Aurelio De Laurentiis ha rilsciato delle dichiarazioni dal Gran Galà del Calcio, dove il Napoli ha ricevuto il premio come miglior società dell’anno 2022/2023.
Questo il pensiero del numero uno azzurro:
“E’ stato un anno indimenticabile. A Napoli esiste il mito di Maradona e noi siamo riusciti a riportare in questa città un sorriso. Siamo riusciti ad insegnare ai bambini che lo stadio è un aggregazione sociale. Quando sono arrivato al Napoli c’era una chiesa con un campetto con tre bambini, uno con la maglia dell’Inter, uno con la maglia della Juventus e uno con la maglia del Milan. Io chiesi: “Perché non avete la maglia del Napoli?” e loro mi risposero: “Ma tu chi ca**o sei?”. Io ringrazio di aver incontrato uno straordinario allenatore. Con Chiavelli incontrammo Spalletti nove anni fa, ma lui era impegnato e io ho fatto poi altre scelte. Poi finalmente, a gennaio di tre anni fa, bussai alla porta di casa sua e ci mettemmo d’accordo per giugno. E’ stato un matrimonio felice e, quando mi chiese di andare via, decisi di lasciarlo andare via. L’ho fatto anche per non ripetere l’errore di Benitez. Nella vita è importante il rispetto, è bilaterale, poi dipende dalla generosità. Il cinema ti insegna ad essere un vero imprenditore, ma nel calcio non esiste. Io ringrazio Spalletti e i calciatori, Cristiano Giuntoli e anche Chiavelli, ma soprattutto ringrazio i tifosi del Napoli”.