Questi non sono tifosi. Non sono appassionati di calcio. Non cadete nel tranello, nella trappola di generalizzare e fare di tutta l’erba un fascio. Nella giornata di ieri, ci sono stati scontri tra ultras nell’area di servizio di Badia al Pino, all’altezza di Arezzo. Alcuni supporters, o sedicenti tali, del Napoli, in viaggio verso Genova sono andati in collisione con i tifosi della Roma, che procedevano in direzione Milano. Si parla addirittura che gli elementi in questione avessero accordato precedentemente l’incontro proprio su quell’area di servizio, determinando caos anche alla viabilità, provocando una coda di almeno 15-20 km di traffico.
FERMATELI – Per il bene del calcio, queste persone vanno individuate. E bloccate. Devono essere allontanate dagli stadi. Isolate e trattate come bestie. Questi energumeni non hanno nulla a che vedere con il calcio. Con lo spettacolo di una partita. Una macchia forte, che viene sbattuta in prima pagina, accanto ai risultati encomiabili dei ragazzi di Spalletti. Non abbiamo bisogno di questi personaggi. E’ giusto che paghino le loro scellerate azioni. Non bisogna soltanto riempirsi la bocca con promesse e proclami. Il mondo è cambiato. È più semplice adesso risalire repentinamente all’identità di questi delinquenti. Già, perchè di questo si tratta. Malavitosi, il cui unico scopo è quello di creare terrore e panico. Ieri, ad Arezzo si è sfiorata la tragedia. Ancora una volta, una domenica di calcio e di svago poteva tramutarsi nell’ennesima giornata di tragedia, di violenza e di morte. E questo non deve accadere mai più…
CIRO ACCARDO