Francesco Modugno, ospite a ‘Il Bello Del Calcio’, ha parlato della partita pareggiata dal Napoli contro la Salernitana. Queste le dichiarazioni del giornalista:
“Scudetto sospeso? La festa non si fa né prima né dopo, è un attimo e un’istantanea di felicità. A Napoli le cose normali non si riescono a fare, l’attesa è diventata lenta e dicono che anche questa sia diventata piacere di sé. La verità è che però è diventata pesante, si cerchi di stringere il più possibile per far godere alla gente il momento del trionfo.
Napoli è una città civile che sa festeggiare e che si merita di farlo. Durante il ponte del 25 aprile, con affluenze maggiori di quello del 1 maggio, non si sono registrate notizie di furti e rapine. Bisogna smetterla di dipingere la città come un romanzo criminale, nonostante le sue carenze e criticità. Napoli è una metropoli come le altre, io da napoletano mi sento offeso da queste narrazioni. Era una festa quella di ieri, non una guerra.
Il calo di aprile? L’uscita dalla Champions è stata certamente dovuta all’inesperienza azzurra, ma va detto anche che come sbagliano i calciatori, gli allenatori e i dirigenti sbagliano anche gli arbitri. Il doppio confronto con il Milan è stato influenzato da questo fattore”.