da Danilo Casano | Mar 10, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Franco Ordine – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Dico brevemente tre cose, La prima cosa da dire, che bisogna prendere come un nuovo comandamento a Napoli è: ‘Se vogliamo, possiamo’. Il secondo aspetto da considerare è questo: che nell’Atalanta c’è una grande contraddizione tra le difficoltà riscontrate in casa – anche nel fare gol, come contro il Venezia – e i risultati ottenuti in trasferta con tanti gol a Verona, Empoli e Torino. Ultima battuta, domenica ero in uno studio televisivo a vedere la Juventus e avevo davanti un tifoso bianconero e uno interista. Quando ho visto Simeone sbagliare il 3-1 sono invecchiato di 27 anni, me li dovrà restituire prossimamente [ride, ndr]. L’unico giocatore sopra la media, in Napoli-Fiorentina, è stato Matteo Politano.
Parole di Conte nel dopo-gara? Secondo me la definizione ufficiale da dare all’allenatore azzurro non è ‘normalizzatore’, ma ‘valorizzatore’.
Corsa Scudetto? Atalanta-Inter ci dirà se c’è davvero un calo fisico della squadra di Inzaghi, cosa che i dati fisici e gli infortuni farebbero intendere. Penso che il turno fondamentale sarà quello dopo la sosta, in cui il Napoli affronterà il Milan e i nerazzurri l’Udinese. Incontrare i friulani, in questo momento, è una iattura per tutti. Quella giornata può complessivamente cambiare la classifica e va segnata in rosso sul calendario, anche perché l’Atalanta giocherà in casa della Fiorentina”.
da Danilo Casano | Mar 10, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Pierpaolo Marino – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
Pierpaolo Marino – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Questo turno di campionato ha confermato le difficoltà dell’Inter, una squadra che sta tirando il fiato e che ha fatto una fatica enorme per ottenere un risultato positivo con il Monza. Napoli e Atalanta invece stanno benissimo e l’hanno dimostrato con la Fiorentina e a Torino. Noi non abbiamo mai escluso i bergamaschi dalla lotta Scudetto, ma dopo questa prestazione con la Juventus fanno ancora più paura. Il Napoli, con una prestazione sapiente e vigorosa ed il risultato del campo, ha risposto a un periodo in cui mancavano i risultati ma non le prestazioni. Ora ci sono dieci finali da giocare, facciamo lo con piacere.
Gol subiti da fuori area? Gli azzurri, in questo aspetto, hanno un dato da decima posizione in classifica e non da seconda, è un aspetto da non sottovalutare e che farà riflettere Conte. C’è sicuramente qualcosa da completare nella fase difensiva, nella Fiorentina Gudmundsson è un tiratore importante dalla distanza e l’uscita su di lui andava preparata meglio. McTominay? È un fuoriclasse, per lui arriveranno proposte importanti.
Parole di Conte nel dopo-gara? Ha voluto esternare la pressione che riceve, perché dopo i pareggi arrivati nel periodo dell’emergenza – alcuni per sfortuna nei minuti di recupero e in gare che si meritava di vincere – ha sentito la responsabilità addosso.
Neres? Ci sono le gerarchie del campo, lui era diventato titolare togliendo il posto a Kvara e ora dovrà riconquistare la maglia da titolare che Raspadori gli ha tolto.
Rinnovo Anguissa? Il Napoli ha un’opzione, cosa che è contrattualmente valida e che mette gli azzurri con il coltello dalla parte del manico. Gli azzurri si sono salvaguardati. Per quanto riguarda Meret, quando i giocatori arrivano in una simile posizione nelle trattative poi difficilmente firmano il prolungamento. Non me ne farei però un problema, perché c’è sempre da rifondare in qualche ruolo. Conosce l’agente del ragazzo e quelle che sono le regole di questo mondo, vedo difficile una sua permanenza. Se si è arrivati fino a questo punto, evidentemente credo che non ci sia tanta volontà del calciatore di restare. Per Pastorello, l’agente di Meret, avere in mano un portiere così da collocare a zero euro rappresenta un’occasione per far scaturire commissioni enormi e condizioni economiche vantaggiose per il calciatore. Se non si dovesse chiudere la trattativa entro marzo, io non ci perderei più tanto tempo. Conte? Ha un contratto con il Napoli ed è una persona, non vedo problemi per una sua permanenza qualora il club dovesse assecondare le sue richieste.
Venezia-Napoli? Una partita che può rappresentare una svolta cruciale sotto l’aspetto psicologico. Il Napoli non deve andare lì convinto di giocare contro una squadra quasi retrocessa, in questo caso si rischia di fallire. Si potrebbe vincere lo stesso, ma bisogna andare lì con la mentalità di affrontare il Real Madrid e voler prendere punti importanti in chiave Scudetto. Il fatto di affrontare un avversario in difficoltà deve rafforzare questo concetto. Domenica sera si gioca Atalanta-Inter e il risultato di pareggio è quello più probabile al momento. Non diciamolo nemmeno cosa succederebbe in caso di X a Bergamo. Fare risultato a Venezia può condizionare psicologicamente le due contendenti al titolo, non vincere sarebbe una grande occasione sprecata e rappresenterebbe un harakiri incredibile”.
da Danilo Casano | Mar 6, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Francesco Modugno – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica pomeriggio contro la Fiorentina.
Queste le parole del nostro ospite:
“Parole di Conte dopo Napoli-Inter? Il vero cambio di passo del Napoli sta nella comunicazione, nella consapevolezza di Antonio Conte. L’allenatore è consapevole del valore, della forza, delle prospettive e della possibilità della squadra, ma è anche razionale perché riconosce il livello delle avversarie: l’Inter è davanti in classifica, l’Atalanta è subito dietro e poi c’è la Juventus, non considerata perché piena di problemi ma che matematicamente è in lotta. Nella comunicazione di Conte ci sono state quattro fasi diverse: la prima, antecedente Verona-Napoli, era allarmistica, preoccupata e arrabbiata; la seconda era di attesa, mentre cercava di comprendere il valore del materiale umano a disposizione; la terza, dopo il mercato di gennaio, ha visto un Conte incupito, demoralizzato e abbastanza calante; l’ultima fase si è vista dopo Napoli-Inter e c’è stata una nuova convinzione. Si poi avuta, dal campo, la sensazione vera che lo scontro tra gli azzurri e la squadra di Inzaghi fosse alla pari. Al fischio finale, il modo di salutarsi dei giocatori di Napoli e Inter faceva capire che la sfida era stata tra due compagini entrambe in grado di vincere il campionato.
Quale modulo con la Fiorentina? Penso che l’idea del doppio regista sia riproponibile. In un momento nel quale Castel Volturno sembra un laboratorio e c’è tanto lavoro tattico, questa soluzione resta possibile. A prescindere dal modulo a 3 o a 4, la centralità di Raspadori – sia tecnica che come posizione in campo – non è messa in discussione. Contro l’Inter a un certo punto abbiamo assistito a un 4-3-3 quasi deforme, con un grande vuoto a sinistra. Non escluderei una soluzione di questo tipo anche con la Fiorentina, qualora si optasse per i quattro difensori. Sulla fascia sinistra favorito Spinazzola in caso di difesa a tre e Olivera qualora si giocasse a quattro. Per il resto i soliti in campo.
Come sta Okafor? È in evidente crescita, sta più che bene a Napoli. Si è messo a disposizione, sta lavorando tanto e se ne sono subito apprezzate le caratteristiche: lo strappo, il cambio di passo e la capacità di determinare nella sua zona di campo. Per giocare bisogna entrare nei parametri richiesti da Conte e lui si sta avvicinando. Con l’Inter è entrato mentalmente bene in campo. A Milano, a un certo punto, si è ritrovato davvero ai margini della squadra e lì si è lasciato un po’ andare.
Possibile cessione Anguissa? 30 mln di euro sarebbe una cifra sulla quale si potrebbe trattare. La prossima estate, con questo allenatore in panchina, il Napoli farà una decina di operazioni a livello complessivo in entrata. Rinnovo Meret? Manca qualcosina, c’è un accordo di base per un anno di contratto più opzione per un ulteriore anno ma c’è ancora qualcosa che va sistemato. Parliamo di un buonissimo portiere, ma è una situazione contrattuale per il quale il Napoli non deve avere paura di perderlo a zero: se l’accordo che si sta impostando è 1+1, allora vuol dire che anche in caso di eventuale cessione non ci sarebbe un grande ritorno economico. A un anno dalla scadenza, nessuno ti porterebbe tanti soldi. Quella che deve prendere il club, a questo punto, più che una scelta economica è una decisione di carattere tecnico. Caprile? A Cagliari sta facendo molto bene. I sardi con il Napoli hanno fatto due straordinarie operazioni: il portiere e Gaetano. Evidentemente ha influito anche la volontà del ragazzo di essere protagonista.
Calendario delle prossime 11 gare nella lotta Scudetto? Il Napoli potrebbe fare 8 vittorie, 2 pari e una sconfitta. Arriveresti a 83 punti, la domanda vera è se con quel punteggio si vincerebbe lo Scudetto. Io in questo momento, pur tenendo dentro anche le altre [Atalanta e Juventus, ndr.] guardo a Napoli e Inter. Agli azzurri riconosco la forza di poter fare tantissimi punti, ma l’Inter per la squadra che è potrebbe anche fare punteggio pieno”.
da Danilo Casano | Mar 6, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Ciccio Marolda – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica pomeriggio contro la Fiorentina.
Queste le parole del nostro ospite:
“Corsa Scudetto? L’Inter è favorita, ma di poco. Le quotazioni degli azzurri sono molto in rialzo soprattutto dopo la prestazione di sabato scorso. Le prestazioni della squadra di Inzaghi, esclusa la gara con il Feyenoord in Champions, sono state deludenti. Sono curioso di vedere i nerazzurri in campionato, soprattutto nella trasferta di Bergamo con l’Atalanta. Le possibilità degli azzurri, che possono vincere ma non hanno l’obbligo di farlo nonostante il distacco minimo e il calendario favorevole, sono aumentate. Ciò che mi fa ben sperare, oltre alla prestazione di settimana scorsa, è il cambio di passo nella comunicazione di Conte: in passato l’ho sempre ritenuta negativizzante e divisiva, ma ora l’allenatore ha cambiato ed è tornato sui suoi passi. Evidentemente ha capito che deve essere più coinvolgente, perché la passione di una città può essere determinante per la squadra in campo. Lo è stata in passato, può esserlo anche oggi.
Quale modulo con la Fiorentina? Preferirei il 4-3-3. Con il modulo a 3 ci sono un vantaggio e 2 svantaggi: con la difesa a 3 si blocca dietro Di Lorenzo e la squadra perderebbe una spinta importante, inoltre si costringerebbe Politano a fare grandi sforzi per coprire tutta la fascia. Con la difesa a quattro, invece, l’esterno ex Sassuolo coprirebbe meglio la sua zona di campo. Il vantaggio del 3-5-2 consisterebbe nella possibilità, qualora giocasse Gilmour, di coprire Di Lorenzo come è accaduto contro l’Inter.
Rinnovo Meret? Il problema è che se passa troppo tempo per concludere l’accordo, e di tempo ne è già passato troppo, si rischia che qualche squadra brava a prendere giocatori in scadenza di contratto presenti un’offerta e quel punto si possa perdere il giocatore. Caprile? Un giocatore che ormai gli azzurri hanno perso e anche per poco, quella con il Cagliari è un’operazione che non mi è piaciuta affatto.
Calendario delle prossime 11 gare? La media Scudetto in questo momento, conteggiata sull’Inter, è di 82 punti: il Napoli deve fare 25 punti, quindi sarebbero 8 vittorie e un pareggio. Ci si potrebbe concedere anche 2 sconfitte. Fiorentina? In questo momento la vedo in fase calante, ha perso diverse partite e dopo la sconfitta in Grecia di stasera deve pensare alla gara di ritorno. Può essere la prima vittoria del Napoli di queste 11 sfide finali”.
da Danilo Casano | Mar 6, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Stefan Schwoch – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica pomeriggio contro la Fiorentina.
Queste le parole del nostro ospite:
“Non sono sorpreso dalle dichiarazioni di Conte-Inter nel post-gara di Napoli, se a 11 giornate dal termine sei a 1-2 punti dalla prima per forza di cose sei in lotta per vincere il campionato. Quindi, se eri convinto prima, a maggior ragione devi esserlo dopo. Il Napoli ha dominato la partita, soprattutto nel secondo tempo, e ha fatto vedere di quale potenzialità è dotata. Se credo allo Scudetto? Ci credo da tempo. Ritengo l’Inter più forte, penso anche che gli azzurri possano farcela ma non sono favoriti. Le percentuali per me sono: 60% Inter, 30% Napoli e 10% Atalanta, perché io la squadra di Gasperini la metto nella lotta. Cambio di comunicazione di Conte? Penso che l’allenatore si sia reso conto della prestazione della squadra, anche se pure l’Inter era ridotta all’osso. I nerazzurri erano confusi, ma questo stato d’animo è stato anche frutto della grande pressione del Napoli. A fine partita c’è stata quella grande occasione per vincere la partita. Per vincere lo Scudetto, serve un Lukaku che arrivi a 16-17 gol o almeno 15. In caso contrario, si fa fatica.
Quale modulo con la Fiorentina? Utilizzando il 4-3-3, si perderebbe il contributo di Raspadori che in questo momento è il giocatore che sta meglio mentalmente e fisicamente. Sulla fascia a quel punto si dovrebbe schierare Spinazzola oppure – se Conte ritiene stia bene – Okafor, anche se non penso che l’ex Milan possa essere inserito dall’inizio. Il motivo? In questo momento lo svizzero farebbe fatica a giocare dal 1′ al posto di Raspadori, ma penso possa essere una freccia in più a gara in corso. I viola hanno necessità di fare risultato, nelle ultime quattro giornate hanno vinto solo una volta e perso tre gare. Non sarà una partita semplice”.
Rinnovo Meret? Secondo me è un portiere bravo e interessante, non capisco la scelta di rinnovare con una formula 1+1. Io farei un contratto di tre anni. Caprile? Bravissimo, l’ho commentato tantissime volte ed è un portiere forte. Se la scelta su Meret è per un contratto di un anno, a questo punto mi sarei tenuto anche lui. L’avrei dato in prestito per farlo giocare ed essere più protagonista, inserendo un diritto di riscatto solo ad un cifra molto alta”.