Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

DODICESIMO UOMO – Settimana Tipo

da | 11 Feb 2024 | I nostri Ospiti, Redazione

Finalmente è arrivata la settimana che stavamo aspettando, e non stiamo parlando di Sanremo. Nella settimana della Kermesse canora che si sta svolgendo nella terra dei fiori, è facile ora come ora che la mente corra al Festival.

In realtà, parliamo di altro: ad attendere questa settimana come una vera e propria manna dal cielo è il nostro Mister, Walter Mazzarri, il toscano di San Vincenzo che, potete giurarci, sicuramente non vedeva l’ora di avere tra le mani la sua squadra, per giunta quasi a ranghi completi, per una settimana intera.

Siamo giunti alla tanto agognata “Settimana tipo”, quella che nel calcio moderno per le grandi squadre è ormai una vera e propria chimera, quella per la quale ogni allenatore farebbe di tutto per avere sempre, e che in cuor suo brama, esattamente come fa un bambino con i regali la notte di Natale.

E parliamoci chiaro: avere la disponibilità di una settimana intera di lavoro con la rosa al completo non è cosa da poco. La Juve di Allegri quest’anno lo dimostra. I bianconeri, nella disgrazia della squalifica in Europa, stanno di fatto costruendo il loro prossimo futuro in Champions League. Il poter lavorare tutta la settimana, avendo in mente solo e soltanto la partita di campionato, è un vantaggio enorme sia in termini di risultati che di infortuni, in un calcio dove ormai i calciatori risultano di fatto veri e propri “schiavi della pedata”, attori protagonisti di un circo che purtroppo contempla solo il Dio Fatturato.

Alla luce di questa considerazione, la vittoria last minute contro il Verona ha un doppio valore: oltre a portare tre punti fondamentali, ha anche un effetto balsamo per la mente e lo spirito degli azzurri che, a questo punto del campionato, si possono proiettare alla sfida di domenica contro il Milan con un pizzico di serenità e convinzione in più.

Sprazzi di sereno si vedono all’orizzonte, la cura Mazzarri inizia a dare i suoi frutti. In campo si inizia a vedere una squadra unita e compatta, proiettata al risultato finale. 

Lindstrom, da oggetto misterioso di questo calciomercato estivo, si sta rivelando un prospetto di buon giocatore, e forse i milioni spesi per acquistarlo non sono stati spesi inopinatamente. Cyril Ngonge, di fatto, è una splendida alternativa a Politano. La sottovalutata partenza di Lozano privava la squadra di una spinta continua su quella fascia destra, fondamentale lo scorso anno per il risultato finale. 

Mazzocchi, da semplice gregario di base, è in realtà una pedina strategica per un cambio modulo che nei fatti rende gli azzurri più solidi in difesa, e soprattutto meno prevedibili dagli avversari.

Con queste premesse si va a giocare la partita contro il Milan di Pioli, la stessa squadra che, non più tardi dello scorso campionato, era nei fatti  considerata a cospetto del Napoli, in odore di terzo scudetto, una squadretta facile da battere in campionato e in Champions League. Ma alla fine sappiamo bene che non fu così. Leao e compagni si rivelarono veri e propri diavoli, capaci di diventare un baluardo insuperabile per Spalletti e compagni.

Non sarà facile, si va a giocare alla Scala del Calcio. Ci aspetta un’altra gara di sofferenza e passione dovuta alla qualità dell’avversario che, oltretutto, sa bene che gli azzurri non sono certo una squadra da settimo posto in classifica e per questo, sicuramente, i rossoneri faranno di tutto per fare una gara di livello e non rimettere i partenopei in gioco per un piazzamento Champions.

La speranza cova sotto la cenere ma nasce dalla convinzione che, oggi come oggi, il Napoli ha un’arma segreta in più, quel Kvara che con il suo baule di magie calcistiche e con questa ritrovata condizione fisica, magari messo nella posizione di trequartista, potrebbe nuovamente far scoppiare di gioia tutti i tifosi partenopei.

È arrivata l’ora di ripartire. “Vincere aiuta a vincere” è un vecchio adagio del mondo del calcio. I rossoneri sono avanti in classifica di ben 14 punti, tutto sembra impossibile, ma come sappiamo molto spesso il calcio è bugia. Sarà compito di Di Lorenzo e compagni far uscire fuori la dolce Verità.

Gennaro Di Franco