C’è un sogno da cullare. Da difendere. Da custodire con cura. Come un diamante prezioso. E’ il desiderio di un’intera città. Di un popolo che si stringe con immenso amore all’unica squadra della propria terra. Il Napoli ha un’occasione troppo ghiotta per redigere la storia. Trenta tre anni dopo l’ultimo successo del campionato di Serie A. Dalle critiche e i mugugni estivi ai pienoni del ‘Maradona’. E’ l’istantanea di un ambiente carico, orgoglioso, entusiasta del cammino dei partenopei. Che si trovano in vetta alla classifica del campionato italiano, ad otto lunghezze di distanza dal Milan, a dieci punti dalla Juventus, con Inter e Lazio, che rincorrono a meno 11. Il Napoli ha tutte le carte in regola per vincere finalmente lo Scudetto. La scaramanzia non è mai troppa all’ombra del Vesuvio, ma mai come quest’anno è un termine che non spaventa. Che si pronuncia con coraggio. Con consapevolezza. Con convinzione. Gli azzurri possono veramente trionfare. Perchè rappresentano la squadra più forte in questo momento. Il gruppo da battere. E contro cui tutti hanno timore di giocare. Una squadra giovane, ma forte. Matura e consapevole delle proprie forze. Che sa gestire con intelligenza e raziocinio le sfide. Che è orchestrata in maniera diligente e scrupolosa dal tecnico Luciano Spalletti. E’ il primo anno di un nuovo ciclo. Ma non si direbbe. In pochi se ne sono accorti. Perchè sembra che anche i nuovi arrivati scendano in campo insieme da una vita. Che siano compagni da sempre. Invece, no, in realtà, Kvaratskhelia, Raspadori, Kim Min-Jae, Olivera, Ndombelè e Simeone indossano la maglia azzurra soltanto da pochi mesi. E’ un Napoli che gioca con serenità. Che si diverte. Che esalta le caratteristiche e le qualità dei singoli. Qualità nel fraseggio. Maggiore struttura fisica rispetto al passato. Intelligenza ed abnegazione. Coraggio e spensieratezza. E’ una squadra che emoziona, che ha annichilito Liverpool, Ajax e Rangers. E che ha in mente lo storico passaggio ai quarti di Champions League, contro l’abbordabile Eintracht di Francoforte. In città sale l’attesa per l’amichevole contro il Villareal. C’è bramosia di rivedere all’opera la capolista. I Mondiali non hanno distratto i partenopei, che hanno ancora negli occhi le imprese degli azzurri e le strabilianti perfomances in Serie A e sul palcoscenico europeo. Napoli sogna ad occhi aperti. E spera di vivere un 2023 trionfale. La dedica per Sua Maestà è già lì, a portata di mano…
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