Talento vero. Ragazzo umile. Calciatore di livello. L’operazione attraverso cui il Napoli si è assicurato Giacomo Raspadori è stata praticamente perfetta. Il classe 2000 è un concentrato di tecnica e grinta. Di qualità ed efficacia. Di spirito di sacrificio e capacità di adattarsi. Di gestire i diversi momenti delle sfide e di disimpegnarsi anche in più ruoli. Un ibrido tra mezza ala, trequartista e attaccante. La prestazione di Raspadori, con annessa doppietta rifilata martedì sera all’Antalyaspor è l’ennesima dimostrazione del grande valore dell’ex Sassuolo, tanto desiderato e trattato nella passata stagione di calciomercato.
VERITA’ SACROSANTA – I numeri parlano chiaro: Jack, come lo chiamano con affetto tutti i partenopei, non ha avuto bisogno di ambientamento. Perchè si è calato subito nella realtà azzurra, risultando letale in area di rigore, sebbene sia arrivato a campionato già iniziato all’ombra del Vesuvio. Raspadori ha segnato cinque reti, tra campionato e Champions League. Il suo zampino nel finale è stato decisivo nella sfida di metà settembre contro lo Spezia. In Europa, Jack è stato letale contro l’Ajax, segnando sia ad Amsterdam, che al ‘Maradona’. Il ritorno in campo di Victor Osimhen dopo l’infortunio, ha ridotto lo spazio per Raspadori, che però ha sempre lavorato con impegno e serietà. Jack sorride e punta a vivere un 2023 ancora da protagonista.