da Danilo Casano | Mar 13, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Ciccio Marolda – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica pomeriggio contro il Venezia.
Queste le parole del nostro ospite:
“La dote migliore di Conte, scoperta in questi momenti finali della stagione, è stata quella di trovare, nei momenti complicati, delle soluzioni alternative che hanno permesso di ottenere i risultati necessari a restare ancorati ai primi posti. C’è stato un grandissimo lavoro, perché le cose non arrivano per caso e nel calcio non si resta ai vertici per tanto tempo se non si lavora bene e se non hai la squadra dalla tua parte. Questo però non è solo il Napoli di Conte: ci sono meriti della squadra, che si è messa a disposizione del tecnico, e della proprietà che ha messo a disposizione dell’allenatore quanto è stato richiesto facendo sforzi economici importanti.
Kvara? È stato lui a scappare via da Napoli a gennaio. Il club non poteva dargli certamente l’ingaggio che gli avevano promesso altrove, ma non lo ha mai messo alla porta. Quindi non penso che ci siano delle colpe da imputare alla società-
Rinnovo Meret? Non mi sono mai unito al coro dei critiche e l’ho sempre rispettato, ma il fatto di non aver rinnovato finora e la formula 1+1 per un giocatore mi inducono a chiedere se il Napoli e Conte credono in lui. Se non c’è convinzione in questo senso, è inutile discutere e bisogna portare un portiere di livello superiore. Mi è dispiaciuta molto, in questo senso, la cessione di Caprile: adesso sta crescendo e ha solo 23 anni.
Insidie nella sfida di Venezia? Il campo piccolo, con spazi ridotti, può dare dei problemi. La questione orario invece richiede una certa abitudine. Bisogna cercare di non portare il risultato troppo per le lunghe, vanno giocati 90′ con la stessa mentalità dei primi 60′ con la Fiorentina. Serve continuità nel gioco.
Corsa Scudetto? L’Atalanta affronterà quattro avversarie con ambizioni europee e due che vogliono salvarsi, quindi ha il calendario più complicato. Poi ci sono Inter e Napoli. Gli azzurri hanno quello migliore: troveranno due avversarie che sono tra le prime otto e poi tre squadre che devono salvarsi”.
da Danilo Casano | Mar 11, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Roberto Rambaudi – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Conte mi convince sempre di più perché è un allenatore che trova soluzioni nelle problematiche, inserisce nuovi giocatori valorizzando i singoli e anche il collettivo. Lukaku sta rendendo meglio, ma soprattutto Raspadori sta facendo bene con il belga. L’ex Sassuolo è un calciatore difficile da collocare in campo, ma in quella posizione mi ricorda il Tevez visto alla Juventus di Conte nel 3-5-2. La partita con la Fiorentina l’ho osservata molto dal punto di vista tattico: anche a centrocampo l’allenatore azzurro ha visto che Lobotka era in difficoltà e veniva schermato, per questo ha optato per il doppio play con Gilmour. La squadra è camaleontica, costruisce sia a tre che a due, diventa un 4-3-2-1 in certi momenti con McTominay largo a sinistra, Raspadori sotto punta e Politano a destra. L’allenatore sa leggere la partita, questa è la qualità di entrare nella testa dei giocatori e far sì che tutti facciano in campo ciò che lui dice. Io preferisco il Napoli con questo sistema di gioco, piuttosto che con i tre davanti.
Raspadori? È un giocatore che non ha la gamba per fare tutta la fascia e non ha il fisico per tenere da solo il peso dell’attacco, ma può valorizzare al meglio le sue qualità con un riferimento in avanti, percorrendo meno metri e giocando dentro l’area. In quella zona di campo mi piace tanto, perché si mette nelle condizioni di calciare a rete come pochi”.
da Danilo Casano | Mar 11, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Francesco Modugno – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Pensieri dopo Napoli-Fiorentina? Ieri Antonio Conte in conferenza stampa ha fatto un’esortazione: quello di lasciarlo lavorare. E chi si permette di andarlo ad intralciare: faccia lui che sa come si arriva lì in alto, sa come starci e sa come andare fino in fondo. Parole di Conte nel dopo-gara? Non credo che il lavoro straordinario dell’allenatore non sia riconosciuto dall’ambiente. La pressione è un qualcosa di cui lui si nutre.
Raspadori? Alla sua attuale posizione in campo si è arrivati un po’ per necessità dovute all’emergenza, ma anche dopo una lunga osservazione di Antonio Conte. Il giocatore si sente una prima punta e con De Zerbi segnò tanto in quel ruolo. Non è il centravanti ideale per l’allenatore azzurro, che per lui vedeva un ruolo alla Bernardo Silva: un po’ trequartista, un po’mezzala, un po’ sotto punta, libero di creare e di giocare. Poi si è arrivati all’attuale collocazione. Raspadori ha bisogno di un punto di riferimento sul quale giocare.
Rinnovo Meret? La distanza non c’è sull’ingaggio, vanno aggiustate delle questioni accessorie e la discussione sta andando un po’ per le lunghe. Traspare sempre una certa fiducia e la volontà di arrivare a un accordo non lunghissimo, che sarebbe di un anno più opzione per un secondo. Cosa un po’ strana se si considera l’età del ragazzo. La prospettiva sarebbe quella di ritrovarsi nella stessa situazione nella prossima stagione. Anguissa? Per il centrocampista c’è un’opzione in favore del Napoli per prolungare il rapporto fino al 2027 con un adeguamento sostanzioso, ma l’idea del club sarebbe di rifare ex novo il contratto con una struttura differente e una durata fino al 2029 con opzione. In questo senso, però, bisogna trovare una quadratura sulle cifre che al momento non c’è. È discussione di cui si parlerà per un po’. Aggiungo infine che c’è stata un’offerta economica importante del Monaco, lato giocatore, questa estate. Al Napoli invece erano stati proposti 15 mln di euro, ma la valutazione del club è completamente diversa.
Corsa Scudetto? Rispetto a quello di Inter e Atalanta, il calendario del Napoli è meno estremo. La squadra di Inzaghi giocherà una grande quantità di partite rispetto alle rivali, andando avanti in Champions potrebbero essere anche 5-7 in più e questo può fare la differenza; per l’Atalanta invece il fattore importante è la qualità degli avversari in rapida successione: affrontare un calendario così metterà i bergamaschi in difficoltà. Il Napoli può avere una gestione del calendario più equilibrata: è vero che nelle ultime 6-7 giornate le squadre in lotta salvezza possono essere insidiose, ma i valori sono differenti. Il calendario azzurro è quello migliore”.
da Danilo Casano | Mar 11, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Ciccio Marolda – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Chi ne ha di più in questo momento tra Napoli, Inter e Atalanta? In questo momento sembrerebbe i bergamaschi, poi ci sono il Napoli e l’Inter. Quello che mi sento di dire è questo: caro Napoli, gioca come vuoi, con 3-4 oppure 8 giocatori in difesa, gioca bene o male, basta che si vince. Del resto non ci interessa.
Parole di Conte nel dopo-gara? Mi sono sembrate un po’ provocatorie, quando ha parlato di perdere e vendere i migliori. Che la squadra stia facendo cose straordinarie è vero, considerando che ad inizio anno nessuno aveva chiesto al Napoli di essere a un punto dal primo posto a dieci partite dalla fine. Si stanno facendo cose straordinarie e anche l’allenatore si è convinto a dire che per il tricolore ci sono anche gli azzurri.
Raspadori? Se si torna giocare con il 4-3-3, per lui non c’è posto in squadra, quindi bisogna trovare una soluzione diversa. Io mi auguro che dopo la sosta, con il rientro di Neres, si torni al 4-3-3: con quello schieramento gli azzurri hanno fatto tanti punti.
Gilmour? Penso che sia la scoperta e l’invenzione più efficace di quest’ultimo periodo. Con il 3-5-2 e la sua presenza in campo, Lobotka è protetto e sta giocando più avanti. L’assist visto nella gara con l’Inter si verifica perché lo scozzese copriva le spalle al compagno. Il centrocampista scozzese va anche a coprire Di Lorenzo quando il terzino si butta in avanti. È stata la migliore scoperta di questo periodo. Un’altra cosa, ha detto Conte che adesso giocheranno i migliori: a chi era diretto il messaggio, a Neres e Anguissa, che adesso sono fuori? Adesso l’allenatore sa di avere dei ricambi, che prima pensava di non avere.
Corsa Scudetto? La corsa si farà tra le squadre ancora in corsa per l’Europa e quelle in lotta salvezza: l’Atalanta affronterà quattro avversarie in lotta europea e due che vogliono salvarsi; l’Inter sei squadre che ancora possono sperare nelle qualificazioni europee e due in lotta salvezza; il Napoli troverà due avversarie in lotta europea e tre squadre che devono salvarsi. Sulla base di questi dati, il calendario azzurro è quello migliore”.
da Danilo Casano | Mar 10, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Stefan Schwoch – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro la Fiorentina e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Contro la Fiorentina, il Napoli ha disputato il più bel primo tempo dell’anno per intensità e aggressività. A tratti mi ha ricordato anche l’Atalanta di Gasperini per come andava a giocare uomo contro uomo. Secondo me c’è stata una prestazione importante di Gilmour, autore di una grandissima partita, e poi c’è Raspadori che sta portando grandi vantaggi a Lukaku. L’ex Sassuolo sta alleggerendo il compito al belga, che prima era un po’ abbandonato lì davanti. Ora i difensori si dividono perché devono preoccuparsi di due uomini, mentre prima avevano gioco un po’ più facile.
Se è cambiato qualcosa nella corsa Scudetto? Secondo me sì, l’Atalanta ora ci crede ancora più di prima. Ci credeva già, ma lo fa ancora di più dopo una prestazione come quella di Torino. Se dovesse vincere lo scontro diretto con l’Inter domenica sera, diventerebbe quasi la favorita perché avrebbe tanto morale e tanta spinta. Juve fuori dai giochi? Non l’ho mai considerata in lotta, anche quando ha vinto più partite consecutive non mi ha mai convinto. Sono un estimatore di Thiago Motta, ma la squadra manca di identità e tanti calciatori giocano fuori ruolo. La faccio fuori subito, per il modo in cui affronta le gare”.