Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

Mertens merita il rinnovo

Mertens merita il rinnovo

Una domenica da dimenticare per il Napoli, rimontato dall’Empoli che non vinceva dalla gara d’andata del Maradona. Gli azzurri hanno smarrito la via al Castellani, riuscendo anche a resuscitare la squadra allenata da Andreazzoli. Pochissimi da salvare, tanti invece da condannare, senza contare altri cambi sbagliati da parte di Spalletti. Una sola certezza: Dries Mertens. Il belga è l’unico leader di questo gruppo, capace di caricarsi l’intero peso sulle spalle nonostante i 35 anni, sperando di vincere qualcosa di importante prima di appendere le scarpette al chiodo. Purtroppo la sua carta d’identità entra in collisione con i parametri di ADL, un po’ come alcuni illustri colleghi andati via perchè ‘bolliti’. Questa volta, però, bisogna rinnovare il contratto al 14, anche per poi farlo entrare in società.

Bagni: “Ci distruggiamo sempre da soli, condizione atletica pessima”

Bagni: “Ci distruggiamo sempre da soli, condizione atletica pessima”

Salvatore, Bagni, ex centrocampista del Napoli, ha parlato a Radio Marte: “Non esiste perdere in quel modo contro l’Empoli, sinceramente non pensavo a un finale del genere. Sembrava l’anno giusto per lottare fino alla fine, invece abbiamo deciso di distruggerci da soli. Solo demeriti nostri, una stagione buttata al vento, abbiamo peccato di cattiveria nei momenti topici. Era una grande occasione, sarà difficile confermarsi tra le prime quattro, perchè le concorrenti si rinforzeranno ulteriormente. Quando manca poco al grande obiettivo, la squadra viene colpita dalla paura del fallimento, non ha attributi. Per me ci sono errori di tutti, la condizione atletica del Napoli è pessima, abbiamo anche resuscitato la compagine toscana: così non va bene”.

Rivoluzione a tutto tondo, non solo della rosa

Un weekend da incubo per i tifosi napoletani, che hanno assistito a una debacle incredibile contro il modesto Empoli di Andreazzoli. Da tre partite, troppi errori da parte di allenatore e giocatori, che sembrano già soddisfatti di rientrare tra le prime quattro. Questa volta, però, bisogna mettere sul banco degli imputati anche la società, che pecca di comunicazione e organizzazione. Un ritiro annunciato a gran voce nella giornata di ieri, nonostante il parere contrastante dei giocatori. Ci sarà una rivoluzione per la rosa, questo è certo, ma bisognerebbe rivedere anche qualcosa a livello societario. E non basta andare in Champions per considerarti un top club.

Napoli in ritiro, il fallimento della linea Spalletti

Napoli in ritiro, il fallimento della linea Spalletti

Attacco frontale a Luciano Spalletti, in particolar modo alla sua comunicazione, quello che si legge su La Gazzetta dello Sport. Che si esprime così dopo quanto accaduto a Empoli e il conseguente ritiro: “Una stagione buttata via sul più bello con le enfatiche conferenze stampa di Spalletti prima delle gare decisive, puntualmente smentite dai risultati in campo. Ci si chiedeva quanto avrebbe ancora resistito Aurelio De Laurentiis prima di esplodere davanti alle occasioni sprecate”.

Il ritiro una logica conseguenza del confronto post partita

Il ritiro una logica conseguenza del confronto post partita

Da Sky arrivano ulteriori dettagli sulla scelta del Napoli di mandare tutti in ritiro dopo la debacle di Empoli: “I giocatori non hanno preso male la decisione del ritiro: è stata una conseguenza di quello che è successo. Sicuramente negli spogliatoi c’è stato un confronto acceso. Al momento non è previsto un incontro tra il presidente e la squadra, anche se non è da escludere”.