Il programma del Lunedì sera

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La Pazienza di Conte

da | 2 Ott 2025 | Redazione, Serie A, TOP NEWS, Ultime news

Da bambino mi sono sempre chiesto: non avendo grandi abilità con il pallone, non sarebbe stato meglio provare a diventare allenatore? E soprattutto: quali sono le doti che non possono mancare a chi sceglie quella strada?

A distanza di tempo non ho ancora trovato una risposta precisa, ma una certezza sì: un allenatore, in qualsiasi categoria, non può fare a meno della pazienza.


E allora mi chiedo: come si sarà sentito Antonio Conte dopo la trasferta di Milano, quando, complice una difesa improvvisata all’ultimo minuto, la sua squadra ha perso la prima partita dopo ben sedici risultati utili consecutivi, considerando anche la scorsa stagione? Il Napoli, comunque primo in classifica, è uscito dal San Siro con l’aria di una squadra fatta di doppioni inutili, con vecchie glorie che ormai sembrano pascolare sui campi di Serie A.

Eppure Conte non ha perso la calma. Questo nuovo Conte, una sorta di Conte 2.0 più maturo rispetto a quello visto prima dell’esonero al Tottenham, si è fatto scivolare tutto addosso. Ha incassato i colpi come il miglior pugile messo all’angolo, senza smarrirsi nel tritacarne delle ovvietà mediatiche, e ha continuato diritto per la sua strada. Per la prima Champions al Diego Armando Maradona, contro lo Sporting Lisbona, ha riproposto con convinzione il suo 4-1-4-1, confermando il tanto discusso duo McTominay–De Bruyne.

Perché Conte sì, è paziente. Ma è anche orgoglioso, tenace e ossessivo nel suo lavoro: conosce ogni dettaglio della sua squadra e dei suoi giocatori, come un artigiano che non lascia nulla al caso.

Ieri sera, al Maradona, il pubblico di Fuorigrotta si è alzato in piedi due volte. La prima per salutare l’uscita dal campo del marziano KDB, la seconda per applaudire il bomber Rasmus Højlund. Insieme hanno firmato due gol e due assist, ma soprattutto hanno dato una prestazione totale, di quelle che ti fanno innamorare del calcio. Chissà se, sotto il boato assordante degli applausi, Conte non abbia pensato dentro di sé a un vecchio detto latino: Quanta patientia haec omnia tulistis.

Tradotto: con quanta pazienza hai sopportato tutte queste cose.

L’Italia è un paese meraviglioso anche per questo: il lunedì mattina, al bar, siamo tutti allenatori. Con verità assolute da tirar fuori tra un caffè e l’altro. Ma forse dovremmo imparare qualcosa dai Mister veri: avere pazienza, godersi il viaggio, e non pensare solo alla meta.

E a proposito di viaggio: è meglio non disturbare troppo il conducente. Ai tifosi del Napoli consiglio di non perdersi dietro facili analisi tecnico-tattiche, ma di guardare fuori dal finestrino. Perché il paesaggio è bellissimo: Champions League, Serie A, Coppa Italia e Supercoppa ed il meglio deve ancora venire.

Gennaro Di Franco