Miguel Gutiérrez è ufficialmente un nuovo giocatore del Napoli. Lo spagnolo arriva dal Girona a titolo definitivo per una cifra pari a 18 milioni di euro; e attenzione a chiamarlo “terzino”.
Un calcio senza etichette
Premessa: nel calcio moderno, il concetto del terzino con accezione prettamente difensiva è stato stravolto. Con l’evoluzione della tattica, gli esterni bassi hanno iniziato prima a proporsi in attacco con le cosiddette sovrapposizioni e poi a costruire l’azione come dei centrocampisti.
Sin da quando Pep Guardiola ha adottato un rivoluzionario 3-2-4-1 con il suo Manchester City, diversi allenatori hanno seguito la sua impronta; primo su tutti Mikel Arteta.

L’allenatore dell‘Arsenal ha impiegato, nei 2 della mediana, l’ucraino Zinchenko. E la sua scelta ha avuto un grande riscontro. Oggi, la funzione di terzino che si posiziona in mezzo al campo per agevolare la costruzione della manovra viene svolta da Calafiori o Lewis-Skelly.
Spalletti prima e Conte poi hanno plasmato Di Lorenzo in quella posizione: il capitano del Napoli ha senza dubbio compiti difensivi, ma gioca più tra le linee.
Dall’altra parte del campo, invece, a Spinazzola viene spesso chiesto di restare largo per dare ampiezza alla manovra, diventando di fatto un esterno dei 4 dietro la punta. Olivera, invece, alterna sovrapposizioni a movimenti verso il centro del campo volti a creare superiorità numerica. Il nuovo acquisto Miguel Gutiérrez è perfetto per fare entrambe le cose.
Perché Gutiérrez è il profilo giusto
Cresciuto nella Castilla, ovvero la primavera del Real Madrid, il classe 2001 ha delle spiccate qualità offensive, ed è molto abile con il pallone.
Nell’entusiasmante Girona di Míchel Sánchez, qualificatosi per la Champions League con un terzo posto ne LaLiga 2023-24, Gutiérrez aveva la duplice funzione di costruire la manovra ed aiutare nella fase di finalizzazione (2 gol e 7 assist in quella stagione).
Le sue doti tecniche agevolavano la squadra spagnola a superare la prima fase di pressing avversario, per poi ritrovarsi in superiorità numerica negli ultimi 30 metri di campo. Lì, con i suoi ottimi cross ed un buon senso del gol, il numero 3 era sempre particolarmente pericoloso.
Insomma, Conte accoglie un giocatore che unisce perfettamente le caratteristiche di Olivera e Spinazzola, quantomeno nella costruzione della manovra e nella fase offensiva. Su quella difensiva ci sarà del lavoro da fare, ma una cosa è certa: Miguel Gutiérrez può essere un’arma non da poco per il Napoli.
Fabrizio Parascandolo