Il programma del Lunedì sera

       

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LIVE – Castel di Sangro 2022, ADL: “In ritiro almeno tre amichevoli”

da | 30 Mag 2022 | Flash

A Palazzo Petrucci ha luogo la presentazione del ritiro azzurro a Castel di Sangro, in programma tra fine luglio e inizio agosto prossimi. Presenti De Laurentiis, Spalletti, Marco Marsilio (Presidente Regione Abruzzo), Angelo Caruso (Sindaco Castel di Sangro).

Comincia la conferenza stampa. Prende la parola Aurelio De Laurentiis: “Questo sarà il terzo anno per noi a Castel di Sangro. Abbiamo un accordo per dodici anni. Alcuni si chiedono perchè non facciamo tournée internazionali, mi hanno offerto di andare in Sudamerica per 1 milione e centomila dollari, ma ho rifiutato perchè il ritiro è sacro. Si gettano le basi di tutto l’anno, che quest’anno sarà ancora più particolare per i Mondiali. Noi, senza l’Italia ai mondiali, saremo in pieno allenamento e sto cercando di convincere le altre società di intraprendere un campionato straniero per poter allenarci e stiamo esaminando la proposta. Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio al 6 agosto e faremo tre o quattro amichevoli: stiamo cercando avversarie europee che ospiteremo in Abruzzo. Invece di incassare soldi per andare in giro siamo noi che li spendiamo per ospitare gli altri.

Tutti dite che io sono arrivato a Castel di Sangro grazie a Gravina, invece è stato il sindaco di Roccaraso a indicarmi la città quando Dimaro è diventata impossibile per il Covid. E ho scoperto una roba incredibile. Adesso pensano tutti che io ce l’abbia con Gravina per la questione del Bari, ma non è così. La verità è che chi comanda non vuole cambiare niente, si parla solo di playoff e layout, nessuno pensa alla Legge Melandri, a togliere squadre dalla Serie a vista la crisi.

Quando ho visto Castel di Sangro la prima volta ho deciso di firmare un contratto da 6 più 6 anni. Ora bisognerebbe invitare anche ospiti stranieri – visto che abbiamo tifosi in tutto il mondo – che possano approfittare del territorio. In pochi sanno che Roccaraso è tra i posti più importanti d’Europa.

Siamo l’unico club italiano da tredici anni in Europa, la squadra sa bene cosa accade quando si va a giocare fuori. Interrompere i campionati a novembre è una grande cavolata della Fifa ma potremo avere un vantaggio, preparandoci a un mercato di gennaio che sarà termometro della stagione di tutti. Sono contrario ai mercati riparatori ma negli ultimi anni abbiamo fatto qualche intervento.

Koulibaly e Mertens? Sono due grandi calciatori, gli voglio bene e li rispetto, ma dipenderà da loro: se vogliono pensare alla vil moneta o sceglieranno Napoli, che è un privilegio. Molto spesso si pensa ai sentimenti e non alla ragione. Ci sono interessi dei calciatori, degli agenti, delle famiglie, molto spesso non è la società a gestirli, a meno che non voglia dissanguarsi. Ma non è il momento per dissanguarsi. Il Milan ha vinto lo scudetto con 40 milioni di ingaggi in meno rispetto a noi. Vogliamo tornare sui binari delle regole di tutti questi anni per la continuità del club forse mai avuta prima di me. Al di là di quei due scudetti vinti con un calciatore irripetibile. Dovrei dirvi che in sessant’anni non avete vinto nulla. Non potete rimproverare a me di non voler vincere: io voglio vincere ma ci sono delle regole. Se io dico “Vinceremo lo scudetto” metto anche l’allenatore e la squadra sotto il vostro fuoco incrociato. Invece devono essere tranquilli, protetti. Quando abbiamo perso qualche partita che avremmo potuto e dovuto vincere non ho parlato.
Devo comprare i giocatori? I nostri sono straordinari. Dobbiamo avere 23 giocatori, ma serve anche coraggio.

Da un mese studiamo con gli altri presidenti di A cosa fare a novembre. Potremmo unire le forze con altre squadre di Serie A o rivolgerci a club di Serie B o C. Gli italiani che resteranno saranno comunque pochi, è improbabile un mini torneo tra i club del campionato.
Io ho trattato personalmente Bernardeschi, ho parlato con il suo agente a Montecarlo ma ho parlato anche Spalletti che deve gestire i calciatori. Se vogliamo fare fantacalcio va bene chiunque, ma poi in campo no. Vediamo come si concretizzeranno le cose. Vecino e Cavani non li ho mai trattati”.

Prende la parola il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio: “Sarà la nostra terza volta insieme, speriamo sia la volta buona perché nei primi due anni il covid ci ha messo in difficoltà. Il ritiro non è solo partite e allenamenti ma anche un’occasione unica per famiglie e tifosi per stare insieme alla squadra”.

E’ il momento di Angelo Caruso, Sindaco di Castel di Sangro: “Speriamo sia una nuova esperienza per tutti noi, è sempre bello avere con noi un club così blasonato come il Napoli. Il ritiro azzurro ha infranto il nostro limite territoriale: è la prova che i ritiri non si fanno solo sulle Alpi ma anche da noi in Abruzzo. Credo anche che la nostra esperienza possa essere da esempio ad altre realtà come la nostra. L’impiantistica è di alto livello, come sempre, ospiteremo amichevoli di alto livello, come ci auspicavamo sin dal primo anno e come si auspicavano anche i tifosi. Abbiamo definito anche le location per momenti d’incontro con la tifoseria e la stampa, per la prima volta dopo il Covid.

Nei primi due anni ci è mancato il rapporto squadra-tifosi, ci è mancato vedere lo stadio pieno ma abbiamo saputo lavorare lo stesso. Questa sarà la prima prova vera anche per la nostra organizzazione”.

Arriva finalmente il momento dell’allenatore Luciano Spalletti: “Avere delle amichevoli di livello in ritiro serve, soprattutto se non c’è una squadra mentalmente preparata per affrontare la stagione. Ma la nostra squadra è matura, in ritiro difficilmente saremo al massimo della condizione mentale e fisica, ma giocare contro un top club ci aiuta. Spostarsi all’estero non so se sia meglio ma sicuramente porta fatica. Un viaggio o uno spostamento pesano quanto un allenamento. Squadra già fatta a Castel di Sangro? Il calcio è un po’ cambiato, bisogna navigare a vista e il mercato si inserisce sempre quindi devi essere pronti a fare dei cambiamenti fino alla fine sempre mantenendo una squadra competitiva”.