In città non si fa altro che parlare del Napoli. Sui posti di lavoro, nei bar, nelle palestre. E anche negli ambulatori. Gli adulti raccontano le gesta dei tempi d’oro, di Diego Armando Maradona ai più piccoli, che ascoltano attoniti. Gli occhi sono lucidi, soltanto al pensiero. La mente torna sempre sul campo. Si contano i giorni, perfino le ore, che mancano alla prossima gara degli azzurri. Si aspetta, con ansia. Come la propria donna. Non c’è luogo, sul territorio flegreo (e ovunque siano presenti anime partenopee), dove non si parli di una stagione eccezionale, memorabile. Cominciano ad aumentare bancarelle, bandiere, striscioni e sciarpe del Napoli. Anche i più scettici ci stanno mettendo il pensiero. Gli uomini di Luciano Spalletti hanno acquisito un notevole margine di vantaggio sulle inseguitrici, o presunte tali. Con il pari di ‘Marassi’, l’Inter è posizionata a ben quindici lunghezze dagli azzurri, che saranno impegnati venerdì sera, a Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Martedì, poi, ci sarà l’andata degli ottavi di Champions League, contro l’Eintracht di Francoforte. Di Lorenzo e compagni potranno affrontare con grande serenità il doppio appuntamento, che sarà valido per l’acceso al turno successivo, dove approderanno di diritto le migliori otto squadre del continente.
STAGIONE ENCOMIABILE – Dal rettangolo verde alla scrivania. Gli elogi non riguardano soltanto l’andamento encomiabile del gruppo, ma anche il lavoro perfetto del tecnico Luciano Spalletti, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e gli investimenti del patron Aurelio De Laurentiis. Il Napoli è un rullo compressore, sta dominando il campionato e vuole stupire anche al di fuori dei confini italici. Una media punti formidabile, comparabile soltanto alla Juventus di Antonio Conte, che conquistò il titolo iridato con 102 punti. Soltanto i bianconeri e l’Inter (stagione 2005-2006) avevano ottenuto 60 punti in questo momento della stagione. Ma il Napoli, in caso di bottino pieno al ‘Mapei’, può aggiornare gli annali, e i record.
BENITEZ DIXIT – Senza limiti e senza paura, il Napoli è la squadra più forte d’Italia. Esprime con coraggio, abnegazione, lucida follia, il proprio valore, ogni giornata. Questa è una stagione storica, perchè il sogno non è mai stato così alla portata. Il capolavoro partenopeo vive ogni domenica di un nuovo, interessante, appassionante capitolo. Un romanzo, che mai avremmo immaginato in estate, quando la società decise di attuare una vera e propria rivoluzione. Dalle critiche alle lamentele per le partenze dei big. Alle perplessità per i nuovo arrivati. Che venivano concepiti, come sconosciuti o quasi. Scommesse a cui dare tempo. Da valutare con calma. Da giudicare gradualmente, perchè provenienti da campionati minori. Kvaratskhelia ha migliorato di tanto l’imprevedibilità, la fantasia e il talento negli ultimi trenta metri. Kim Min-Jae ha rimpiazzato in maniera più che dignitosa Koulibaly. Il senegalese sembra un lontano ricordo. Ma non è soltanto questo, perchè il Napoli è migliorato anche nei rincalzi, nelle riserve, che non vengono percepite come tali, ma considerati elementi comprimari. Pedine, che sono in grado di far rifiatare i titolari. E molto spesso diventano fondamentali. Vedasi alla voce Simeone, che ha risolto le delicatissime sfide di Milano, contro i rossoneri, e la gara interna con la Roma. Ndombelè, Raspadori e Olivera hanno dato un notevole contribuito, prezioso nei momenti in cui sono stati chiamati in causa. Questo Napoli è uno spettacolo. Godiamocelo, fino in fondo. Tutto può accedere. Il sogno è andato ben oltre la realtà…
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