da Danilo Casano | Mag 12, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Francesco Oppini – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Genoa e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Napoli-Genoa? Dopo il risultato di ieri, ho le stesse sensazioni che avevo dopo Juventus-Lecce della prima annata di Conte: alla 36ma i bianconeri pareggiarono in casa con i pugliesi e il Milan si portò a -1, poi arrivò il titolo la settimana successiva. Mi auguro capiti così anche al Napoli, ma il calcio si conferma essere una roba tremenda. Risvegliare una squadra come l’Inter, che a un certo punto sembrava finita, è pericoloso: la coppa ha dato ai nerazzurri una forza che non gli vedevamo da settimane, a Torino ha stravinto con le riserve e il Napoli ha sofferto la pressione. Conte quest’anno ha un problema: non ha nella sua rosa la stessa personalità che hanno i rivali di Milano, quindi deve sopperire lui. Sostituzioni sbagliate? Noi possiamo parlare dopo, ma lui deve decidere sul momento e Billing è stato colui che gli ha regalato il pareggio con l’Inter, fisicamente doveva portare centimetri ma purtroppo questo non è successo. Questo fa parte di una serata sfortunata, poi con Monza e Lecce hai vinto con un tiro in più dell’avversario. Il calcio dà e toglie, ma il problema è che ora, con la vittoria del Venezia, il Parma deve pensare a salvarsi e Antonio dovrà essere bravo a tenere incollato lo spogliatoio. L’Inter, dopo il gol di Acerbi in Champions, è tornata a veleggiare con una leggerezza totale e ora Inzaghi con la Lazio schiererà i titolari. A Parma sarà la sfida decisiva per lo Scudetto, chi sarà avanti al termine della giornata, vincerà il campionato.
McTominay fuoriclasse? Non riesco a definirlo così, certamente è un trascinatore: segna di testa, di sinistro e destro. È un calciatore totale. Certamente è uno dei pochi elementi di personalità nella squadra di Conte, inoltre è molto intelligente, non va mai va sopra le righe e questo è importante per lo spogliatoio azzurro. Se oggi però lo dovessi definire come fuoriclasse, dopo una sola grande stagione in Serie A, non me la sentirei. Ho visto giocatori fare 4-5 annate così, se le farà anche lui allora potrò chiamarlo così. Certamente è un giocatore che prenderei subito.
Trattativa De Bruyne? Non penso Conte sia felice del fatto che la notizia sia venuta fuori, in ogni caso parliamo di uno dei giocatori più forti al mondo degli ultimi 10 anni. Ha 33-34 anni, ma guardiamo cosa hanno fatto Acerbi, Sommer, De Vrij, Mkhitaryan…Anche Khedira e Matuidi erano considerati bolliti quando andarono alla Juventus. De Bruyne è un profilo che in Serie A gioca ad un occhio chiuso, il vero problema è l’ingaggio”.
da Danilo Casano | Mag 12, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Pierpaolo Marino – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Genoa e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Ieri il Napoli si è trovato di fronte a una situazione che va analizzata da un punto di vista tecnico e di ciò che il campionato attualmente sta offrendo. Se vogliamo essere ottimisti e pragmatici, tutti dicono che il Napoli si è giocato il bonus ma è anche vero che il campionato si è accorciato e gli azzurri sono sempre primi con un punto di margine. Da pessimisti quali siamo, immaginiamo che l’Inter debba vincere per forza le ultime due e non ipotizziamo possa giocarsi un malus.
Dal mio punto di vista, con il Genoa il Napoli è stato padrone della partita fino al momento dei cambi. Conte è stato l’artefice principale di questa annata ed era molto triste nel post-gara, ma sono convinto che oggi non rifarebbe la sostituzione Raspadori-Billing: il Napoli fino a quel momento era padrone della contesa e non c’era il sentimento di paura che si è avvertito altre volte, poi è stato tolto un elemento che era stato protagonista per inserire un centrocampista che ha fatto fatica a inserirsi a partita in corso, come accadde in occasione della sfida con il Milan. Con quel cambio non si è dato nulla, se non un messaggio di paura. Adesso sento dire che dobbiamo temere il Parma anche a causa del successo del Venezia, ma la paura devono averla gli altri.
Trattativa De Bruyne? Bisogna pensarci 150 volte, è un nome che mi riporta ai tempi di Sivori e Altafini. Mi chiedo se la sostenibilità economica possa prescindere dall’arrivo di un parametro zero di questa età: il calciatore merita tutto il rispetto possibile, ma non sarebbe un colpo alla Maradona degli anni ’80. Il suo arrivo farebbe lievitare il monte stipendi e, per quanto concerne il campo, avrei dei dubbi sulla sua integrità fisica e sul contributo che potrebbe dare. Il mio è un discorso da manager, capisco che però i tifosi possano vederla diversamente. Jonathan David? Da prendere subito, questo sarebbe un colpo tipico del Napoli di ADL. Sudakov? Fuoriclasse, ha 22 anni. Se prendi lui e David si iniziano ad avere ambizioni da Champions.
Parma ammazzagrandi? Se ha già fatto male alle altre big, non riuscirà a farlo col Napoli. Bisogna avere la stessa mentalità che avevano ieri i tifosi nei confronti dei giocatori Conosciamo il gioco del Parma, che con Chivu è diventato più pragmatico rispetto a quando c’era Pecchia. Credo però che il suo lavoro con le grandi la squadra ducale l’abbia già fatto”.
da Danilo Casano | Mag 11, 2025 | Redazione, TOP NEWS
Antonio Conte, intervenuto ai microfoni di DAZN dopo Napoli-Genoa, ha commentato il pareggio del Maradona.
Questo il pensiero dell’allenatore azzurro:
“Il Genoa ha fatto due tiri in porta con due gol, capitano questo tipo di partite. Quando subisci gol sicuramente puoi fare meglio. Dispiace, perché è una partita che dovevamo vincere per quanto prodotto. Rimane amarezza, a me da fastidio non vincere all’inizio, figuriamoci a tre partite dalla fine. Ci sta, il calcio è questo.
Ho poco da rimproverare ai ragazzi, per l’impegno e per la partita fatta. Abbiamo fatto la gara e alla fine la pareggiamo, dobbiamo migliorare queste situazioni. C’è amarezza, perché non meritavamo di perdere punti così, ma al tempo stesso bisogna sapere che ci siamo giocati il bonus. Ora dobbiamo vincere le ultime due se vogliamo ambire allo Scudetto.
Abbiamo perso anche Lobotka, ma non ci siamo mai appigliati alla sfortuna, trovando sempre la soluzione. Se gli altri saranno più bravi, complimenti a loro. Gli ultimi due step rappresentano un traguardo che all’inizio non era prevedibile. Tagliare il traguardo sarebbe bello e incredibile, lo merita anche questa gente che ci ha sempre seguito con entusiasmo e passione. Noi stiamo andando oltre i nostri giri del motore, quindi bisogna sempre dire grazie ai ragazzi. Oggi nei dettagli potevamo fare qualcosa in più”.
da Danilo Casano | Mag 11, 2025 | Redazione, TOP NEWS
Doccia fredda per il Napoli al Maradona.
La squadra di Antonio Conte – passata in vantaggio per due volte con Lukaku e Raspadori – subisce all’85’ il gol di Vasquez che fissa il punteggio sul definitivo 2-2.
Nel mezzo, l’autorete di Meret.
La lotta Scudetto vede gli azzurri ancora in vantaggio di un punto sull’Inter, ma adesso non si potrà più sbagliare: serviranno due vittorie con Parma e Cagliari per tornare a vestire il tricolore sulla maglia.
da Danilo Casano | Mag 9, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Francesco Modugno – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica sera contro il Genoa.
Queste le parole del nostro ospite:
“Corsa Scudetto? Razionalmente e logicamente è lecito pensare che l’Inter possa essere concentrata sulla Champions, ma di quello che fanno i nerazzurri il Napoli deve fregarsene. Gli azzurri sanno cosa devono fare per vincere il campionato: tre partite e 7-9 punti. Una garanzia sul giusto atteggiamento può darla il fatto che ormai il traguardo è molto vicino, in questi momenti ci si scava dentro e si trova ciò che non si ha, si va oltre sé stessi e i problemi, gli acciacchi, gli infortuni.
Futuro di Conte? In questo momento, onestamente, se resti oppure no non so dirlo. Penso di poter dire che le parti abbiano la volontà, se non addirittura la necessità, di incontrarsi. Ci saranno elementi importanti di discussione, come il centro sportivo o lo stadio, che però non saranno gli unici: il destino dell’allenatore è legato alla necessità, sua e di ADL, di ritrovare un’alchimia, un’empatia, una visione d’insieme. Non dico che questa cosa manchi del tutto, ma secondo me entrambi hanno bisogno di rinnovarla. Non credo che le parti sentano la necessità di incontrarsi nell’immediato. Utilizzando una metafora, possiamo dire che l’allenatore ha raggiunto il suo obiettivo: superare il mare in tempesta e attraccare la nave al porto, qualificandosi alla Champions League. Adesso penso che l’allenatore resti sulla nave e ne scenderà solo dopo queste ultime tre gare. Una cosa è certa: se le cose andranno come devono andare, entrambi arriveranno all’incontro in una posizione dominante. Conte avrà fatto un prodigio, mentre ADL sarà il presidente che ha vinto due Scudetti in tre anni.
Napoli-Genoa? È ormai da qualche anno che non assistiamo più a dei finali di campionato scontati, tutti si giocano la loro partita seriamente. Le gare vanno affrontate e vinte, nessuno ti regala nulla.
Reazione di ADL alle parole di Spalletti? I due resteranno legati da qualcosa di unico, poi è evidente che le forti personalità di entrambi hanno faticato a mantenere solida l’empatia tra i due. Ci sono state visioni differenti, una gestione che non sempre ha convinto l’allenatore: dagli alberghi, alle sostituzioni…ADL quest’anno e nell’ultima stagione di Spalletti non è più apparso in TV, una scelta saggia e di buonsenso che gli andava riconosciuta all’epoca ma anche ora. Il presidente ha fatto un mercato notevole e importante, mantenendo – almeno dalla percezione esterna – anche un profilo basso e una posizione defilata. È chiaro poi che le dinamiche all’interno del club possano essere diverse.
Trattativa De Bruyne? C’è un corteggiamento serio e serrato del Napoli. Il DS Manna ha fatto due viaggi per parlare direttamente col ragazzo e illustrargli il progetto, trovando una sensibilità e una disponibilità dall’altra parte ad ascoltare. È chiaro che la trattativa rimane economicamente onerosa, ma secondo me siamo su cifre che si possono quadrare. Resta comunque un affare complicato, c’è molta concorrenza: Liverpool, Arabia, gli Stati Uniti, ma la famiglia De Bruyne – esattamente come il Napoli – ha fatto le cose che doveva fare. Questa è, a mio avviso, un’opportunità potenziale che la società coglierebbe. È una traccia di Manna e della proprietà, quella di Conte è una posizione parallela”.