da Danilo Casano | Apr 29, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Ciccio Marolda – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Non è ancora il momento di festeggiare, ma bisogna cercare di apprezzare l’entusiasmo della gente. La gioia dei tifosi può essere un fattore molto positivo per il Napoli, che storicamente vince quando c’è una città che lo sostiene: la squadra fa parte della città, quando si vince lo si fa tutti assieme. Questo non è solo il Napoli di Conte, che riconosco essere insopportabilmente bravo e di cui si vede indubbiamente la mano, ma ci sono dei calciatori che hanno dato più di quanto avrebbero fatto altrove e i meriti del club. Il Napoli attuale è il risultato di 14 anni consecutivi in Europa, di investimenti, di sacrifici e finalmente anche di silenzi importanti da parte del presidente De Laurentiis. Quest’ultimo aspetto è stato importante e a differenza di quanto accaduto con Spalletti, col quale i rapporti non erano buoni, a Conte è stata data carta bianca fin dall’inizio della gestione.
Cosa farà la differenza nel rush finale tra Napoli e Inter? I nerazzurri hanno un incubo: quello di passare dal triplete a un possibile tri-niente. Prossime sfide? Dubito che l’Inter vista ieri possa vincere tutte le partite che restano, ma a mio modo di vedere se arrivasse un successo a Lecce il Napoli potrebbe affrontare serenamente le ultime tre gare.
Dichiarazioni di Conte? Nelle ultime gare sarebbe meglio che non parlasse, seguendo l’esempio di ADL, nemmeno di calcio. Il Napoli ha bisogno di giocare, vincere e cavalcare l’entusiasmo. Non servono polemiche, tutti i discorsi vanno rinviati a fine stagione: se l’allenatore vorrà restare, l’ambiente ne sarà felice perché la continuità tecnica sarebbe un valore aggiunto. In ogni caso, non resta il mio ideale di allenatore”.
da Danilo Casano | Apr 29, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Stefan Schwoch – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Primato solitario in classifica? Su questa squadra si vede la mano di Conte, ma non è ancora il momento di festeggiare. Si dovrà andare a Lecce a giocare in un ambiente difficilissimo, quello che poi è successo recentemente darà alla squadra pugliese maggiore forza. Se non arrivasse una vittoria, dopo ci sarebbero dei problemi perché si dovrebbe giocare a Parma. I ducali potrebbero essere salvi alla penultima giornata, l’ex nerazzurro Chivu vorrà fare un favore all’Inter. Non bisogna mollare adesso, è un momento delicato e si è creato qualcosa di importante con un allenatore abituato a favore certe cose. Siamo tutti contenti per quello che è successo ieri, ma bisogna fare ancora qualche step per portare a casa questo campionato.
Cosa farà la differenza nel rush finale tra Napoli e Inter? Il Napoli deve andare a Lecce con la spavalderia di una squadra che vuole dimostrare cosa sa fare e provare ciò che ha dimostrato fino ad ora. Dall’altra parte l’Inter è una squadra in crisi sia psicologica che fisica, domenica non ha mai calciato in porta e non ha avuto nessuna occasione in una gara in cui sarebbe stato vitale portare a casa almeno un punto. Il calendario del Napoli, poi, ha un calendario nettamente favorevole”.
da Danilo Casano | Apr 29, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Franco Ordine – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Non sappiamo ancora quello che ci aspetta? Sta succedendo qualcosa, ma non è ancora il tempo giusto perché si possa dire ‘è successo’.
A proposito della costruzione della squadra, è chiaro che non possa esserci solo l’allenatore: servono soprattutto giocatori, metodi di allenamento, un clima giusto. A proposito di quest’ultimo aspetto, per una volta è stato allestito l’ambiente ideale per una squadra di calcio. In passato, ripensando alla squadra di Sarri, l’eccessivo entusiasmo divenne un handicap. Questa volta, invece, c’è un clima giusto.
Cosa farà la differenza nel rush finale tra Napoli e Inter? Quando c’è il doppio impegno e soprattutto una semifinale di Champions alle porte, le risorse per andare avanti le trovi da solo. Nell’Inter ho cominciato a intravedere dei segnali negativi in una scena degli ultimi 10′ a Bologna: quando Inzaghi e il suo assistente hanno chiesto alla squadra di salire, in occasione di una rimessa laterale, nessuno lo ha fatto. Questo indica che i giocatori non ce la fanno più. A prescindere dal risultato di mercoledì, la squadra di Inzaghi dovrà giocare nuovamente martedì prossimo e in quella occasione prosciugherà certamente tutte le proprie energie.
Entusiasmo? Non solo serve, sarà necessario. Può essere la benzina necessaria ad affrontare al meglio le ultime sfide di campionato.
Rafa Marin in campo a Lecce? Ce lo ricordiamo tutti nella gara di Roma, quando fu quasi colpevolizzato per il gol del pareggio. Quello che è entrato ieri sera aveva una faccia completamente diversa rispetto a quella dell’Olimpico, c’era più sicurezza nel suo sguardo”.
da Danilo Casano | Apr 28, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione
Pierpaolo Marino – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“Una domenica perfetta e che aspettavo da tempo. Io ero convintissimo – fin da inizio stagione e nonostante molti pensassero a un anno di basso livello – che il Napoli avrebbe lottato per lo Scudetto, al contrario di altri che dicevano che con l’Inter non ci sarebbe stata corsa. In questo mondo c’è un grande problema: un conto è fare la critica, un’altra fare il calcio. La critica appartiene a chi ne é specializzato, lo stesso vale per chi ha fatto calcio e ci ha dedicato la sua vita.
L’abbraccio al pullman? Fa parte del rituale di fine stagione ogni volta che il Napoli si gioca lo Scudetto, accadeva anche nel 1987. Ieri è stato sorprendente perché è avvenuto dopo la sconfitta dell’Inter con la Roma, ora gli azzurri devono sfruttare l’entusiasmo a loro favore e non pensare più a tenere i piedi per terra. I giocatori devono pensare che tutto dipende da loro, certe scene trasmettono adrenalina anche a loro.
Conte? Il trascinatore di questo Napoli: lo ha organizzato, rifondato e galvanizzato. Visti gli infortuni in serie, forse dovuti anche a qualche errore del suo staff, è stato il vero protagonista. È stato allenatore, manager e presidente, per questo gli vanno fatti i complimenti. Ci ha messo la faccia sia in caso di vittoria che di sconfitta, nei momenti belli e brutti. Anche gli acquisti fondamentali sono dovuti alla sua ispirazione. C’è stato un black-out a gennaio, ma Billing è un acquisto sulla stessa lunghezza d’onda degli altri arrivati dalla Premier League. Il lavoro dell’allenatore nel manovrare i movimenti della squadra, motivo per cui il Napoli vincerà il titolo, si vedeva fin dalle prime giornate. Il grande merito di Conte è stato quello di essere un’alchimista indomabile: nonostante i tanti infortuni che ci sono stati in un certo periodo, quando si erano ottenuti anche più successi consecutivi, non si è mai arreso ed ha messo sempre in campo una formazione competitiva. Ieri l’azione più bella del match è stata quella che è culminata con la traversa di Billing.
Cosa farà la differenza nel rush finale con l’Inter? I tre punti di vantaggio che ha il Napoli sui nerazzurri. Credo che la sfida di Lecce sia la più difficile delle ultime quattro gare, perché i pugliesi hanno motivi ambientali e l’esigenza di ottenere punti salvezza. Il Napoli dovrà presentarsi con l’entusiasmo della capolista, che l’autostima dovuta al primato solitario può trasmettere. Questo aspetto sarà importante, in una partita che si prospetta complicatissima”.
da Danilo Casano | Apr 28, 2025 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS
Ruud Krol – ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio su 11 Televomero – ha parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.
Questo il pensiero del nostro ospite:
“In caso sarebbe solo il Napoli di Conte? È il Napoli di Conte, ma non solo. Ci sono anche i calciatori che fanno la loro parte, poi è chiaro che c’è chi ha più classe di altri. È sempre la squadra che vince, mai uno solo. Cosa ho pensato quando è arrivato lui sulla panchina? A me piaceva tanto Spalletti e il lavoro che faceva in allenamento, quando poi è stato vinto il campionato sono stati cambiati tre tecnici. La colpa però non era solo di chi non metteva bene la squadra in campo, ma anche dei calciatori che hanno pensato che sarebbe stato facile ripetersi. La verità però è che in Serie A non esistono impegni semplici, bisogna sempre essere al massimo livello per raggiungere i risultati.
Billing? Conte conosce il livello del campionato inglese, per questo ha dato l’ok al suo arrivo. Anche nel primo anno di Spalletti il Napoli era in lotta per lo Scudetto, ma non arrivò nessuno nel mercato invernale. È stato giusto prendere qualcuno. Lukaku? Anche se non gioca sempre ad alto livello, ma lui fa sempre un grande lavoro per i compagni. McTominay? Lo definisco il nostro Braveheart, lui ha la capacità di farsi trovare sempre al momento giusto. Sia con il Napoli che nella sua nazionale.
Questione infortuni? Può essere un problema non dovuto necessariamente ai campi, ma anche ad altri tipi di fattori come le scarpe, la corsa, ecc.
Cosa farà la differenza nel rush finale tra Napoli e Inter? Calendario, condizione fisica e mentale. Fino a una settimana fa i nerazzurri erano convinti di poter vincere tutto, dopo Bologna hanno avuto paura di perdere e hanno perso ancora. A Barcellona però possono ancora fare risultato, anche se è un impegno difficile. Per ampi tratti dell’anno l’Inter ha giocato molto bene, ma ora la squadra è stanca mentalmente. Va aggiunto poi che ha giocato molte più partite quest’anno rispetto al Napoli.
Rafa Marin in campo a Lecce? Il fatto che ieri sia entrato in modo più sicuro è normale, in passato non aveva mai giocato. Quando poi giochi per una squadra che lotta per vincere il campionato, la responsabilità è tanta e questo aspetto va considerato. Se un attaccante sbaglia un gol, poi va in rete al 90′ è un eroe. Se un difensore subentra e poi commette un errore, è considerato di basso livello”.