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Rambaudi: “Questo Napoli non può fare il calcio di prima, nessun allenatore ha inciso”

da | 30 Mar 2024 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS

Roberto Rambaudi, intervenuto in collegamento con ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della brutta sconfitta del Napoli contro l’Atalanta.

Questo il commento del nostro ospite:

“Brutta partita con l’Atalanta, si è vista tanta differenza con l’avversario e soprattutto si sono notate l’incertezza e la confusione in campo. Quest’aspetto era presente già con altri allenatori e anche in società la confusione è tanta.

Chi avrei scelto come sostituto di Kvara a sinistra? Raspadori è stato messo in campo da Calzona anche perché era stato scelto già dai precedenti tecnici. Il modo migliore di gestirlo era quello di Spalletti: 20′ dalla fine, in posizione da trequartista oppure da esterno quando si cercava il dominio della partita nell’area avversaria. La cosa grave è che nessun allenatore arrivato quest’anno ha inciso sulla squadra. Nessuno ha cercato il dominio della partita, costringendo così l’avversario ad adattarsi al Napoli. Con Calzona la squadra è molto schematica, molto organizzata e teorica, poi cerca sempre la ripartenza da zone del campo lontane dalla porta. Non ho visto un Napoli che mi piace, si è provato a fare qualcosa solo nella confusione e con l’orgoglio. Mi sembra di rivedere la Lazio allenata da Sarri.

Quando capitano annate del genere le responsabilità vanno condivise tra tutti in egual modo, ma dopo aver cambiato due allenatori la scelta finale doveva ricadere su un tecnico che avesse polso e carattere nello spogliatoio.

Io credo che questa squadra non possa più fare il calcio che faceva prima, perché la mentalità degli allenatori arrivati quest’anno non è la stessa di Spalletti. Io oggi ho visto anche una mediocrità di pensiero, il lancio lungo per Osimhen è un alibi che si dà ai calciatori. In passato mi arrabbiai con Mazzarri, che dopo aver giocato delle partite con la difesa a tre, tornò al 4-3-3. Si vive nel passato perché il presidente dice che la rosa è costruita per giocare in un certo modo? Se i risultati sono questi, non si deve fare.

I limiti di questa squadra erano già emersi nel doppio confronto col Milan ai quarti di Champions dell’anno scorso, Spalletti ha capito di aver ottenuto il massimo dai giocatori e anche questo è stato uno dei motivi che l’hanno indotto a lasciare il Napoli”.