Antonio Conte, intervenuto ai microfoni di DAZN dopo Roma-Napoli, ha commentato il pareggio dell’Olimpico.
Questo il pensiero dell’allenatore azzurro:
“Sentivo quello che diceva Mancini, che la Roma ha avuto tante occasioni…evidentemente quando uno è in campo non si rende conto. Magari ha visto un’altra partita ed è entrato dopo in campo.
Ci sta di pareggiare in casa della Roma e vedere la loro soddisfazione nel pareggiare contro di noi, significa che stiamo facendo qualcosa di importante. Potevamo fare meglio nell’ultima situazione, dispiace perché sappiamo che i dettagli spostano i risultati in campi difficili come questo. All’Olimpico è sempre difficile giocare, c’è l’amaro in bocca perché il loro pareggio arriva al 92′ su una situazione che avevamo visto e rivisto, ma fa parte del percorso. È un altro punto messo in cascina, andiamo avanti contenti di quello che stiamo facendo e di questa crescita. Abbiamo 54 punti, uno in più di tutto lo scorso anno, e mancano 15 partite.
Cocci da rimettere a posto a inizio stagione? È inevitabile che quando la stagione è negativa non puoi pensare sia solo sfortuna, c’è stato da resettare e da lavorare sull’autostima oltre che sul discorso tattico. Adesso siamo una squadra, vedere la soddisfazione dei giocatori della Roma per essere riusciti a pareggiare in casa contro di noi ci fa capire che stiamo facendo qualcosa di importante. Siamo temuti ed è importante abbiamo fatto le ultime partite contro Atalanta, Juventus e Roma e ottenuto 7 punti, a saperlo prima avrei messo tante firme. Ora resettiamo, dobbiamo capire che i dettagli spostano il risultato, c’è l’amarezza ma da questo episodio dobbiamo cercare di migliorare e crescere. Il risultato di oggi nulla toglie a questi ragazzi, che stanno facendo qualcosa di strepitoso.
Chiudiamo le partite e chiudiamo il mercato: la prima cosa è più nelle nostre mani, dobbiamo essere bravi a farlo, sul 2-0 finisce la musica e porti a casa i tre punti. Sul mercato ho visto che l’hanno spostato al 3 febbraio, stanno aumentando i giorni. È un periodo assurdo per noi allenatori e non vediamo l’ora che finisca, crea instabilità e questo non va bene”.