D’Alessandro: “Il primato è frutto della programmazione societaria e del lavoro che sta svolgendo Conte”

da | 1 Mag 2025 | I nostri Ospiti, Redazione

Massimo D’Alessandro – intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero – ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà sabato pomeriggio contro il Lecce.

Queste le parole del nostro ospite:

“Napoli primo in classifica? Per me si tratta di miracolo, ma resta indiscutibile che se si concretizzasse lo Scudetto significa che il tricolore andrà alla squadra che è stata campione d’inverno. Quest’ultimo dato è abbastanza rilevante, gli azzurri non stanno sbaragliando la concorrenza per una serie di elementi favorevoli concatenati. In Italia gli Scudetti spesso vengono assegnati alle squadre che per più tempo sono state in testa alla classifica: il Napoli per tante giornate quest’anno è stato davanti alle altre, l’Inter solo per 8-9 volte. Inoltre la squadra di Conte ha la migliore difesa non solo d’Italia, ma di tutta Europa. Va detto che tutto questo è frutto della strepitosa programmazione della società e del lavoro che si sta svolgendo a Castel Volturno, nello spogliatoio e sulla testa dei giocatori, di uno strepitoso professionista di nome Antonio Conte.

Formazione per Lecce? Sono abbastanza conservatore. Per quanto riguarda la difesa a tre non la utilizzerei, invece anche io inserirei Rafa Marin. Il difensore ha giocato pochissimo ma non mi è sembrato male quando l’ho visto ultimamente. I dubbi di Antonio Conte sono forse legati più alle alternative: inserendo lo spagnolo, in panchina come ricambio difensivo ci sarebbe il solo Mazzocchi. Quella pugliese è una squadra che si è fatta spesso rimontare, questo significa che spesso ha avuto cali nella seconda parte di gara. Avere un Raspadori fresco pronto a subentrare potrebbe essere una soluzione interessante.

Futuro di Conte? Tra le priorità del presidente De Laurentiis al suo rientro dalle Maldive, oltre allo stadio e al centro sportivo, ci sarà l’incontro con Conte per progettare il futuro. L’avvenire dell’attuale allenatore azzurro è sempre incerto, lo è stato anche in precedenti esperienze, ma è altrettanto vero che c’è un contratto in essere con il Napoli e sappiamo come ADL gestisce queste situazioni.

Tema mercato e rinnovi? Non ho notizie di rilievo sulla questione Meret, ma al momento le varie frasi pronunciate dalle parti non hanno prodotto effetti negativi. Le parole pronunciate dai dirigenti azzurri e dai procuratori del ragazzo però mi ricordano un po’ quelle che si sentivano con Kvaratskhelia. Lui è il portiere titolare e un personaggio di rilievo nello spogliatoio. Caprile? Mi permetto di dire che il Napoli ha fatto una valutazione troppo leggera inserendo un diritto di 8-9 mln di euro in favore del Cagliari, il portiere è lanciato verso club decisamente più importanti. Scelta di Conte? Molto probabile, poi è possibile che il giocatore abbia agevolato la trattativa per la volontà di andare a giocare. Il problema è la cifra.

Questione stadio? Per Napoli non partecipare all’Europeo 2032 condiviso con la Turchia non rappresenterebbe una brutta figura, l’impianto di Fuorigrotta ospiterebbe solo tre partite. Conosco bene il quartiere e comprendo che l’Amministrazione Comunale avrebbe un problema nel non poter più ospitare il Napoli, ma a questo punto io sarei dell’idea di abbattere tutto e ricominciare da capo a partire dai parcheggi sotterranei che già ci sono ma non vengono utilizzati. Questa soluzione secondo me costerebbe anche meno”.