Il calo di Kvicha Kvaratskhelia è tangibile. Concreto. Visibile agli occhi di tutti. È un momento di flessione, un calo fisiologico che può accadere nel corso della stagione anche per i campioni più affermati. Può capitare anche alla stellina georgiana, classe 2001, alla prima vera esperienza da professionista. Fosse stato diversamente, avremmo parlato di un ragazzo giovanissimo, ma già maturo e prontissimo per vestire la casacca del Real Madrid o del Paris Saint Germain.
SPECULAZIONI – Kvaratskhelia si era fermato un paio di settimane prima della sosta mondiale per un attacco acuto di lombalgia. L’infortunio fastidioso gli aveva fatto saltare gli ultimi impegni dello scorso anno, per poi tornare a disposizione nelle gare amichevoli nel periodo natalizio. La pausa per i campionati del Mondo in Qatar 2022 certamente non ha giovato al gioiello partenopeo, che ha avuto poco tempo per ritrovare il ritmo partita agli ordini del tecnico Luciano Spalletti. Non ha senso parlare, ancora, del furto che Kvara aveva subito ormai 3 mesi fa al Parco Monteruscello, a Cuma. Attribuire il calo del ragazzo al furto dell’auto è un esercizio improprio, improduttivo, che occulta le verità e il corso degli eventi. La fisicità del numero 77 del Napoli è imponente ed è chiaro, che per ritornare al 100%, vi è la necessità di maggiore tempo rispetto ad un corpo più brevilineo. Si aggiunga, anche, che gli avversari spesso adottano misure di contenimento più severe, per arginare le giocate di Kvara. Spalletti ha ragione, quando dice che l’attaccante tornerà, e mostrerà ciò che aveva fatto nel periodo autunnale. La tecnica, la grinta, la qualità e la pregevolezza delle sue giocate torneranno ad infiammare il ‘Maradona’.
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