Marolda: “Il Napoli non può andare a Parma e giocarsi tutto dopo aver dominato il campionato. Serve un cambio di passo”

da | 16 Mag 2025 | I nostri Ospiti, Redazione

Ciccio Marolda – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica sera contro il Parma.

Queste le parole del nostro ospite:

“Cosa serve per vincere adesso? Ripescando le parole di Boskov ‘vince chi corre un metro più dell’altro’. Quindi bisognerà correre e per farlo bisognerà recuperare la condizione atletica, che non è stata mai brillantissima nella seconda parte del campionato. Gli azzurri hanno avuto un calo atletico e spero che abbiano recuperato qualcosa. L’allenatore in questa settimana avrà lavorato anche sulla tranquillità e l’aspetto mentale.

Partita della vita per il Napoli a Parma? Questa cosa mi ha ferito molto: una squadra che per più o meno 20 gare è stata prima in classifica e che ha dominato il campionato, a prescindere dal gioco espresso, non può andare in Emilia alla penultima giornata e giocarsi tutto. A me preoccupa il Napoli, contro il Genoa non ho visto una squadra determinata e scesa in campo con la voglia di aggredire l’avversario per chiudere subito l’incontro. Il Genoa, che non aveva nulla da chiedere alla sua stagione, mi è sembrato più motivato del Napoli. Quando si dice che il destino è nelle mani degli azzurri, va aggiunto anche che lo ha nelle sue gambe e nella sua testa. C’è necessità di trovare un passo, un trend, una concentrazione e una determinazione diverse. Riuscirà l’allenatore a dare questo alla squadra?

A Parma il segreto sarà stravolgere il meno possibile, per quanto riguarda le scelte di formazione. Ci sono abitudini e posizioni radicate, anche i giocatori mentalmente sono più predisposti a un ruolo che a un altro. Ovviamente tutto questo non accadrà e quindi avremo la stessa formazione vista con il Genoa, sperando che il principio cardine del 4-4-2 sia rispettato e che si vedano tante sovrapposizioni soprattutto in fascia destra. Quella è la vera forza del Napoli.

Futuro di Conte? Ci sono due chiavi di lettura della situazione. Dal punto di vista della squadra, mi auguro che resti. Avere una continuità tecnica è importante, inoltre potrebbe essere una stagione rosea considerando gli investimenti che la società potrebbe mettere a disposizione. Dal mio punto di vista invece, strettamente personale sia chiaro, se restasse sulla panchina azzurra me ne farei una ragione e gli augurerei ogni bene.

De Bruyne? Sarebbe importante solo a livello di marketing. Per quello che ha fatto in carriera è un grandissimo giocatore, incommensurabile e non discutibile. Però, dovendo spendere dei soldi e fare un mercato che mi dia dei riscontri sul campo, vado a prendere un giocatore che a luglio compie 34 anni che l’anno scorso ha saltato 30 partite e quest’anno altre 15 per acciacchi vari? Starei molto attento a questa cosa, il giocatore lo paghi tanto anche se a parametro zero. Jonathan David? Nel suo caso, andrei a prenderlo di corsa”.