Il rapper napoletano Clemente Maccaro, meglio conosciuto come Clementino, ha raccontato alcuni aneddoti in chiave Napoli e Nazionale italiana ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
Durante l’estate si è parlato di un suo tatuaggio particolare, ‘O tir’ a gir’…
“C’era una scommessa, me lo sarei fatto solo in caso di vittoria. E dopo la finale di Wembley, finiti i festeggiamenti, un amico tatuatore è venuto a casa mia alle 4 del mattino e ho mantenuto la promessa. Poi tutti hanno cominciato a fare meme, mi sono divertito un sacco. È stata la rivincita italiana sul tifoso inglese che si era fatto disegnare la coppa con la scritta It’s coming home“.
Che rapporto ha avuto con la Nazionale?
“Da Donnarumma a Immobile conosco ogni giocatore, fin da subito mi sono sentito un po’ parte di questo gruppo. Su Rai 1 avevo aperto l’avventura europea cantando Cos Cos Cos insieme alla squadra e con questa canzone sono stato un po’ il loro portafortuna. A fine premiazione poi ho chiamato Insigne e mi ha fatto vedere la medaglia dagli spogliatoi. Ho cominciato a piangere come un bambino…”.
Quali sono i suoi idoli sportivi?
“Da napoletano è scontato dire Maradona, ma sono innamorato anche di Messi. Andando oltre il calcio, è impossibile non ammirare Marcell Jacobs . Ha reso quest’estate sportiva ancora più magica per gli italiani. Dopo la vittoria dell’oro nei 100 metri a Tokyo ho fatto pure un fotomontaggio, mettendo la mia faccia al posto della sua. In fondo, ci somigliamo…”.
C’è un campione a cui vorrebbe dedicare una canzone?
“Pensandoci bene, forse Jorginho. Sono affezionato a lui, è un giocatore che ha dato tanto alla mia città. E poi ha fatto un’annata clamorosa. Ha vinto tutto”.