Il Napoli è in ansia per le condizioni di Kevin De Bruyne. L’ex Manchester City ha sentito, al momento del rigore che ha portato gli azzurri in vantaggio contro l’Inter lo scorso sabato, un forte dolore al bicipite femorale della gamba destra.
A Castel Volturno si teme che il belga possa esser stato vittima di una lesione di alto grado. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport illustra tale scenario così: “Se fosse interessata davvero quella zona e magari quella stessa cicatrice [rimediata in un’operazione del 2023, ndr], il rischio di un nuovo intervento diventerebbe praticamente certezza. E costringerebbe Kevin a un lunghissimo stop.
“Gli occhi lucidi, l’uscita in spalla aiutato dai sanitari del Napoli, la barella prima e le stampelle poi, sono indizi che portano tutti in un’unica direzione, che è quella di un lungo stop. Almeno due o tre mesi, se non dovesse essere necessario un nuovo intervento. Altrimenti chissà”, si legge.
Il Mattino, invece, ha rivelato ulteriori dettagli: “Il belga ha chiarito allo staff medico e alla famiglia di aver sentito ‘tirare’ al momento del calcio di rigore, nell’intersezione tra il gluteo e il bicipite femorale. E da quel momento ha fatto fatica a camminare. Anche ieri era con le stampelle”.
“Kevin non sembra avere le stesse sensazioni di tre anni fa. Ha sentito già anche Lieven Maesschalck, il luminare che lo segue per ogni infortunio. A 34 anni è ovvio che è preoccupato: lo spavento principale è l’idea di doversi sottoporre a un’altra operazione ma l’ipotesi sembra davvero assai remota. Oggi si saprà l’entità dello stiramento e la diagnosi sul recupero”, riporta il quotidiano campano.
In vista degli esami strumentali, che dovrebbero svolgersi in giornata, i tifosi azzurri incrociano le dita; con la consapevolezza che anche la migliore delle ipotesi sarebbe una brutta notizia.


