da Danilo Casano | Mar 18, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Francesco Modugno – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Corsa Scudetto più complicata dopo il pareggio di Venezia? Si può ancora fare, la vittoria finale resta una possibilità ancora concreta. Il pareggio ottenuto ieri ci può stare e non è nemmeno così sorprendente, se consideriamo il trend del Napoli nelle ultime sette partite: ci sono stati tanti pareggi, gli azzurri hanno il sesto attacco del campionato insieme alla Juventus e hanno sempre preso gol negli ultimi match. Ieri il gol è come se fosse stato subito, visto il salvataggio provvidenziale di Rrahmani sulla linea. Le squadre costruite per vincere il campionato hanno una produzione offensiva molto maggiore rispetto a quella azzurra, che ha qualità differenti e importanti ma non sempre quelle che occorrono per vincere sfide complicate come quella di ieri. Il risultato di Venezia dimostra che l’attuale posizione del Napoli è frutto di un lavoro straordinario svolto fino a questo momento.
Calo delle ultime gare? Il Napoli si è ritrovato prigioniero di due situazioni: la prima riguarda le difficoltà riscontrate sul mercato di gennaio, vicissitudini che non pensava di dover affrontare. La questione Kvara penso sia esplosa il 31 dicembre, il club aveva dei timori ma si è trovato davanti a una volontà chiara del georgiano e del suo entourage di andare via. Ci si è mossi per trovare una soluzione, nonostante le difficoltà, e Manna con grande onestà intellettuale si è definito responsabile di un mercato che nulla ha aggiunto e che ha tolto qualcosa alla squadra. Il secondo aspetto è che il Napoli è stato anche prigioniero di un equilibrio che in un certo momento sembrava perfetto, si è faticato a cambiare e si è avuto anche paura di andare ad intaccare qualcosa. Va detto comunque che il Napoli i giocatori ce li ha, va considerata anche la gestione dell’allenatore: Okafor ad esempio sta giocando 5′, ma forse oggi potrebbe anche farli 20′. Questo vale anche per altri elementi.
Problemi in zona gol? L’attacco azzurro ha i suoi limiti, ma la qualità media di questo Napoli non è quella di una squadra costruita per vincere il campionato. A centrocampo – nella costruzione, nello sviluppo del gioco, nella rifinitura, nell’ultima giocata, nelle scelte fatte – c’è una qualità elevata, ma non altissima. Lobotka è bravissimo davanti alla difesa come play, ma lì davanti arriva poco. McTominay e Anguissa hanno fisicità ed energia, ma sono poco connessi con i tre davanti. Questa squadra, nel suo modo di fare calcio, non produce tantissimo in termini qualitativi.
Neres? Torna con il Milan. C’era anche la possibilità di aggregare il giocatore al gruppo per Venezia e lui ci ha sperato, ma sono state fatte altre valutazioni. Conte? Dopo la devastazione dell’anno scorso, solo lui avrebbe potuto restituire autorevolezza, credibilità e prospettiva ad un progetto che era completamente morto”.
da Danilo Casano | Mar 18, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Stefan Schwoch – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Venezia-Napoli? Gli azzurri hanno un dato abbastanza palese: segnano poco. All’inizio questo aspetto è stato ‘camuffato’ dal fatto di aver subito pochi gol e aver vinto tante partite per 1-0. A Venezia è stata fatta una buona prestazione nel primo tempo, meno nel secondo. Se la gara fosse stata sbloccata subito, sarebbe stato tutto più facile. Io avevo detto che non sarebbe stato un impegno facile, i veneti recentemente stavano facendo molto bene e anche se hanno vinto poco va detto che hanno perso poche volte. La squadra di Di Francesco ha aggredito subito il Napoli, che ha poi trovato difficoltà. Raspadori? In questo momento è il calciatore che sta meglio.
Cambi tardivi di Conte? L’allenatore, considerando anche un labiale che abbiamo visto un mese fa, è chiaro che non ha fiducia in chi esce dall’undici titolare o ne abbia molta di meno. Il grosso errore è stato fatto a gennaio, il Napoli si è solo indebolito con il mercato. Anguissa? È un calciatore che fa fatica ad entrare a partita in corso, inoltre credo che le voci di mercato che lo riguardano in quest’ultimo periodo possano incidere sul suo rendimento.
Milan? È una partita non facile, contro una squadra che quest’anno ha avuto tanti problemi ma che nelle ultime due gare ha sempre recuperato il risultato. I rossoneri non si arrendono mai, ma sul Napoli può incidere tanto il fattore campo come contro la Fiorentina. Adesso arriva il momento della stagione in cui non si può sbagliare, se si vuole competere fino alla fine per lo Scudetto. Il Napoli ha tutte le carte in regola per portare a casa i tre punti, vincere in modo convincente può restituire delle sicurezze che a Venezia sono mancate. È una gara delicata”.
da Danilo Casano | Mar 18, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Roberto Rambaudi – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Venezia-Napoli? La prestazione degli azzurri all’inizio c’è stata, con continuità e voglia di fare la partita contro una squadra che ti fa giocare male e ha messo in difficoltà tutte le sue avversarie. Questa gara va riguardata per capire quali sono stati gli errori commessi: penso agli ultimi 5′, durante i quali Conte non era contento dell’atteggiamento della squadra, e alle occasioni fallite per segnare. Nelle ultime sette gare il Napoli ha vinto solo una volta, è chiaro che qualche problema c’è. Le prestazioni non sono mai mancate, ma bisogna concretizzare le opportunità. Le grandi squadre vanno a Venezia e alla prima occasione fanno gol. Mercato? È stato sbagliato o non avallato dall’allenatore, se non si inseriscono mai i giocatori in campo prima dei 10′ finali significa che qualcosa è stato fatto non bene. Evidentemente l’allenatore non ha ricambi di qualità o quantomeno ritiene che non siano uguali ai titolari. Modulo diverso dopo l’infortunio di Neres? È un altro spunto di riflessione, il KO del brasiliano ha fatto cambiare lo schieramento tattico ed è mancata verticalità. Inoltre Politano è stato schierato a tutta fascia. Le osservazioni sono tante, ma è chiaro che qualcosa si è sbagliato.
Come si migliora in zona gol? Con l’allenamento, non solo ripetendo i gesti tecnici ma anche allenando la volontà. Nella gara di Venezia comunque non mi sembra sia mancato qualcosa in avanti: Raspadori ha calciato bene a giro ma ha preso il palo per pochi centimetri, McTominay ha colpito bene di testa due volte ma è stato bravo il portiere, attento anche sull’occasione di Lukaku. Secondo me c’è anche stata un po’ di casualità. Conte ha anche detto, in qualche circostanza, che non ci sono tanti giocatori da doppia cifra: se per vincere il campionato servono 60-70 gol, da chi si possono tirare fuori queste reti? Ai problemi bisogna trovare delle soluzioni, non basta parlare di rabbia agonistica o di mangiare l’erba.
Atalanta fuori dalla lotta Scudetto? Questo campionato ci ha insegnato che tutto è sempre aperto. Non credo, i bergamaschi hanno un calendario difficile ma se riescono a fare quello che sanno possono tornare in corsa”.
da Danilo Casano | Mar 18, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Pierpaolo Marino – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Bisogna fare delle analisi su quelle che possono essere le cause di questa ‘involuzione’ del Napoli. Prima considerazione: ho letto che il Napoli calerebbe di prestazioni nei secondi tempi, ma questo non è vero. Se si analizzano i dati fisici della squadra, risulta che i rendimenti tra i due tempi sono simili e che nella ripresa il Napoli ha ottenuto qualcosa in più. A Venezia la partita valeva un 20% di Scudetto, sarei rimasto sorpreso se avessi visto la squadra azzurra subire quattro occasioni da rete in 10′. È chiaro poi che, quando vai sui campi di formazioni che si devono salvare nelle ultime giornate, l’avversario cerca di non farti giocare e la partita si complica. Se non sblocchi la gara, l’avversario si rinvigorisce e magari può anche arrivare la beffa in contropiede.
Bisogna analizzare cosa è successo dalla partita con l’Udinese in avanti: fino a quel momento la squadra di Conte aveva il passo giusto e, pur senza segnare tanto, faceva i gol necessari a vincere le partite. Il primo dato che mi viene alla mente – pensando al mercato – è che Neres aveva tolto il posto a Kvara, il Napoli ha iniziato a vincere una lunga serie di gare e mandava in gol diversi giocatori con facilità. Sul mercato di gennaio non è arrivato né il sostituto di Neres né del georgiano, poi il brasiliano si è infortunato ed è arrivato Okafor, che era fuori condizione e sarà pronto solo il prossimo anno. Non si può dire che il mercato di gennaio non abbia inciso in negativo, Okafor non era un elemento pronto a sostituire Kvara in panchina. Servivano elementi pronti, come un Thauvin dell’Udinese. Inoltre, si è perso troppo tempo su obiettivi non raggiungibili. Un’altra analisi riguarda le sostituzioni ritardate di Conte: il Napoli deve utilizzare i cinque cambi come fanno tutti, a partire dal 10′ della ripresa. Altrimenti si arriva a fine gara con l’avversario che ha mezza squadra fresca per metà e tu che hai tutti i calciatori stanchi. Conte deve sfruttare le sostituzioni come un’opportunità, non come mossa della disperazione. Contro squadre chiuse servono giocatori che saltano l’uomo, creano superiorità numerica e facciano gol e assist. Sarei curioso di vedere i dati relativi a quando c’era Neres a disposizione.
Calendario delle prossime gare? È favorevole a patto che il Napoli non si perdano punti con le piccole, giocando come a Venezia senza il fuoco dentro. I veneti andavano messi sotto e si doveva fare risultato, il secondo tempo disputato ieri non è stato un degno seguito del primo. Milan? Gli azzurri faranno una grande partita, ma bisognerà vedere come ci si comporterà con formazioni che si chiudono. Il recupero di Neres è fondamentale per quel tipo di partite”.
da Danilo Casano | Mar 17, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Stefano Borghi – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro il Venezia e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Il divario di prestazione tra il Napoli del primo e del secondo tempo dimostra che quando si lotta per l’obiettivo Scudetto la pressione è la massima possibile e ogni piccolo dettaglio fa tutta la differenza del mondo. Quello che conta adesso, considerando che entriamo in una settimana di sosta e che al rientro ci sarà il Milan, è guardare avanti e non pensare più a ciò che è stato. Quello di ieri era un turno che poteva dare delle possibilità in più, mentre ora ne dà qualcuna in meno. Ma bisogna guardare il calendario: osservando i prossimi match, la questione Scudetto è tutt’altro che finita, il Napoli deve mantenere l’entusiasmo e la voglia di crederci che l’hanno portato fino a qui.
Calo delle ultime giornate? Un aspetto che non si è considerato sono stati gli infortuni determinanti che si sono verificati, Neres ad esempio è un elemento che fa la differenza. Mercato? Discorso difficile a gennaio. In casa avevi già il sostituto di Kvara e andava presa un’alternativa, che però doveva essere perfettamente azzeccata. Un nome poteva essere Diao, andato al Como, però sarebbe stato difficile da fare. Il Napoli stava anche giocando molto bene ed era in crescita come prestazioni, il cambio modulo è stato un limite poi sono arrivati gli infortuni di due elementi cardine come Neres e Anguissa. Da esterno, io vedo troppa negatività intorno al Napoli. Guardando il percorso fatto, mi viene da dire che l’idea iniziale fosse quella di ridare solidità e peso a una squadra che era reduce da una stagione in cui si era sciolta. Sono arrivati tanti giocatori fisici e questo è stato uno dei motivi della grande partenza, poi c’è stato anche un miglioramento tecnico. Ultimamente il rendimento si è abbassato, ma sono state disputate buone partite come quella contro l’Inter. Con i nerazzurri la prestazione è stata eccezionale, non ricordo negli ultimi cinque anni una squadra che ha messo sotto l’Inter come ha fatto il Napoli nel secondo tempo.
Dichiarazioni di Conte sull’ultimo episodio della gara? Le ho lette più sul piano psicologico che sul singolo episodio. Vuole indicare alla squadra che l’obiettivo è ancora possibile e che bisogna restare focalizzati fino alla fine. Dopo la sosta rientreranno diversi calciatori e ci saranno ancora tante partite. Calendario? Nelle prossime settimane il Napoli avrà due impegni difficili con Milan e Bologna, poi tre gare alla sua portata. Nello stesso periodo l’Inter giocherà nove partite, le quattro in più sono le due con il Bayern in Champions e le due in Coppa Italia con il Milan. Ci sarà un dispendio enorme di energie dei nerazzurri. Per questo dico che, nonostante il -3 in classifica, le possibilità ci sono.
Franco Mastantuono? È sul taccuino di tanti club purtroppo, i talenti di scuola River Plate o Palmeiras solitamente vanno in club come Real Madrid e Manchester City. Il suo prezzo ormai è già molto alto, ma il mercato argentino va sempre seguito. Marianucci? È un ragazzo che ha caratteristiche fisiche e di applicazione interessanti, ovvio che poi dovrebbe crescere. Beukema invece è un difensore fatto, non penso possa costare solo 10 mln di euro. Il colpo in difesa il Napoli l’ha fatto l’anno scorso prendendo Buongiorno, il miglior centrale italiano”.