Non svegliateci. Stiamo vivendo un sogno. Al giro di boa, il Napoli ha un vantaggio di 12 punti sul Milan e 13 sull’Inter e le romane. È un gruppo solido, maturo che si diverte. E regala emozioni. Vere, intense. Profumo inebriante, che all’ombra del Vesuvio mancava da oltre 30 anni. Al ‘Maradona’ domenica arriva Mourinho e l’orchestra di Spalletti non intende certamente stonare. Già previsto il ‘sold out’ nell’impianto di Fuorigrotta, che ribolle di felicità. Istantanee vere e spontanee di un popolo, che si aggrappa con grande orgoglio e senso di appartenenza all’unica squadra della città. Che vive tante difficoltà. Problemi concreti, tangibili, che si intrecciano nella realtà giornaliera dei partenopei. Il calcio, nel capoluogo flegreo, non è un semplice sport. È passione vera, è amore. È attaccamento alla maglia. Che viene concepita come una seconda pelle. Il pallone, qui a Napoli, è una valvola di sfogo. È un modo per staccare la spina, per evadere. Per sognare in grande. Non sapremo come andrà a finire, a gennaio nessuno ha mai vinto. Gli azzurri hanno acquisito un notevole vantaggio sulle inseguitrici. Che non deve essere dissipato. Gli errori del passato, anche recente, siano di monito per la società per mantenere alta, altissima la concentrazione. E la tensione. Domani comincerà il girone di ritorno. Domenica toccherà al Napoli tornare in campo. La Roma arriverà agguerrita e con le motivazioni alle stelle. Il Napoli, però, non deve aver paura di nessuno. E puntare a fare bottino pieno. Come ha fatto fino a questo momento. Con la serenità, la convinzione. E la forza, di un gruppo che può realmente redigere una delle pagine più belle e romantiche della storia partenopea.
Il Napoli può sognare realmente lo Scudetto
