Il programma del Lunedì sera

       

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La lunga estate del Capitano: sliding doors

da | 13 Ago 2021 | Flash, Redazione

Così si è scavato il fossato che oggi tiene su sponde diverse il Presidente e il Capitano. Da un lato le legittime richieste di un giocatore che è consapevole di trovarsi all’ultimo contratto e di essere il leader della squadra, dall’altro un imprenditore decisionista e autoritario che ha bisogno di far quadrare i conti. Quelli societari e quelli personali in sospeso.  Una storia caratterizzata dai silenzi contrapposti al rumore di tifosi preoccupati e addetti ai lavori in cerca di risposte. Silenzio che non rompe nemmeno Insigne. Il talento di Frattamaggiore ad oggi non ha chiarito i suoi pensieri. La sensazione è che non vuole lasciare Napoli a cui è legato sentimentalmente e dove finalmente è Capitano e leader tecnico indiscusso. Nel calcio moderno abbiamo imparato che i sentimenti sanno cedere il passo ai contratti, ma non è questo il caso di Lorenzo. C’è un altro aspetto che potrebbe determinare: i sogni che danno forma al mondo. Lasciare Napoli potrebbe aver senso solo per abbracciare un club capace di dar vita a quei sogni, come Barcellona, Manchester City, Real Madrid, PSG. Contrariamente, per un club di pari livello del Napoli, difficilmente Insigne sceglierà di andar via.

Aurelio De Laurentiis ha fatto la sua scelta. La palla è nei piedi di Insigne, come spesso accade. Sarà lui a decidere se provare l’ennesimo tiro a giro al Diego Armando Maradona o se, pallone sotto al braccio, sceglierà di andare altrove. Lontano dal Golfo, dal Vesuvio, stracciando le ultime illusioni di romanticismo.