Kvicha Kvaratskhelia è la scommessa stravinta da Cristiano Giuntoli e Aurelio De Laurentiis. Il talento georgiano si è subito imposto con la maglia del Napoli a suon di prestazioni. Sebbene sia stato ai box nelle ultime tre sfide del 2022, l’attaccante classe 2001 ha realizzato 8 reti e 8 assist tra campionato e Champions. Perfomances da urlo che hanno moltiplicato esponenzialmente il valore dell’ex Rubin Kazan, arrivato all’ombra del Vesuvio per 10 milioni. L’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’ elogia l’investimento fatto in estate dai partenopei: “Chiederselo è un dovere: ma dove stava nascosto? E interrogare il calcio è un diritto: come hanno fatto a non accorgersene? Quando Cristiano Giuntoli scelse di puntare senza se e senza su Khvicha Kvaratskhelia, non solo Napoli piombò nel vuoto e però da quella sensazione di smarrimento (quasi) collettivo – ma chi è? – bastò un dribbling, poi un colpo di testa (e gol), poi un lancio (e assist) per uscirne“.
Un colpo di fulmine già ad agosto al Bentegodi: “Un’ora sola e stava svanendo la letteratura, il pregiudizio, il luogo comune e la diffidenza che adesso, a novantasei giorni dal debutto di Verona, sa di altro: perché intanto Kvara è diventato la stella, il simbolo di una rivoluzione rumorosa che ha fatto del Napoli la Grande Bellezza 3.0 e del suo «fenomeno» l’idolo di un Paese che per sapere tutto ha persino allestito un docufilm, realizzato da Gt e Crocobet, che da ieri è online“.