Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

Spalletti: “Vincere lo scudetto con il Napoli è un valore in più”

da | 29 Apr 2023 | Redazione, TOP NEWS

Luciano Spalletti, alla vigilia di Napoli-Salernitana, ha presentato in conferenza stampa il derby campano che potrebbe valere – in caso di successo al ‘Maradona’ e di mancata vittoria della Lazio contro l’Inter – il terzo Scudetto azzurro.

Queste le parole dell’allenatore toscano:

“Sappiamo da tempo quale deve essere la nostra direzione. Non ci serve fare qualcosa di diverso. Dobbiamo proseguire dritto come fatto fin qui. Ci sono delle cose al di sopra di noi che non possiamo controllare e ci adeguiamo. Eravamo pronti a giocare oggi, saremo pronti domani con tutte le nostre forze, anche quelle che non abbiamo. Vogliamo giocare e basta.

Stasera prima di andare a letto penserò che siamo di fronte a una sfida estrema. Ma se l’affronti nella maniera giusta ti danno qualcosa di diverso. È da tempo che vogliamo giocare queste partite qui. C’è da viverle nello stesso modo di sempre. Sappiamo cosa fare per prepararci e cosa fare poi in campo.

Spostamento partita? Noi non abbiamo affidato al prefetto il nostro campionato. La città ci aspetta con il fiato sospeso in un aeroporto per ore o in strada per vederci passare in pullman. Avevamo impostato la settimana per giocare sabato, abbiamo dovuto cambiare i programmi. Accettiamo questo, per quello che sappiamo: tutto è stato fatto per la nostra sicurezza in previsione dell’eventuale vittoria.

Sono convinto che sapremo fare la nostra partita. Non so se basterà perché avremo un avversario forte: conosco bene Paulo Sousa, abbiamo fatto un viaggio insieme qualche anno fa, è uno che lavora bene sul campo, infatti non perdono da otto partite. E sembrano una società proiettata nel futuro con un presidente che sta facendo un gran lavoro in una città che ha entusiasmo e amore. Per noi sarà complicato: questo spostamento li ha pure caricati. Ma faremo quello che dobbiamo fare.

Sembra una volata finale in bici. Dopo una corsa guidata davanti ai più forti è chiaro che dobbiamo dimostrare ancora di essere i più forti in questo finale. Ma qui si gioca di squadra, il nostro collettivo lo hanno apprezzato tutti, è la nostra arma migliore. Tutti insieme siamo più forti.

Elmas dice che battiamo di certo la Salernitana? Io non so se gioca domani. Ma speriamo che abbia mandato il messaggio giusto alla squadra. Non dipende solo da noi, c’è un’altra partita da giocare e di perdere io non lo auguro a nessuno.

Invidia? Non devo rispondere a Sarri né a Allegri. Noi dobbiamo andare in campo pensando non a noi stessi ma ai nostri tifosi. È giusto dare loro questa soddisfazione. Sono stati importanti nel nostro percorso.

Con la Juve abbiamo fatto bene anche nel primo tempo. Le intenzioni sono state le stesse, anzi nella ripresa abbiamo rischiato di più con qualche ripartenza. Ma è un rischio del nostro calcio. E questo ci ha permesso di fare tanti gol nel corso dell’anno.

Fino a che ci mancherà un punto per la vittoria non avremo fatto niente. Siamo più vicini dopo aver vinto a Torino ma mancano ancora punti e vanno fatti. Quello che succederà lo vedremo dopo l’aritmetica. Ora dobbiamo pensare solo al campo, senza perdere energie.

La prima volta che il Napoli mi ha cercato ne ho parlato con i miei figli. Erano entrambi felici come in Curva a un gol di Maradona: ‘Non si può non andare a Napoli’ mi dissero.

Quello che la squadra sta percependo dalla città è entusiasmante, si è visto anche nella partitina di questa mattina in allenamento. Quando vuoi bene a qualcosa, puoi solo dedicargli tempo. E io ho dedicato tutto il tempo a ogni squadra in cui sono stato. A volte non vinci e qualcuno ti vuol far fare brutta figura, ma io ho dato sempre tutto. A Napoli ho dedicato tutto il tempo che avevo.

Emozionato per domani? Io mi emoziono facilmente. Ho un po’ di paura se ripenso a dove sono partito. Domani probabilmente sarà ancora di più. Ma sono queste le giornate che cerchiamo e che fanno la differenza, se non ci piacessero non dovremmo fare calcio. Ci sono cose belle da vivere e portare a casa: per noi e per la città questa è una sfida da vincere.

Vincere lo scudetto con il Napoli è un valore in più visto che dal 2001 vincono solo Torino e Milano. Questa è una città di energia, a volte folle, molto teatrale e fatta di cose vere.

In qualche squadra forte ci sono stato prima di Napoli, ho sempre provato a giocare per vincere ma non ci siamo riusciti. Tante volte me l’hanno ricordato. Ma se questa attesa mi ha portato fino a Napoli, allora sono contento di aver aspettato fino a oggi.

Paulo Sousa è un allenatore forte, con cultura calcistica per quello che ha fatto in carriera. Sa dove vuole portare la Salernitana, sa cosa vuole che faccia in campo. Sappiamo che sarà una partita difficile, dobbiamo farci trovare pronti per superare l’ostacolo. È un derby, ma ci sono in ballo altre cose che l’avrebbero resa complicata allo stesso modo la partita.

Siamo stati leggeri in campo quest’anno, e per leggeri intendo che abbiamo sempre trovato la giocata giusta, la rincorsa necessaria in difesa, la voglia di sacrificarsi. L’abbinamento di queste cose è stato fondamentale.

Mai gol su punizione? Secondo me calciatori come Zielinski, Raspadori, Osimhen e Kvaratskhelia sanno calciarle con qualità tutte differenti tra loro.

Se dovessimo vincere e la partita determinasse… bisogna vincere anche dopo la gara nei comportamenti, nel divertirsi, dobbiamo tutti sapere che questo sport è dei bambini, dei figli, e tutti domani, anche io, avremo i figli in giro per la città. Se qualcuno fa qualcosa che mette a rischio la partecipazione di un’altra persona o dei bambini, fa una cosa che non si può fare assolutamente e quindi si deve essere intelligenti e usare il buon senso. Il gioco è dei bambini e devono festeggiare se dovesse succedere…”.