Nela: “Napoli ha tutto per vincere lo Scudetto, Spalletti è diventato un top”

da | 8 Apr 2022 | Redazione

Sebino Nela, ospite di ‘Giochiamo D’Anticipo’ a Canale 8, ha parlato della sua carriera, del Napoli e della corsa Scudetto che coinvolge gli azzurri nel corso del ‘Salotto’ con Claudia Mercurio. Queste le sue considerazioni: “Mi sono tolto soddisfazioni nel calcio, ma avrei potuto vincere di più se avessi avuto più ambizione. Quando vinsi lo Scudetto in giallorosso non ne parlavamo tanto nello spogliatoio, ma eravamo convinti di essere forti. Se ne parlava tanto negli ambienti esterni, meno tra noi calciatori: non vincere una partita avrebbe mandato tutto in fumo, quindi restavamo con i piedi per terra. Oggi a Napoli questo obiettivo è stato sdoganato, mancano poche giornate alla fine e quindi ci credono, la squadra sa di essere forte e anche con Spalletti la guida tecnica è ottima. C’è tutto per vincere. Insigne e Koulibaly? Conosco meno Lorenzo, di più il senegalese. Immagino che il capitano si faccia sentire, ma il difensore azzurro è il vero comandante in campo, detta tutti i movimenti e si fa sempre sentire. Napoli era una piazza che non conoscevo, ma di cui ho scoperto tante cose belle. Dopo 11 anni alla Roma rimasi colpito anche al momento del mio esordio, c’erano circa 70.000 persone. Appartenenza alla maglia? Ai miei tempi c’era più legame, non me ne vogliano i calciatori attuali. Oggi ci sono tanti trasferimenti agevolati dai procuratori. Conoscere il club è importante, a Napoli ho vissuto due belle stagioni nonostante alcuni problemi con l’allenatore. Rimpianti se si perdesse per pochi punti? E’ un discorso che non riguarderebbe solo il Napoli, ma anche Milan e Inter. In questo campionato tante squadre sono state in testa. Non bisogna più pensare alle sconfitte interne con Empoli e Spezia. Quale giocatore azzurro può avere più voglia di vincere? Se non ci fossero calciatori che volessero farlo dovremmo preoccuparci, ormai c’è la convinzione di potercela fare e tutti remeranno dalla stessa parte: Insigne vorrà lascia un bel ricordo, Koulibaly potrebbe volersi confermare come tra i migliori difensori, Osimhen sta lottando tanto. Ex giocatori in dirigenza? Bisognerebbe capire in quale ruolo, nel caso di Hamsik bisognerebbe capire cosa propone il club. De Laurentiis forse non è il genere di presidente che ha ricercato queste figure. A me piacerebbe molto, ma noi che abbiamo smesso dobbiamo capire che nulla ci è dovuto. Spero che il campionato non sarà condizionato dagli errori arbitrali. Il mio rapporto con il presidente ai tempi dello Scudetto a Roma? Era un secondo padre per me. Cosa penso di ADL? Non è simpatico a molti, ma lo ritengo un uomo dalle grandi capacità. I club di calcio sono aziende e De Laurentiis sa come mandarle avanti. Liedholm? Per me è stato un maestro, a 200 sapevo già tutto il necessario grazie a lui. Mi ha insegnato tanto nonostante la mia età. Sapeva comunicare tanto e in questo anche Spalletti è molto capace. Li metto sullo stesso piano, Luciano mi ha sorpreso e quest’anno mi sembra arrivato al top”.