Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

ADL: “Cavani mai trattato, bisogna prendere giocatori funzionali. Fabian e Ospina situazioni diverse”

da | 30 Mag 2022 | Flash

Comincia la conferenza stampa. Prende la parola Aurelio De Laurentiis: “Questo sarà il terzo anno per noi a Castel di Sangro. Abbiamo un accordo per dodici anni. Alcuni si chiedono perchè non facciamo tournée internazionali, mi hanno offerto di andare in Sudamerica per 1 milione e centomila dollari, ma ho rifiutato perchè il ritiro è sacro. Si gettano le basi di tutto l’anno, che quest’anno sarà ancora più particolare per i Mondiali. Noi, senza l’Italia ai mondiali, saremo in pieno allenamento e sto cercando di convincere le altre società di intraprendere un campionato straniero per poter allenarci e stiamo esaminando la proposta. Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio al 6 agosto e faremo tre o quattro amichevoli: stiamo cercando avversarie europee che ospiteremo in Abruzzo. Invece di incassare soldi per andare in giro siamo noi che li spendiamo per ospitare gli altri.

Tutti dite che io sono arrivato a Castel di Sangro grazie a Gravina, invece è stato il sindaco di Roccaraso a indicarmi la città quando Dimaro è diventata impossibile per il Covid. E ho scoperto una roba incredibile. Adesso pensano tutti che io ce l’abbia con Gravina per la questione del Bari, ma non è così. La verità è che chi comanda non vuole cambiare niente, si parla solo di playoff e layout, nessuno pensa alla Legge Melandri, a togliere squadre dalla Serie a vista la crisi.

Quando ho visto Castel di Sangro la prima volta ho deciso di firmare un contratto da 6 più 6 anni. Ora bisognerebbe invitare anche ospiti stranieri – visto che abbiamo tifosi in tutto il mondo – che possano approfittare del territorio. In pochi sanno che Roccaraso è tra i posti più importanti d’Europa. Siamo l’unico club italiano da tredici anni in Europa, la squadra sa bene cosa accade quando si va a giocare fuori. Interrompere i campionati a novembre è una grande cavolata della Fifa ma potremo avere un vantaggio, preparandoci a un mercato di gennaio che sarà termometro della stagione di tutti. Sono contrario ai mercati riparatori ma negli ultimi anni abbiamo fatto qualche intervento.

Koulibaly e Mertens? Sono due grandi calciatori, gli voglio bene e li rispetto, ma dipenderà da loro: se vogliono pensare alla vil moneta o sceglieranno Napoli, che è un privilegio. Molto spesso si pensa ai sentimenti e non alla ragione. Ci sono interessi dei calciatori, degli agenti, delle famiglie, molto spesso non è la società a gestirli, a meno che non voglia dissanguarsi. Ma non è il momento per dissanguarsi. Il Milan ha vinto lo scudetto con 40 milioni di ingaggi in meno rispetto a noi. Vogliamo tornare sui binari delle regole di tutti questi anni per la continuità del club forse mai avuta prima di me. Al di là di quei due scudetti vinti con un calciatore irripetibile. Dovrei dirvi che in sessant’anni non avete vinto nulla. Non potete rimproverare a me di non voler vincere: io voglio vincere ma ci sono delle regole. Se io dico “Vinceremo lo scudetto” metto anche l’allenatore e la squadra sotto il vostro fuoco incrociato. Invece devono essere tranquilli, protetti. Quando abbiamo perso qualche partita che avremmo potuto e dovuto vincere non ho parlato.
Devo comprare i giocatori? I nostri sono straordinari. Dobbiamo avere 23 giocatori, ma serve anche coraggio. Da un mese studiamo con gli altri presidenti di A cosa fare a novembre. Potremmo unire le forze con altre squadre di Serie A o rivolgerci a club di Serie B o C. Gli italiani che resteranno saranno comunque pochi, è improbabile un mini torneo tra i club del campionato.
Io ho trattato personalmente Bernardeschi, ho parlato con il suo agente a Montecarlo ma ho parlato anche con Spalletti che deve gestire i calciatori. Se vogliamo fare fantacalcio va bene chiunque, ma poi in campo no. Vediamo come si concretizzeranno le cose. Vecino e Cavani non li ho mai trattati.

Le nuove maglie? Stavolta siamo un pezzo avanti, abbiamo già pensato alla maglia di Halloween, ma le presenteremo in ritiro. La nostra collaborazione con Armani continuerà e ne sono contento. Lo sport sta diventando sempre più fashion: nonostante i ritardi e la crisi abbiamo prodotto tredici maglie nell’ultimo anno, ma quella azzurra resta il nostro simbolo.

Ospina e Fabian? David ha il contratto in scadenza, lui è partito e non ci ha dato una risposta. Fabian l’ho incontrato, abbiamo fatto una proposta ai procuratori e hanno risposto che ci faranno sapere in due settimane. Le due settimane non sono ancora passate. Qui nessuno vuol mandare via i calciatori, ma nemmeno vogliamo fare follie.

Negli ultimi tre anni sono successe tante cose che non vanno bene. A Napoli ho portato Ancelotti, è venuto per la stima che aveva di me e ha accettato mezzo stipendio per godersi Napoli ma non è stato considerato dai tifosi. Non fu corretto fischiare quel secondo posto in classifica. Ma io non cambierò idee, è una condizione dello spirito.

Proporrò a Spalletti un allenamento settimanale a porte aperte allo stadio, se vorrà e se i tifosi si comporteranno in maniera corretta.
Dopo Spezia ci hanno chiuso la Curva per un turno, ma farò ricorso perché mi hanno raccontato storie diverse. Io ce l’ho con la Federazione che non sa fare il suo lavoro.

Il 27 maggio abbiamo chiuso il sostituto di Insigne, quello di Ghoulam, abbiamo riscattato Anguissa e Juan Jesus. Quattro calciatori. Non stiamo dormendo sul mercato”.