Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato intervistato da Paolo Condò per il settimanale “7”, del Corriere della Sera.
L’intervista completa sarà disponibile da domani, 22 agosto, ma nell’anteprima ci sono diversi spunti interessanti: ecco le dichiarazioni del presidente azzurro.
“Conte? Molti anni fa lo incontrai alle Maldive. Sul lavoro è instancabile, proprio come me. È chiaro che entrambi amiamo profondamente quello che facciamo, e per me questo è fondamentale.
“Io polemico? Lei dice polemico, io preferisco dire visionario. A 34 anni mi sentivo pronto per pronunciare la frase decisiva: ‘Da ora in poi si fa come dico io’. E, tutto sommato, è andata piuttosto bene.
“Kvaratskhelia? Ho dovuto cederlo perché il suo procuratore minacciava di ricorrere all’articolo 17 [che disciplina la possibilità per un calciatore di svincolarsi unilateralmente dal contratto con una società, previo pagamento di un indennizzo, ndr]. Dopo la prima straordinaria stagione del georgiano, ci siamo subito mossi per negoziare un rinnovo, aumentando il suo stipendio e proponendogli una cifra molto significativa, consapevoli che un compenso troppo basso avrebbe attirato l’interesse di molti club pronti a offrirgli contratti faraonici. Tuttavia, il suo agente, Mamuka Jugeli, aveva altri piani sia per sé sia per il giocatore.
“Alla fine del secondo anno contrattuale [giugno 2024, ndr], c’è stato l’Europeo in Germania. Io, insieme a Manna [direttore sportivo del Napoli, ndr] ed a Chiavelli [amministratore delegato del club, ndr], siamo volati a Düsseldorf per risolvere la situazione, ma Mamuka ha continuato a prendere tempo, sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi mai corrisposti. Una bugia, facile da verificare. Avrei potuto venderlo in quel momento: il PSG aveva offerto oltre 200 milioni di euro per il pacchetto Kvara-Osimhen. Tuttavia, avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita [di accettare l’offerta, ndr]. Con quei fondi, l’idea era di acquistare Gyokeres“.
“Nuovo stadio? Sarà pronto in quattro anni, in tempo per gli Europei [del 2032, ndr]. Ci saranno 65/70mila posti e parcheggi per 9000 auto“, ha detto De Laurentiis in esclusiva al Corriere della Sera.
Fabrizio Parascandolo