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Italia, Mancini in conferenza: “Jorginho è da pallone d’oro”

da | 30 Ago 2021 | Ultime news

Riparte l’avventura della Nazionale italiana. Dopo il trionfo ad Euro 2020, ieri è iniziato il nuovo raduno a Coverciano per le prossime tre partite valide per la qualificazione ai Mondiali in Qatar del 2022. Il primo impegno, a Firenze, giovedì sera contro la Bulgaria. Oggi dunaue il Ct Roberto Mancini in conferenza stampa ha fatto il punto sulla lista dei convocati e sull’inizio di questo nuovo ciclo: “Nulla è cambiato. La nostra vita proseguirà e il nostro lavoro anche. Abbiamo vinto l’Europeo, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. Questo è ciò che ci ha resi orgogliosi, il fatto di aver dato felicità a tutte queste persone. Dal bambino di 3-4 anni alla persona di 85, sono stato davvero felice per ciò che abbiamo fatto e questa è stata la cosa più bella per noi”.

“Noi come Nazionale possiamo migliorare in questi 14 mesi che vanno da qui al Mondiale. Però ci sono ancora 5 partite di qualificazione e queste vanno prese con attenzione, ripartiamo contro calciatori che in campionato giocano già da 8-9 partite – ha aggiunto – La cosa importante è qualificarsi, poi avremo tempo per la fase finale”.

“Io traino per gli altri allenatori italiani? Non credo sia così. Bisogna giocare bene per divertire e divertirsi, ma si può vincere anche in tanti altri modi – ha spiegato Mancini – Ci sono state tante vittorie importantissime dove le squadre hanno vinto anche giocando in modo diverso. Il nostro è un buon gruppo, affiatato, e con qualità enorme e questa è la base. Poi ogni allenatore gioca a modo suo e con le sue idee”.

Il Ct azzurro ha poi proseguito: “La Nazionale può sempre essere un modello, almeno deve sempre provarci. I giocatori italiani hanno qualità enormi e bisogna solo dare loro la possibilità di giocare. A volte si punta sui campioni stranieri affermati, ma i giocatori italiani danno sempre garanzie. Scamacca? Ha fatto tutte le Nazionali, volevamo portarlo prima per conoscerlo meglio ma non c’è stata la possibilità anche perché era in Under 21. Vogliamo conoscerlo di più, ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti e in futuro potrebbe esserci molto utile”.

Sulla Serie A: “Chi è andato via? Ci sono giocatori che hanno fatto benissimo e sono stati presi da squadre estere economicamente più forti. Ma in Italia si sono riaffermati ed è chiaro che è un peccato perderli. Anche perché gli italiani possono imparare da questi calciatori. È un dispiacere vederli andar via, ma ci sono giocatori giovani italiani che possono avere grande futuro, sia nelle squadre che in Nazionale”.

Sull’idea dell’Italia all’estero ha poi aggiunto: “Credo di sì. Vedendo le reazioni all’estero, durante e dopo l’Europeo, è un po’ cambiato il pensiero degli altri verso l’Italia che era considerata, nonostante i 4 Mondiali vinti, una squadra diversa. Noi siamo capaci di difendere meglio di tutte le altre nazionali, questo è fuori di ogni dubbio, ma una squadra forte deve saper difendere benissimo, tenere la palla e attaccare. E noi abbiamo racchiuso tutto questo. Inoltre, abbiamo giocato contro tutti con la stessa mentalità, poi è chiaro che ci sono tanti modi per vincere”.

Mancini ha poi concluso parlando dei suoi collaboratori e della possibile assegnazione del pallone d’oro a Jorginho: “Credo Lele Oriali arrivi stasera o domani, Vialli mercoledì. Saranno entrambi qui con noi. Jorginho pallone d’oro? Penso di sì. Sta facendo bene da anni e quest’anno ha vinto tutto ciò che ha giocato, se lo merita. Insigne può fare il centravanti, l’ha fatto anche con noi durante qualche partita”.