Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza alla vigilia del match contro l’Inter:
“Scudetto al Napoli se non vinciamo e loro battono la Salernitana? Noi dobbiamo pensare alla nostra partita, la tavola è stata apparecchiata per la festa e per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile.
Calendario? Ci sarebbe da discutere. Siamo in una fase di stagione in cui ci sono da fare pochi calcoli, chi salta salta e chi scoppia scoppia. Ci sono delle cose su cui non sarò mai d’accordo: la Premier incassa 4 miliardi di sterline dai diritti tv e non fa vedere le partite il sabato, noi siamo completamente in mano a chi ci dà meno di un quarto. Domani a Milano forse piove, ma visto il periodo potevano esserci anche 33 gradi: come si fa a giocare alle 12,30? In Italia si fa di tutto per avere un campionato mediocre: le strutture non si hanno, si gioca a orari assurdi, si creano tutti i presupposti per fare un brutto spettacolo e poi ci si lamenta che si guadagna meno che in altri campionati. Non riesco a capirlo, siamo in un momento storico in cui potremmo anche risalire, ma con un percorso molto diverso da quello che dovremmo fare.
Chi vuole fare il presidente federale parla di nazionale: se non si fanno gli stadi noi siamo morti. Io ho un’età per cui il futuro lo vedrà un altro, ma non sono d’accordo. E non lo dico per fare polemica, ma perché sono innamorato del calcio italiano: è un momento in cui c’è uno spiraglio, ma vedo una serie di lacci che danno la sensazione che ci faranno sprofondare ancora”.