Francesco Modugno, intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero, ha parlato del ritorno di Walter Mazzarri a Napoli e della gara che gli azzurri giocheranno sabato pomeriggio contro l’Atalanta.
Questo il pensiero del giornalista:
“C’è stata una reazione positiva all’arrivo di Mazzarri. Il gruppo azzurro aveva bisogno di energia nuova e di un allenatore che potesse proporre una certa idea di gioco ed entrare nella testa dei calciatori. L’errore è stato quello di pensare che la squadra avesse scaricato Rudi Garcia, ma in realtà si è fatto quanto potuto fino all’ultimo. C’era bisogno di un cambiamento perché qualcosa non andava, il nuovo allenatore ha subito saputo intercettare le esigenze del gruppo che ormai ha nel DNA un certo tipo di calcio. Se Mazzarri e Spalletti possono essersi sentiti? Non lo posso escludere. Tudor? Se ADL lo avesse voluto, lo avrebbe preso dopo il no di Conte. Lo ha incontrato per il piacere di conoscerlo, ma non era convinto. Aveva in testa un solo nome: Walter Mazzarri. Atalanta? Squadra capace, organizzata e che sa quello che vuole. Osimhen? Ha circa trenta minuti nelle gambe, se fosse rimasto Rudi Garcia probabilmente l’allenatore avrebbe spinto per schierarlo dall’inizio. Mazzarri sta facendo una gestione molto sana con il nigeriano. Il centravanti in estate non aveva detto no all’offerta araba, che era dieci volte superiore all’ingaggio che percepisce a Napoli. Kvara? I discorsi per il rinnovo magari sono più avanzati rispetto a quello che pensiamo”.