno problemi“.

Che gara sarà la prima senza Vialli?
E’ una grande emozione perché è la prima volta senza Vialli. Noi l’abbiamo avuto nel gruppo ed è stata una grande fortuna: è un grande dispiacere. Le persone come lui saranno sempre vicine, sono persone immortali“.

Cosa è cambiato nel tuo approccio a questo lavoro negli ultimi mesi?
Siamo passati da una grande emozione come l’Europeo a una grande delusione come la mancata qualificazione al Mondiale. E’ stata una grande delusione, non lo meritavamo, ma in tutto questo ci siamo qualificati due volte alle final four di Nations League. Ora ripartiamo, abbiamo dimenticato la delusione. Abbiamo giocatori giovani che oggi non sono qui con noi ma che ci sarebbero stati e che ci saranno da qui a novembre prossimo: ripartiamo domani, vogliamo qualificarci, vincere la Nations League e poi giocarci l’Europeo al meglio da campioni in carica“.

Cosa del Napoli porterebbe alla sua Nazionale?
Il Napoli ha sempre fatto cose ottime, s’è sempre qualificato in Europa e ha sempre lottato per il vertice. Quest’anno è il momento più bello, la squadra gioca davvero bene, è una squadra che potrebbe fare qualsiasi cosa. Non diciamo nulla, siamo un po’ scaramantici: le squadre italiane in Europa possono fare bene, ma con qualche italiano in più sarebbe meglio“.

Sentite la responsabilità di tornare al Maradona?
Qui c’è sempre stato un grande pubblico, per noi è la prima gara di qualificazione e quindi dobbiamo disputare una buona partita, trascinarli“.

Mancini: “Nessuno può insidiare il Napoli”

Mancini: “Nessuno può insidiare il Napoli”

L’edizione odierna de ‘Il Mattino’ ha intervistato il CT dell’Italia, Roberto Mancini. Sono tanti i temi toccati dall’ex centravanti della Sampdoria. Ecco alcuni estratti inerenti il Napoli, fra scudetto e Champions League:

Napoli cosa è per lei?

«Mia mamma è di Roccadaspide, vicino Salerno, la sento un po’ la mia terra quella regione. Venire a respirare l’atmosfera di Napoli è sempre un piacere, non solo per i miei tanti amici. È stato sempre speciale, anche quando ci venivo da avversario. Figurarsi ora che sono il tecnico della Nazionale».

Cosa sta dando il Napoli di Spalletti al nostro calcio?

«Gioca molto bene. È primo e con ampio merito. E, fate gli scongiuri, io già in estate avevo previsto il trionfo degli azzurri. Dietro non mi pare che ci sia chi possa insidiare il primo posto, il vantaggio mi pare assai rassicurante ma capisco anche Spalletti che invita alla prudenza. Farei lo stesso anche io al suo posto. Hanno fatto le mosse azzeccate in estate, gli innesti sono stati quelli giusti come quello di Kim e Kvaratskhelia e ora sono protagonisti grazie anche a un calcio apprezzato ovunque in Europa».

Le servirebbe proprio Osimhen in questo momento?

«Già, ma parenti italiani non mi pare che li abbia. O ce li ha? (ride, ndr)».

C’è la possibilità per questo Napoli di arrivare in alto anche in Champions?

«Perché no? Chiaro, è faticoso restare a questi livelli su due fronti per tutta la stagione, ma per il tipo di calcio che sta mostrando in questo periodo, io non credo che il Napoli possa porsi dei limiti. Davvero, tutto può succedere anche in Champions perché è davvero una squadra forte».

Quali squadre la divertono di più da guardare in tv?

«Napoli e Atalanta e in Europa il City, il Real Madrid e nonostante i problemi anche il Psg».

Cosa la colpisce di più di questo Napoli?

«La serenità con cui va in campo, contro ogni avversario. La tranquillità che si continua a vedere anche quando ci sono i cambi, sembra che non succeda nulla e che non ci sia mutazione tra chi entra e chi esce. L’identità della squadra resta intatta. Giocano proprio un bel calcio».

Roberto Mancini
È una vittoria, quella del Napoli, anche di un certo modello gestionale, non trova?

«De Laurentiis ha fatto un grande lavoro in questi due decenni in cui guida il club. Lo ha preso in serie C e lo ha portato quasi a vincere lo scudetto. Ogni anno migliora la squadra nonostante venda, inevitabilmente, anche i suoi calciatori migliori».

Glasner, il tecnico dell’Eintracht, pensando di fare un complimento, ha detto che il Napoli non gioca all’italiana. Cosa possiamo fare per togliere definitivamente questa etichetta?

«Questa roba è vecchia di 100 anni. Sono frasi fatte: sempre a dire queste cose, catenaccio e contropiede. Ma non siamo così da tempo. Sono tre anni che con l’Italia giochiamo bene, abbiamo vinto l’Europeo con personalità e abbiamo un dna di gioco ben preciso. E il Napoli dà spettacolo».

Mancini: “L’Argentina può trionfare, il Napoli può vincere lo Scudetto”

Mancini: “L’Argentina può trionfare, il Napoli può vincere lo Scudetto”

Il Ct dell’Italia Roberto Mancini, è stato intervistato ai microfoni della Rai. L’allenatore ha parlato dei Mondiali in corso in Qatar: “Chi ruberei al Marocco? Hakimi“.

Chi vince il Mondiale? “All’inizio pensavo l’Argentina, anzi pensavo a una finale tra Argentina e Spagna. Purtroppo la Spagna, squadra che gioca molto bene, è stata eliminata. Penso che adesso l’Albiceleste abbia grosse possibilità”

Se il Napoli può vincere lo Scudetto? “Gli auguro di farcela”.

Simone Pafundi è il primo calciatore a esordire con l’Italia prima dei 17 anni

Simone Pafundi è il primo calciatore a esordire con l’Italia prima dei 17 anni

Dal quartiere Piscinola alla Nazionale. E’ la storia di Simone Pafundi, che a 16 anni, 8 mesi e 2 giorni, è il primo giocatore negli ultimi 100 anni a fare il suo debutto con la maglia azzurra prima di compiere i 17 anni. Nato a Monfalcone da un’umile famiglia partenopea, tifosissima del Napoli, Pafundi è un trequartista di grandissimo talento, che si è imposto subito nella primavera dell’Udinese. Il ragazzo, che ha attirato l’attenzione del Napoli e di altre big del campionato italiano, ha già esordito lo scorso 24 maggio all’Arechi, nella sfida stravinta dall’Udinese, contro la Salernitana. Ieri sera, la gioia concessa dal Ct Roberto Mancini: l’esordio in Nazionale. Uomo da record. Ragazzo che potrà crescere. E prendersi la scena. Talento cristallino. L’ennesimo colpo sensazionale della famiglia Pozzo.

Foto: Twitter Udinese