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Marolda: “Il Napoli e i tifosi erano aggrappati a un’illusione. Ecco chi sarà il futuro allenatore”

da | 30 Mar 2024 | I nostri Ospiti, Redazione, TOP NEWS

Ciccio Marolda, presente a ‘Il Bello del Calcio’ su 11 Televomero, ha parlato della brutta sconfitta del Napoli contro l’Atalanta.

Questo il commento del giornalista:

“Sia noi che il Napoli eravamo aggrappati a un’illusione, però se al posto della speranza avessimo messo la ragione avremmo tutti detto che l’obiettivo sarebbe stato complicato da raggiungere. Ora quest’illusione è crollata e visto che tra quarto e quinto posto c’è un solo punto di differenza, il Napoli dovrebbe vincere tutte le otto partite che restano almeno per andare in Europa League. Cosa a cui non credo francamente. Il Napoli purtroppo si avvia a un finale di stagione molto triste e povero.

Per quanto riguarda la partita di oggi, una squadra organizzata, atleticamente forte e motivata ha giocato contro una non squadra, disorganizzata e che ha giocato a sprazzi. Abbiamo visto anche la differenza tra un allenatore che ha organizzato e allenato i suoi giocatori, contro un tecnico che non aveva le idee chiare e che soprattutto nel primo tempo si affidava ai lanci lunghi per Osimhen. L’Atalanta aveva due uomini in più a centrocampo e cosa ha fatto Calzona per porre rimedio? Nulla. Lui è un grande lavoratore sul campo, ma non credo che sia la persona giusta a cui affidare la ricostruzione del Napoli nei prossimi anni. L’errore principale che è stato fatto in questa stagione è stato quello di credere che qualunque allenatore, con questa rosa, sarebbe stato in grado di ottenere gli stessi risultati di Spalletti.

Contestazione dei tifosi? Quando l’anno scorso si ritrovò armonia con il club ne fu contento, perché porta risultati positivi. Quest’anno i tifosi hanno resistito a cose incredibili e sono gli unici a non avere responsabilità, è giusto che ci sia contestazione se ci si mantiene nei limiti della civiltà.

Eventuale Conference League? Sarebbe meglio non andarci, il prossimo deve essere un campionato di ricostruzione sotto tutti gli aspetti.

Nuovo allenatore? Preferirei Palladino, Farioli e Pioli in quest’ordine. L’allenatore del Monza porterebbe freschezza e voglia di emergere. Ha dimostrato di avere un gioco e di fare risultati anche in una squadra senza grandi talenti. Farioli in questo momento sta avendo un momento complicato dopo un ottimo inizio, anche se non mi piacciono tanti gli allenatori francesi. Pioli non so se va via dal Milan, ma ha gestito situazioni complicate facendosi scivolare tante critiche addosso. E’ un allenatore di esperienza anche internazionale ed è aziendalista. Conte? Improponibile, considerando che si potrebbero anche non giocare le coppe. Italiano? Brava persona, ma non appartiene alla categoria di tecnici che mi piacciono. Anche se sarà lui l’allenatore”.